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Parco Naturale di Fanes-Senes-Braies sulle Dolomiti di Plan de Corones

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Sulle Dolomiti del Plan de Corones-Val Pusteria, in Alto Adige, si può andare alla ricerca delle origini delle più suggestive leggende ladine delle Dolomiti. Nel fiabesco regno dei Fanes… All’interno del Parco Naturale di Fanes-Senes-Braies (25.680 ettari, caratterizzato da pareti di dolomia, vasti altipiani carsici, estese foreste e pascoli, laghetti alpini - uno dei tre parchi nel territorio assieme a Vedrette di Ries-Aurina e Puez-Odle) folletti, principesse, streghe, mitologici sovrani possono comparire a ogni angolo del sentiero….

Per grandi e piccini allora nulla di meglio che conoscere il Parco Fanes-Senes-Braies, accessibile per esempio da San Vigilio di Marebbe, addentrandosi nel cuore delle sue leggende grazie al sentiero tematico ‘Le Leggende di Fanes’ (con brochure illustrativa).

Lungo il sentiero sono state allestite 11 stazioni con pannelli descrittivi e disegni delle favole ladine. Si parte da San Vigilio di Marebbe, si attraversa su un ponticello il Rio e si prosegue lungo la sua sponda destra in direzione est. Poi ancora verso nord, si oltrepassa la strada per Pederù, e si ripiega attraverso il bosco per concludere il percorso non lontano dal centro Visite del Parco Naturale. All’inizio del sentiero da non perdere una sosta per ammirare la scultura naturale in legno ‘Berta’, nelle vicinanze dell’Aqua Bad Cortina, i bagni minerali di San Vigilio. Opera unica nel suo genere, rappresenta una ‘Gana’, figura del Regno di Fanes, signora delle acque sorgive, dispensatrice di fertilità e benessere. La leggenda, di cui si conosceranno tutti i particolari percorrendo il sentiero tematico, narra le vicende del Regno dei Fanes e della principessa guerriera Dolasilla e la sorella gemella Lujanta, sfortunate figlie dell’avido Re dei Fanes:la prima, nonostante le armi magiche, morì in battaglia per difendere il suo popolo dall’invasione dei nemici, mentre l’altra lo nascose nelle grotte scavate dalle marmotte loro alleate.

Se alcune leggende ricorrono su tutte le Alpi, quelle ladine sono invece uniche. Che siano state le singolari e straordinarie conformazioni rocciose, le forze della natura o semplicemente la ricchezza della fantasia popolare… – non si sa perché le leggende ladine siano così vive. “Ciò che è sicuro è che in lingua ladina vi sono molto più miti e leggende che in tutto il Tirolo”, dice Leander Moroder dell’Istituto Ladino di Cultura di San Martino in Badia. E ciò nonostante il fatto che esse siano state tramandate per secoli solo oralmente.
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Altri itinerari nel Parco Naturale portano alla scoperta della Val de Mareo, che conduce al Rifugio Pederü. Anche qui boschi, prati, ruscelli e tanta pace. Una passeggiata da non perdere è la ‘Roda dles Viles’ che conduce attraverso gli armoniosi insediamenti contadini (le ‘viles’ appunto) di Pieve di Marebbe, dove è possibile toccare con mano l’architettura rurale spontanea tipica delle vallate ladine delle Dolomiti. Ma ci sono nel parco anche percorsi alpinistici e una via ferrata in quota. E gli alpeggi di Fanes, Senes e FodaraVedla sono dei veri paradisi della fauna. Non è raro imbattersi in marmotte, scoiattoli, camosci e forse anche nell’aquila reale.

Pacchetto ‘Active Weeks’, valido dal 10/9 al 24/9/2011, da 490 euro a persona in 4 stelle sette giorni mezza pensione, compreso escursione guidata alle Viles e ai masi di Marebbe, escursione naturalistica guidata sulle vette delle Dolomiti con lo scalatore Simon Kehrer o Max Willeit, corso introduttivo di nordic walking, corso di arrampicata e gita in mountain bike

Fonte: Consorzio Turistico Area Vacanze Plan de Corones
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