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Long Beach (New York): visita alla piccola cittą di Long Island

Long Beach, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Long Beach dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Long Beach è piccola cittadina di neanche 40.000 abitanti situata estremità sud-orientale dello stato di New York, sull’Isola di Long Island, affacciata sull’Oceano Atlantico. Il centro è compreso all’interno dell’estesissima area urbana di New York City, con Manhattan che dista solo pochi chilometri. Una curiosità è legata alla formazione di alcune parti dell’Isola, realizzate artificialmente depositando migliaia di tonnellate di sabbia a poche centinaia di metri dalla costa meridionale della Contea di Nassau, all’interno della quale è appunto compresa Long Beach. Il soprannome più diffuso è “The City By the Sea”, frase apposta anche sul sigillo comunale.

Popolata per secoli solo da indiani Rockaway, la zona vide sorgere i primi insediamenti colonici nel 1643, quando vi si stabilirono prevalentemente agricoltori e pescatori. Per quasi duecento anni la provincia rimase quasi disabitata, motivo che alla fine dell’Ottocento spinse Austin Corbin a cercare di far rinascere la zona proponendola come meta vacanziera per gli stressati cittadini di New York City, distante neanche 40 chilometri da questo tratto di costa. In quest’ottica si spiegano l’apertura del fantascientifico Corbin Long Beach Hotel, una fila di quasi 400 metri di residenze affacciate sul lungo mare, ed il perfezionamento di un sistema ferroviario che raggiungesse l’area, i cui frutti furono immediatamente visibili, considerando che nel 1880 furono 300.000 le persone che si recarono sul litorale di Long Beach. Nel 1906 fu invece William Reynolds ad investire ingenti risorse sul territorio, sul quale egli immaginava un parco divertimenti col proprio nome ed altre strutture prettamente turistiche. Per raggiungere tali scopi egli impiegò anche la propria mandria di elefanti, alla quale fece spostare immense quantità di sabbia per realizzare nuovi percorsi e rendere più raggiungibile l’isola. Nel corso della prima metà del Novecento la città divenne luogo di villeggiatura per molti importanti personaggi del mondo dello spettacolo americano, periodo al quale seguì prima una fase di generalizzato degrado urbano, che attanagliò la zona a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, e poi un nuovo periodo di rinascita sociale.

Long Beach, che nel 2006 ha celebrato i suoi primi 100 anni, è la classica località turistica, che si ravviva con l’avvento della bella stagione per poi riaddormentarsi a fine estate con la partenza dei turisti. La città è grossomodo divisa in West End e East End. La prima zona è densamente edificata con lunghe file di bungalow e di piccole case mono, o al massimo bifamiliari, molto vicine le une alle altre e tutte accuratamente rifinite. Tra di esse sono state tracciate strette stradine che portano al mare, alle lunghe spiagge sabbiose che ricoprono il perimetro di quasi tutta l’isola. Da qualche anno a questa parte la zona ovest dell’isola è spesso indicata semplicemente come Westholme. La Est End invece è contraddistinta da uno skyline urbano dominato da edifici alti, condomini e palazzi residenziali, che si riempiono di turisti da maggio a fine settembre per poi rimanere vuoti in inverno. L’asse viario principale è Park Avenue, lungo il quale si affacciano i principali indirizzi commerciali ed i servizi turistici. “The Walks” è il soprannome di uno dei quartieri più ricercati, edificato con piccole villette e brevi strade private. “The Canals” è invece una piccola zona attraversata da canali che corrono parallelamente alle strade fino al mare.

Da visitare c’è soprattutto il bordwalk, il “lungomare”, recentemente ristrutturato prestando molta cura ai particolari e utilizzando soprattutto il legno. Al di là del camminamento si estendono le belle spiagge sabbiose, sulle quali si abbattono le onde cavalcate dai numerosi surfisti in fuga dalla “Grande Mela” ed alla ricerca di un po’ di relax. A Long Beach si possono vedere anche una sinagoga e la chiesa di Saint Mary, luogo di culto della maggior parte della corposa comunità ispanica locale.

Pur essendo un’area affacciata sul mare il clima è continentale, con estati molto calde ed inverni freddi, visto l’elevato sbalzo termico stagionale. Nel mese di luglio le temperature medie si attestano a 29,5 e 20,5 gradi, per quanto riguarda rispettivamente le massime e le minime, per poi scendere in gennaio a 5 e -2 gradi. Le estati sono generalmente umide e caratterizzate da saltuari, ma non rarissimi, fenomeni temporaleschi anche di forte intensità. D’inverno invece le precipitazioni sono frequenti e spesso nevose, così da portare la media totale annua a 1200 mm di pioggia. La zona costiera è frequentemente avvolta in densi banchi di nebbia mattutini, che tendono a diradarsi con il passare delle ore durante il giorno.

Per quel che riguarda i trasporti la penisola si sviluppa a pochissimi chilometri dal John F. Kennedy International Airport (JFK), uno dei più grandi e trafficati scali degli Stati Uniti. Per muoversi a terra è possibile scegliere i treni, che arrivano e partono dalla Long Island Rail Road, la stazione situata a Park Place e Park Avenue, i bus, che si muovono lungo due linee, N15 e N33, gestite dalla Long Island Bus, o l’automobile, viste le moltissime strade statali che innervano tutta la regione.
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