Il clima del Colorado (Stati Uniti): temperature e periodo migliore per un viaggio
Colorado, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Colorado dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Il Colorado è uno dei soli tre territori, all'interno degli Stati Uniti (assieme a Wyoming ed Utah), i cui confini sono esclusivamente tracciati in base a meridiani e paralleli, e se osservato in una carta geografica, ha forma del tutto rettangolare. Una particolarità geografica del tutto insolita è che confina in un solo punto con l'Arizona, famoso per essere il punto di confine di 4 stati detto "Four Corners" (quattro angoli determinati dagli stati di Arizona, Utah e New Mexico, ed appunto Colorado). È lo stato con la più alta quota media del territorio (oltre 2000 m) e nel contempo è anche l'unico stato ad essere interamente collocalto al di sopra dei 1.000 metri sul livello del mare; infatti il punto più basso (1.010 m) è dove il fiume Arikaree supera il confine Colorado-Kansas.
Ad est delle Montagne Rocciose meridionali si incontra un altopiano assai esteso ed imponente (Colorado Eastern Plains), che costituisce la prosecuzione della regione chiamata High Plains (alte pianure) e che è la continuazione della regione delle Grandi Pianure.
I centri urbani più importanti si trovano ad est del cosiddetto Front Range, una catena di monti che segna in maniera ben definita il confine tra il comparto montuoso dell'ovest e le alte pianure dell'est.
La combinazione tra territori posti ad alta quota, altopiani ed alte pianure contribuiscono a caratterizzare un tipo di clima spiccatamente continentale, fresco ed in prevalenza asciutto.
L'aspetto più tipico del clima dello stato è rappresentato da notevoli escursioni termiche stagionali e giornaliere (elevata differenza di temperatura tra una stagione e l'altra e tra il giorno e la notte), facilitate dalla lontananza dalle superfici marine.
Durante il periodo estivo non mancano giorni molto caldi ma secchi nelle pianure ed anche negli altipiani, sebbene siano spesso mitigati da rovesci temporaleschi pomeridiani che risultano assai frequenti.
Le regioni montuose sono quasi sempre caratterizzate da un clima continentale freddo con inverni molto rigidi, mentre l'umidità relativa è generalmente alquanto bassa. Ciò favorisce una elevata e rapida evaporazione rendendo relativamente confortevoli anche le giornate più calde tipiche del periodo estivo. Di notte le temperature scendono rapidamente e sensibilmente, e valori ben al di sotto dello zero sono possibili nelle zone di montagna non solo nella stagione fredda ma tutti i mesi dell'anno.
Il clima in ogni caso è profondamente influenzato e regolato dalle differenze di altitudine, e in misura minore, dall'orientamento delle catene montuose e vallate rispetto alle disposizione delle masse d'aria che vi affluiscono.
Ampie variazioni termiche si verificano infatti entro brevi distanze; ad esempio la differenza di temperatura media annuale tra Pikes Peak e Las Animas, 90 miglia a sud-est, è circa la stessa di quella che intercorre tra il sud della Florida e l'Islanda.
Per tutto lo stato la precipitazione media annua è di circa 430/440 mm, ma varia da soli 20 mm al centro della valle di San Luis nel centro-sud Colorado, fino ad oltre 600 millimetri in alcune località di montagna. Mentre la temperatura diminuisce, e nel contempo le precipitazioni aumentano con l'altitudine, tali particolarità sono sensibilmente influenzate dall'orientamento dei pendii montani rispetto ai venti dominanti e dall'effetto delle caratteristiche topografiche nella determinazione di flussi su scala locale.
Come risultato della distanza del Colorado dalle principali sorgenti di umidità (l'Oceano Pacifico e il Golfo del Messico), le precipitazioni sono generalmente scarse o molto scarse alle quote più basse, effetto dovuto essenzialmente dalla traiettoria prevalente delle correnti che giungono da ovest. Infatti i sistemi depressionari del Pacifico che evolvono verso est perdono gran parte della loro umidità che cade sotto forma di pioggia o neve sulle cime dei monti e pendii rivolti verso ovest o sud, lasciando a secco le zone poste sottovento a tali correnti, soprattutto in pieno inverno. Notevole è ad esempio il deserto con grandi dune di sabbia, del Great Sand Dunes National Park, con un vero deserto sabbioso all'interno delle Montagne Rocciose.
Qualora le depressioni o le perturbazioni arrivino dai quadranti settentrionali normalmente portano a scarse precipitazioni, e la frequenza di tali sistemi aumenta durante i mesi autunnali e invernali, diminuendo rapidamente in primavera. Esse però, associate ad irruzioni di aria artica o polare, sono responsabili dei bruschi abbassamenti di temperatura che spesso sono sperimentati anche nelle zone di pianura.
Di tanto in tanto queste depressioni accompagnate da forti venti settentrionali che vengono a contatto con masse di aria umida in risalita da sud, e l'interazione tra esse può causare intense nevicate con temperature molto rigide; peraltro questo tipo di tempo è la peggiore di tutte le condizioni atmosferiche delle alte pianure e dei rilievi, con vere e proprie tormente (blizzard).
Valori termici di -30 a -40°C si verificano non di rado durante alcune delle ondate di freddo più estreme.
In particolare l'aria gelida di origine artica ha uno spessore verticale assai ridotto per riuscire a superare le montagne presenti sulla parte occidentale dello stato così, mentre le pianure sono nella morsa di gelo e neve, il tempo in montagna e nelle valli occidentali può essere più clemente.
In alcuni casi quando le pianure sono coperte da un robusto strato di aria fredda in superficie, forti e tiepidi venti occidentali riescono ad avere ragione del gelo adiacente gli strati più bassi trasmettendo il calore verso il suolo; così facendo tali venti portano notevoli e repentini aumenti di temperatura. Il fenomeno è molto conosciuto e noto come "Chinook ", e può condurre ad aumenti di temperatura anche di 25-35°C in breve tempo. I venti di Chinook (simile al nostro fohn alpino o appenninico) fanno sì che alcune località ai piedi dei rilievi occidentali siano più miti rispetto alle adiacenti pianure orientali per molti giorni durante l'inverno.
Le masse di calda e umida provenienti da sud si raggiungono di rado il Colorado, ma più spesso in primavera, estate e inizio autunno. Poiché questo tipo di massa d'aria aria viene pilotata verso nord e verso ovest soprattutto in quota, le piogge più abbondanti e più frequenti (e talvolta nevi bagnate) si verificano sui settori orientali dello stato da aprile ad inizio settembre. Per il Colorado meridionale e occidentale , le intrusioni di aria umida sono più comuni da metà luglio a settembre associata ad un tipo di circolazione a volte chiamato il monsone di sud-ovest.
Una caratteristica importante delle precipitazioni, specie in pianura, è il ciclo stagionale.
Circa il 70/80 % per cento delle precipitazioni medie annue occorre infatti durante la stagione che va da aprile a settembre, mentre durante la stagione fredda le precipitazioni sono in prevalenza deboli e poco frequenti . Più spesso l'inverno porta aria secca e forti venti che contribuiscono alla sostanziale aridità della zona. In estate le precipitazioni sulle pianure provengono in gran parte da attività temporalesca che è a volte piuttosto severa. Alla fine di maggio 1935 quasi 200 mm di pioggia caddero nel Colorado orientale, causando una delle peggiori alluvioni nella storia dello stato.
I temporali sono assai diffusi nelle pianure orientali e lungo le pendici orientali dei monti durante la primavera e l'estate. Questi spesso risultano molto severi, e la frequenza di danni da grandine alle colture nel nord-est del Colorado è molto alto ed uno dei più elevati degli Stati Uniti (6-7 giorni medi annui sul Colorado orientale), anche perché sovente i chicchi raggiungono diametro notevole, non di rado superiore ai 4 cm.
I forti temporali che si abbattono con frequenza portano con sé il rischio di tornado, i quali si pensava, molto decenni fa, che rappresentassero solo una piccola minaccia per i residenti.
I tornado in realtà sono relativamente rari solo nelle montagne e valli occidentali, ma si verificano assai più spesso altrove. Infatti nella maggior parte degli anni almeno 40 tornado annuali vengono segnalati nello stato, specie settore orientale, fino alla zona di Denver, anche se in genere la capitale ne rimane risparmiata. La maggior parte di questi tornado sono piccoli e di breve durata, di solito classificati in intensità EF0 o EF1, ma ugualmente pericolosi. Tuttavia sono stati segnalati occasionali tornado forti. Il numero di vittime causate da tornado rimane molto basso per il Colorado, ma ciò è essenzialmente dovuto alla bassa densità di popolazione di alcune delle più colpite dai tornado.
I temporali possono anche essere la causa di flash flood (alluvioni lampo), e la maggior parte di esse occorrono nelle regioni che si trovano lungo i settori di bassa collina ad est dei sistemi montuosi. Numerose le inondazioni lampo disastrose, come l'alluvione del Big Thompson Canyon occorsa del 31 Luglio 1976 che provocò numerose vittime, e come le piene disastrose del Settembre 2013.
Caratteristiche climatiche di alcune città:
Denver (capitale, settore pedemontano orientale, clima continentale semiarido):
Il mese più freddo dell'anno è statisticamente dicembre (temperatura minima media -8.3°C; temperatura massima media 6.0°C); mentre quello più caldo risulta luglio (temperatura minima media 14.9°C; temperatura massima media 31.9°C). Temperatura media annua di 10.3°C, mentre elevata è l'escursione termica annua: 24.1°C a causa di valori medi molto bassi in inverno ed assai elevati in estate.
Il periodo più caldo dell'anno è assai probabile incontrarlo nella seconda decade di luglio; quello più freddo tra metà e fine dicembre.
Record di temperatura minima assoluta: -34.1°C il 9 gennaio 1875
Record di temperatura massima assoluta: 41.2°C il 25-26 giugno 2012
Nuvolosità: per chi apprezza particolarmente giornate limpide e soleggiate il periodo migliore è quello che va da luglio a novembre, con nuvolosità relativamente bassa e con picco minimo di copertura media rilevabile in settembre quando si ha un valore del 48%. Maggiore nuvolosità la si ha tra dicembre e maggio con picco massimo a fine aprile (72% di copertura nuvolosa media giornaliera).
Precipitazioni: La probabilità di giorni con pioggia è spiccatamente variabile nel corso dell'anno. Le precipitazioni hanno maggiori probabilità di manifestarsi tra aprile e settembre, con picco massimo ad inizio luglio (48% di giorni piovosi), essenzialmente di tipo temporalesco. Sono invece meno frequenti tra ottobre e marzo con picco minimo a fine ottobre, quando abbiamo il 23% di rischio di dover usare l'ombrello.
L'attività temporalesca è assai elevata, e si concentra in genere tra aprile ed ottobre, ma con massimi tra maggio e settembre e picco assoluto in luglio (40% di giornate temporalesche). In merito ai quantitativi medi climatologici di piovosità essi sono sintetizzati come segue:
La piovosità media annua ammonta a circa 381 mm (molto bassa), con massimo primaverile-estivo (aprile-agosto e picco in luglio con 56 mm medi). La stagione più secca è sicuramente quella invernale con picco minimo in gennaio quando cadono in media soli 10 mm di pioggia o più probabilmente di neve, essendo le precipitazioni invernali assai frequentemente solide.
Le nevicate sono molto frequenti ma non sempre particolarmente abbondanti (136 cm medi annui), con massima percentuale di incidenza tra novembre e marzo e picco assoluto a fine febbraio (quasi 30% di possibilità di avere giornate nevose). Da notare come nella stagione fredda (novembre-aprile) il 94% delle precipitazioni totali è di tipo nevoso (74% neve debole; 20% neve moderata o forte; solo 6% a carattere piovoso), tuttavia nevicate possono manifestarsi da settembre alla prima decade di giugno, e solo in luglio ed agosto il fenomeno non si presenta praticamente mai. Il mese più nevoso in assoluto è quello di dicembre con 25 cm medi, seguito da marzo con 24 cm.
Colorado Springs (settore pedemontano orientale, clima continentale semiarido):
Il mese più freddo dell'anno risulta dicembre (temperatura minima media -8.1°C; temperatura massima media 5.6°C); mentre quello più caldo appare luglio (temperatura minima media 13.8°C; temperatura massima media 29.3°C). Temperatura media annua di 9.3°C con elevata escursione termica annua (22.9°C, tipica dei climi continentali).
Il periodo più caldo dell'anno lo si incontra in genere nella prima decade di luglio; quello più freddo in prevalenza a fine dicembre.
Record di temperatura minima assoluta: -33.2°C il 9 dicembre 1919
Record di temperatura massima assoluta: 38.3°C il 26 giugno 2012
Nuvolosità: per la ricerca di giornate luminose ed assolate il periodo migliore è quello che va da settembre a dicembre, con nuvolosità assai bassa e con picco minimo di copertura media riscontrabile in settembre con valore del 18%. Maggiore copertura la si incontra tra marzo e giugno con picco massimo ad inizio maggio (45% di copertura nuvolosa media giornaliera).
Precipitazioni: La probabilità di giorni con pioggia è assai variabile nel corso dell'anno. Le precipitazioni mostrano maggiore frequenza tra aprile e settembre, con picco massimo a fine luglio (57% di giorni piovosi), molto spesso di tipo temporalesco. Sono invece poco frequenti tra ottobre e febbraio con picco minimo a fine ottobre, quando abbiamo il 25% di probabilità di bagnarci.
L'attività temporalesca, così come per Denver, è piuttosto elevata, e si riscontra in prevalenza tra aprile ed ottobre; con massimi tra maggio e settembre e picco assoluto in luglio (41% di giornate temporalesche). In relazione ai quantitativi medi annui di piovosità essi sono riassunti come segue:
La piovosità media annua corrisponde a circa 420 mm (bassa), con massimo primaverile-estivo (aprile-agosto) e massimo assoluto in agosto con 85 mm medi. La stagione più secca è anche in questo caso quella invernale con minimo assoluto in gennaio quando cadono in media soli 8 mm di pioggia o neve fusa; infatti le precipitazioni invernali sono essenzialmente solide.
Le nevicate sono frequenti ma nella maggior parte dei casi non intense (96 cm medi annui), con maggiore incidenza tra novembre e marzo e picco assoluto tra fine febbraio ed inizio marzo (31% di giornate nevose). Nella stagione fredda (novembre-aprile) il 91% delle precipitazioni totali è di tipo nevoso (79% neve debole; 12% neve moderata o forte; solo 9% a carattere piovoso); peraltro nevicate possono occorrere da settembre a fine maggio, e solo in piena estate non si riscontra mai. Il mese più nevoso dell'anno è quello di marzo con 20 cm medi, seguito da dicembre con 15 cm.
Aspen (località sciistica del settore montuoso, clima continentale freddo):
Il mese più freddo dell'anno è climatologicamente gennaio (temperatura minima media -12.6°C; temperatura massima media 1.8°C); mentre quello più caldo risulta essere luglio (temperatura minima media 8.9°C; temperatura massima media 25.8°C). Temperatura media annua di 5.7°C con elevata escursione termica annua (22.7°C, tipica dei climi continentali).
Il periodo più caldo dell'anno occorre in prevalenza nella prima decade di luglio; quello più freddo in generale a fine dicembre.
Record di temperatura minima assoluta: -38.2°C
Record di temperatura massima assoluta: 34.2°C
Nuvolosità: giornate soleggiate si incontrano essenzialmente da giugno ad ottobre, con nuvolosità alquanto bassa e con picco minimo di copertura media riscontrabile in giugno (18%). Più nuvole si hanno in genere tra novembre ed aprile con picco massimo ad inizio febbraio (78% di copertura nuvolosa media giornaliera).
Precipitazioni: La probabilità di giorni con pioggia è relativamente costante nel corso dell'anno. Le precipitazioni evidenziano maggiore frequenza tra novembre ed aprile con picco massimo ad inizio marzo (52% di giorni piovosi). Sono altresì meno frequenti tra maggio ed ottobre con picco minimo a fine settembre, quando abbiamo il 32% di probabilità di indossare l'impermeabile.
L'attività temporalesca è medio-elevata e si riscontra in genere tra aprile ed ottobre; i massimi si collocano tra maggio e settembre con picco assoluto in luglio (23% di giornate temporalesche). In merito ai quantitativi medi annui di precipitazione essi sono sintetizzati come segue:
La piovosità media annua è di circa 633 mm (medio-bassa), con massimo primaverile ed autunnale (marzo-maggio e settembre-novembre) e massimo assoluto in marzo con 68 mm medi. La stagione più secca è anche in questo caso quella estiva con minimo assoluto in giugno quando cadono in media 33 mm di pioggia.
Le nevicate sono molto frequenti ed in qualche caso anche assai abbondanti, le quali favoriscono gli sport invernali (348 cm medi annui), con maggiore frequenza tra novembre ed aprile e picco assoluto ad inizio febbraio (52% di giornate nevose). Nella stagione fredda (ottobre-aprile) il 96% delle precipitazioni totali è di tipo nevoso (80% neve debole-moderata; 16% neve forte; solo 4% a carattere piovoso). Le nevicate possono aversi durante tutto l'anno ad eccezione della fase centrale dell'estate (metà luglio-metà agosto). Il mese più nevoso dell'anno risulta quello di gennaio con 64 cm medi, seguito da marzo con 61 cm.
Cosa mettere in valigia
Chi viaggia in Colorado deve essere pronto agli improvvisi cambi di temperatura, possibili soprattutto nella stagione invernale. E' consigliabile quindi un abbigliamento tecnico e pratico, preferibilmente a più strati, in modo da meglio regolare la temperatura del proprio corpo. Gli sbalzi termici sono possibile anche per via dei frequenti cambi di altitudine cui è sottoposto che i si muove in automobile lungo le strade del Colorado. Dato che ci toviamo in montagna è possibile incontrare venti intensi, e quindi il promo strato di copertura deve essere un indumento come un k-way o una giacca a vento, leggera nella stagione estiva. Chi compie percorsi di trekking, in estate, deve portare co se buone scorte d'acqua, almeno un paio di litri, visto le temperature elevate possibili, e il clima mediamente secco.
Ad est delle Montagne Rocciose meridionali si incontra un altopiano assai esteso ed imponente (Colorado Eastern Plains), che costituisce la prosecuzione della regione chiamata High Plains (alte pianure) e che è la continuazione della regione delle Grandi Pianure.
I centri urbani più importanti si trovano ad est del cosiddetto Front Range, una catena di monti che segna in maniera ben definita il confine tra il comparto montuoso dell'ovest e le alte pianure dell'est.
La combinazione tra territori posti ad alta quota, altopiani ed alte pianure contribuiscono a caratterizzare un tipo di clima spiccatamente continentale, fresco ed in prevalenza asciutto.
L'aspetto più tipico del clima dello stato è rappresentato da notevoli escursioni termiche stagionali e giornaliere (elevata differenza di temperatura tra una stagione e l'altra e tra il giorno e la notte), facilitate dalla lontananza dalle superfici marine.
Durante il periodo estivo non mancano giorni molto caldi ma secchi nelle pianure ed anche negli altipiani, sebbene siano spesso mitigati da rovesci temporaleschi pomeridiani che risultano assai frequenti.
Le regioni montuose sono quasi sempre caratterizzate da un clima continentale freddo con inverni molto rigidi, mentre l'umidità relativa è generalmente alquanto bassa. Ciò favorisce una elevata e rapida evaporazione rendendo relativamente confortevoli anche le giornate più calde tipiche del periodo estivo. Di notte le temperature scendono rapidamente e sensibilmente, e valori ben al di sotto dello zero sono possibili nelle zone di montagna non solo nella stagione fredda ma tutti i mesi dell'anno.
Il clima in ogni caso è profondamente influenzato e regolato dalle differenze di altitudine, e in misura minore, dall'orientamento delle catene montuose e vallate rispetto alle disposizione delle masse d'aria che vi affluiscono.
Ampie variazioni termiche si verificano infatti entro brevi distanze; ad esempio la differenza di temperatura media annuale tra Pikes Peak e Las Animas, 90 miglia a sud-est, è circa la stessa di quella che intercorre tra il sud della Florida e l'Islanda.
Per tutto lo stato la precipitazione media annua è di circa 430/440 mm, ma varia da soli 20 mm al centro della valle di San Luis nel centro-sud Colorado, fino ad oltre 600 millimetri in alcune località di montagna. Mentre la temperatura diminuisce, e nel contempo le precipitazioni aumentano con l'altitudine, tali particolarità sono sensibilmente influenzate dall'orientamento dei pendii montani rispetto ai venti dominanti e dall'effetto delle caratteristiche topografiche nella determinazione di flussi su scala locale.
Come risultato della distanza del Colorado dalle principali sorgenti di umidità (l'Oceano Pacifico e il Golfo del Messico), le precipitazioni sono generalmente scarse o molto scarse alle quote più basse, effetto dovuto essenzialmente dalla traiettoria prevalente delle correnti che giungono da ovest. Infatti i sistemi depressionari del Pacifico che evolvono verso est perdono gran parte della loro umidità che cade sotto forma di pioggia o neve sulle cime dei monti e pendii rivolti verso ovest o sud, lasciando a secco le zone poste sottovento a tali correnti, soprattutto in pieno inverno. Notevole è ad esempio il deserto con grandi dune di sabbia, del Great Sand Dunes National Park, con un vero deserto sabbioso all'interno delle Montagne Rocciose.
Qualora le depressioni o le perturbazioni arrivino dai quadranti settentrionali normalmente portano a scarse precipitazioni, e la frequenza di tali sistemi aumenta durante i mesi autunnali e invernali, diminuendo rapidamente in primavera. Esse però, associate ad irruzioni di aria artica o polare, sono responsabili dei bruschi abbassamenti di temperatura che spesso sono sperimentati anche nelle zone di pianura.
Di tanto in tanto queste depressioni accompagnate da forti venti settentrionali che vengono a contatto con masse di aria umida in risalita da sud, e l'interazione tra esse può causare intense nevicate con temperature molto rigide; peraltro questo tipo di tempo è la peggiore di tutte le condizioni atmosferiche delle alte pianure e dei rilievi, con vere e proprie tormente (blizzard).
Valori termici di -30 a -40°C si verificano non di rado durante alcune delle ondate di freddo più estreme.
In particolare l'aria gelida di origine artica ha uno spessore verticale assai ridotto per riuscire a superare le montagne presenti sulla parte occidentale dello stato così, mentre le pianure sono nella morsa di gelo e neve, il tempo in montagna e nelle valli occidentali può essere più clemente.
In alcuni casi quando le pianure sono coperte da un robusto strato di aria fredda in superficie, forti e tiepidi venti occidentali riescono ad avere ragione del gelo adiacente gli strati più bassi trasmettendo il calore verso il suolo; così facendo tali venti portano notevoli e repentini aumenti di temperatura. Il fenomeno è molto conosciuto e noto come "Chinook ", e può condurre ad aumenti di temperatura anche di 25-35°C in breve tempo. I venti di Chinook (simile al nostro fohn alpino o appenninico) fanno sì che alcune località ai piedi dei rilievi occidentali siano più miti rispetto alle adiacenti pianure orientali per molti giorni durante l'inverno.
Le masse di calda e umida provenienti da sud si raggiungono di rado il Colorado, ma più spesso in primavera, estate e inizio autunno. Poiché questo tipo di massa d'aria aria viene pilotata verso nord e verso ovest soprattutto in quota, le piogge più abbondanti e più frequenti (e talvolta nevi bagnate) si verificano sui settori orientali dello stato da aprile ad inizio settembre. Per il Colorado meridionale e occidentale , le intrusioni di aria umida sono più comuni da metà luglio a settembre associata ad un tipo di circolazione a volte chiamato il monsone di sud-ovest.
Una caratteristica importante delle precipitazioni, specie in pianura, è il ciclo stagionale.
Circa il 70/80 % per cento delle precipitazioni medie annue occorre infatti durante la stagione che va da aprile a settembre, mentre durante la stagione fredda le precipitazioni sono in prevalenza deboli e poco frequenti . Più spesso l'inverno porta aria secca e forti venti che contribuiscono alla sostanziale aridità della zona. In estate le precipitazioni sulle pianure provengono in gran parte da attività temporalesca che è a volte piuttosto severa. Alla fine di maggio 1935 quasi 200 mm di pioggia caddero nel Colorado orientale, causando una delle peggiori alluvioni nella storia dello stato.
I temporali sono assai diffusi nelle pianure orientali e lungo le pendici orientali dei monti durante la primavera e l'estate. Questi spesso risultano molto severi, e la frequenza di danni da grandine alle colture nel nord-est del Colorado è molto alto ed uno dei più elevati degli Stati Uniti (6-7 giorni medi annui sul Colorado orientale), anche perché sovente i chicchi raggiungono diametro notevole, non di rado superiore ai 4 cm.
I forti temporali che si abbattono con frequenza portano con sé il rischio di tornado, i quali si pensava, molto decenni fa, che rappresentassero solo una piccola minaccia per i residenti.
I tornado in realtà sono relativamente rari solo nelle montagne e valli occidentali, ma si verificano assai più spesso altrove. Infatti nella maggior parte degli anni almeno 40 tornado annuali vengono segnalati nello stato, specie settore orientale, fino alla zona di Denver, anche se in genere la capitale ne rimane risparmiata. La maggior parte di questi tornado sono piccoli e di breve durata, di solito classificati in intensità EF0 o EF1, ma ugualmente pericolosi. Tuttavia sono stati segnalati occasionali tornado forti. Il numero di vittime causate da tornado rimane molto basso per il Colorado, ma ciò è essenzialmente dovuto alla bassa densità di popolazione di alcune delle più colpite dai tornado.
I temporali possono anche essere la causa di flash flood (alluvioni lampo), e la maggior parte di esse occorrono nelle regioni che si trovano lungo i settori di bassa collina ad est dei sistemi montuosi. Numerose le inondazioni lampo disastrose, come l'alluvione del Big Thompson Canyon occorsa del 31 Luglio 1976 che provocò numerose vittime, e come le piene disastrose del Settembre 2013.
Caratteristiche climatiche di alcune città:
Denver (capitale, settore pedemontano orientale, clima continentale semiarido):
Il mese più freddo dell'anno è statisticamente dicembre (temperatura minima media -8.3°C; temperatura massima media 6.0°C); mentre quello più caldo risulta luglio (temperatura minima media 14.9°C; temperatura massima media 31.9°C). Temperatura media annua di 10.3°C, mentre elevata è l'escursione termica annua: 24.1°C a causa di valori medi molto bassi in inverno ed assai elevati in estate.
Il periodo più caldo dell'anno è assai probabile incontrarlo nella seconda decade di luglio; quello più freddo tra metà e fine dicembre.
Record di temperatura minima assoluta: -34.1°C il 9 gennaio 1875
Record di temperatura massima assoluta: 41.2°C il 25-26 giugno 2012
Nuvolosità: per chi apprezza particolarmente giornate limpide e soleggiate il periodo migliore è quello che va da luglio a novembre, con nuvolosità relativamente bassa e con picco minimo di copertura media rilevabile in settembre quando si ha un valore del 48%. Maggiore nuvolosità la si ha tra dicembre e maggio con picco massimo a fine aprile (72% di copertura nuvolosa media giornaliera).
Precipitazioni: La probabilità di giorni con pioggia è spiccatamente variabile nel corso dell'anno. Le precipitazioni hanno maggiori probabilità di manifestarsi tra aprile e settembre, con picco massimo ad inizio luglio (48% di giorni piovosi), essenzialmente di tipo temporalesco. Sono invece meno frequenti tra ottobre e marzo con picco minimo a fine ottobre, quando abbiamo il 23% di rischio di dover usare l'ombrello.
L'attività temporalesca è assai elevata, e si concentra in genere tra aprile ed ottobre, ma con massimi tra maggio e settembre e picco assoluto in luglio (40% di giornate temporalesche). In merito ai quantitativi medi climatologici di piovosità essi sono sintetizzati come segue:
La piovosità media annua ammonta a circa 381 mm (molto bassa), con massimo primaverile-estivo (aprile-agosto e picco in luglio con 56 mm medi). La stagione più secca è sicuramente quella invernale con picco minimo in gennaio quando cadono in media soli 10 mm di pioggia o più probabilmente di neve, essendo le precipitazioni invernali assai frequentemente solide.
Le nevicate sono molto frequenti ma non sempre particolarmente abbondanti (136 cm medi annui), con massima percentuale di incidenza tra novembre e marzo e picco assoluto a fine febbraio (quasi 30% di possibilità di avere giornate nevose). Da notare come nella stagione fredda (novembre-aprile) il 94% delle precipitazioni totali è di tipo nevoso (74% neve debole; 20% neve moderata o forte; solo 6% a carattere piovoso), tuttavia nevicate possono manifestarsi da settembre alla prima decade di giugno, e solo in luglio ed agosto il fenomeno non si presenta praticamente mai. Il mese più nevoso in assoluto è quello di dicembre con 25 cm medi, seguito da marzo con 24 cm.
Colorado Springs (settore pedemontano orientale, clima continentale semiarido):
Il mese più freddo dell'anno risulta dicembre (temperatura minima media -8.1°C; temperatura massima media 5.6°C); mentre quello più caldo appare luglio (temperatura minima media 13.8°C; temperatura massima media 29.3°C). Temperatura media annua di 9.3°C con elevata escursione termica annua (22.9°C, tipica dei climi continentali).
Il periodo più caldo dell'anno lo si incontra in genere nella prima decade di luglio; quello più freddo in prevalenza a fine dicembre.
Record di temperatura minima assoluta: -33.2°C il 9 dicembre 1919
Record di temperatura massima assoluta: 38.3°C il 26 giugno 2012
Nuvolosità: per la ricerca di giornate luminose ed assolate il periodo migliore è quello che va da settembre a dicembre, con nuvolosità assai bassa e con picco minimo di copertura media riscontrabile in settembre con valore del 18%. Maggiore copertura la si incontra tra marzo e giugno con picco massimo ad inizio maggio (45% di copertura nuvolosa media giornaliera).
Precipitazioni: La probabilità di giorni con pioggia è assai variabile nel corso dell'anno. Le precipitazioni mostrano maggiore frequenza tra aprile e settembre, con picco massimo a fine luglio (57% di giorni piovosi), molto spesso di tipo temporalesco. Sono invece poco frequenti tra ottobre e febbraio con picco minimo a fine ottobre, quando abbiamo il 25% di probabilità di bagnarci.
L'attività temporalesca, così come per Denver, è piuttosto elevata, e si riscontra in prevalenza tra aprile ed ottobre; con massimi tra maggio e settembre e picco assoluto in luglio (41% di giornate temporalesche). In relazione ai quantitativi medi annui di piovosità essi sono riassunti come segue:
La piovosità media annua corrisponde a circa 420 mm (bassa), con massimo primaverile-estivo (aprile-agosto) e massimo assoluto in agosto con 85 mm medi. La stagione più secca è anche in questo caso quella invernale con minimo assoluto in gennaio quando cadono in media soli 8 mm di pioggia o neve fusa; infatti le precipitazioni invernali sono essenzialmente solide.
Le nevicate sono frequenti ma nella maggior parte dei casi non intense (96 cm medi annui), con maggiore incidenza tra novembre e marzo e picco assoluto tra fine febbraio ed inizio marzo (31% di giornate nevose). Nella stagione fredda (novembre-aprile) il 91% delle precipitazioni totali è di tipo nevoso (79% neve debole; 12% neve moderata o forte; solo 9% a carattere piovoso); peraltro nevicate possono occorrere da settembre a fine maggio, e solo in piena estate non si riscontra mai. Il mese più nevoso dell'anno è quello di marzo con 20 cm medi, seguito da dicembre con 15 cm.
Aspen (località sciistica del settore montuoso, clima continentale freddo):
Il mese più freddo dell'anno è climatologicamente gennaio (temperatura minima media -12.6°C; temperatura massima media 1.8°C); mentre quello più caldo risulta essere luglio (temperatura minima media 8.9°C; temperatura massima media 25.8°C). Temperatura media annua di 5.7°C con elevata escursione termica annua (22.7°C, tipica dei climi continentali).
Il periodo più caldo dell'anno occorre in prevalenza nella prima decade di luglio; quello più freddo in generale a fine dicembre.
Record di temperatura minima assoluta: -38.2°C
Record di temperatura massima assoluta: 34.2°C
Nuvolosità: giornate soleggiate si incontrano essenzialmente da giugno ad ottobre, con nuvolosità alquanto bassa e con picco minimo di copertura media riscontrabile in giugno (18%). Più nuvole si hanno in genere tra novembre ed aprile con picco massimo ad inizio febbraio (78% di copertura nuvolosa media giornaliera).
Precipitazioni: La probabilità di giorni con pioggia è relativamente costante nel corso dell'anno. Le precipitazioni evidenziano maggiore frequenza tra novembre ed aprile con picco massimo ad inizio marzo (52% di giorni piovosi). Sono altresì meno frequenti tra maggio ed ottobre con picco minimo a fine settembre, quando abbiamo il 32% di probabilità di indossare l'impermeabile.
L'attività temporalesca è medio-elevata e si riscontra in genere tra aprile ed ottobre; i massimi si collocano tra maggio e settembre con picco assoluto in luglio (23% di giornate temporalesche). In merito ai quantitativi medi annui di precipitazione essi sono sintetizzati come segue:
La piovosità media annua è di circa 633 mm (medio-bassa), con massimo primaverile ed autunnale (marzo-maggio e settembre-novembre) e massimo assoluto in marzo con 68 mm medi. La stagione più secca è anche in questo caso quella estiva con minimo assoluto in giugno quando cadono in media 33 mm di pioggia.
Le nevicate sono molto frequenti ed in qualche caso anche assai abbondanti, le quali favoriscono gli sport invernali (348 cm medi annui), con maggiore frequenza tra novembre ed aprile e picco assoluto ad inizio febbraio (52% di giornate nevose). Nella stagione fredda (ottobre-aprile) il 96% delle precipitazioni totali è di tipo nevoso (80% neve debole-moderata; 16% neve forte; solo 4% a carattere piovoso). Le nevicate possono aversi durante tutto l'anno ad eccezione della fase centrale dell'estate (metà luglio-metà agosto). Il mese più nevoso dell'anno risulta quello di gennaio con 64 cm medi, seguito da marzo con 61 cm.
Cosa mettere in valigia
Chi viaggia in Colorado deve essere pronto agli improvvisi cambi di temperatura, possibili soprattutto nella stagione invernale. E' consigliabile quindi un abbigliamento tecnico e pratico, preferibilmente a più strati, in modo da meglio regolare la temperatura del proprio corpo. Gli sbalzi termici sono possibile anche per via dei frequenti cambi di altitudine cui è sottoposto che i si muove in automobile lungo le strade del Colorado. Dato che ci toviamo in montagna è possibile incontrare venti intensi, e quindi il promo strato di copertura deve essere un indumento come un k-way o una giacca a vento, leggera nella stagione estiva. Chi compie percorsi di trekking, in estate, deve portare co se buone scorte d'acqua, almeno un paio di litri, visto le temperature elevate possibili, e il clima mediamente secco.