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Le perle nere di Tahiti: mito e leggenda per lo shopping esclusivo della Polinesia

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I fondali marini della Polinesia Francese sono da millenni la culla naturale della perla nera. Perle nere, grigie, verdi, viola: le perle di Tahiti sono, secondo una leggenda, un dono del dio Oro, re del Firmamento. Quando Oro, dio di pace e di fecondità, scese sulla terra per trovare una moglie mortale, viaggiò lungo l'arcobaleno, le cui estremità erano il cielo e la terra. Man mano che Oro camminava lungo l'arcobaleno, quasi scivolasse su una tavola, alcune gocce di colore caddero dall’arco e così facendo mescolarono i loro colori e la loro luce al chiaro di luna. Rotolarono dolcemente verso il mare della Polinesia Francese, custodendo il loro prezioso contenuto, le perle nere. Ancora oggi le ostriche che riposano nei fondali dell’Oceano Pacifico sono guardiane delle perle, tesoro segreto e simbolo regale di Tahiti e le sue isole.

Fra le numerose leggende tahitiane, la più romantica fra quelle che narrano della nascita della perla nera racconta di come la Luna - Te’ava’e - brilli sopra l'Oceano Pacifico per attirare le ostriche verso la superficie dell’acqua, dove poi le impregna di rugiada celeste. Levigate dal tempo, le ostriche ritornano fra gli abissi e serbano questo splendore celeste al loro interno: la piccola perla che ospitano diventa così diversa da tutte le altre perle del mondo, rivestita da un abito che brilla di blu, verde, rosa, oro tipico della perla nera della Polinesia Francese.

Una perla nera di Tahiti è il simbolo dell’amore eterno che lega Oro alla sua moglie tahitiana, ma anche della purezza e della bellezza proprie della luna. Tornando con i piedi per terra, le perle nere di Tahiti sono frutto della combinazione di animale e minerale: una varietà di madreperla unica al mondo, tanto delicata da aver bisogno di un ambiente lagunare incontaminato per svilupparsi, che gli esperti conoscono con il nome tecnico di Pinctada Margaritifera varietà Cumingi, dal nome del biologo che la classificò per primo nel 1820. Coccolata fin dalla sua più giovane età nel grembo dell’ostrica dalle labbra nere, perfeziona la sua bellezza e lucentezza per più di due lunghi anni prima di divenire una creazione di alta gioielleria o un semplice monile da montare a proprio gusto per indossare la personale interpretazione di questo gioiello del mare, simbolo vivente di purezza e perfezione.

Sapevate che la perla nera ha un potere di seduzione senza tempo, e a Tahiti è sempre stata associata al concetto di gioventù, vita spirituale e armonia sessuale? Questo potere è indifferente agli effetti della moda: la perla nera di Tahiti è un simbolo di eleganza senza tempo, di esotismo e sensualità, ha sedotto celebrità e icone della moda con la sua valenza mistica e il suo essere chic contemporaneo. Stilisti come Jean Paul Gaultier, Karl Lagerfeld, Alexander McQueen e molti altri hanno utilizzato la perla nera di Tahiti per le loro collezioni. Celebrity come Kate Moss, Sharon Stone, Liz Taylor o Joan Collins, dal temperamento carismatico la indossano.

Le lagune azzurre di Tahiti e le sue Isole sono la culla del leggendario Rava Poe (il nome della Perla nera in Tahitiano). Il suo potere viene dal mare e il suo magnetismo dalle calde lagune della Polinesia Francese e dalle loro profonde acque misteriose. Il suo valore? Varia a seconda della forma e del colore: perfettamente sferica o barocca, dipende dal diametro, dalla lucentezza, dalla forma e dalla qualità, nonché dalle nuance di colore che la sfera riporta.

Ogni perla è unica e può essere indossata secondo il personale stile di ogni donna o uomo che la porta: un semplice cordoncino di caucciù o la montatura con metalli preziosi come l’oro o l’argento possono alternarsi al tulle o alla madreperla stessa, che va a comporre dei piccoli capolavori acquistabili nelle prestigiose boutique, presso le ferme perlière, o al mercato di Papeete. Fra le numerose boutique di perle della Polinesia Francese, ad esempio, un posto di spicco è occupato da Robert Wan, magnate dell’industria perlifera con diverse boutique a Tahiti, sia a Papeete che presso l’Intercontinental Resort Tahiti o presso il Museo della perla di sua proprietà, così come nelle principali isole dell’arcipelago della Società, presso il Moorea Intercontinental Resort, l’Hilton Moorea Lagoon Resort & SPA, la boutique Tahiti Perles Vaitape di Bora Bora, il Bora Bora Intercontinental Resort, il St Régis resort di Bora Bora e il Bora Bora Nui Resort & SPA.

Chi ama invece l’idea di una perla “nuda” può optare per l’acquisto di una perla secondo il suo gusto presso una delle tante ferme perlière presso cui è praticato l’allevamento delle ostriche Cumingi. La vendita “dal produttore al consumatore” è un’opzione che consente di scegliere alla fonte la perla e montarla poi secondo il proprio gusto: un must per chi ama il tailor-made, anche in fatto di gioielli!

... Pagina 2/2 ... Infine, per chi ama stupire, diversi sono gi scultori di madreperla, che abbinano la nacre (il guscio della conchiglia che racchiude la perla) alle perle, creando degli autentici capolavori dal gusto puramente tahitiano. Hiro Ou Wen è uno di questi: grazie alla sua sapiente maestria la madreperla prende vita e le perle incastonate nei suoi lavori sono quanto di più magico si possa trovare a Tahiti: esclusivo e unico, proprio come Tahiti e le sue isole!

In Polinesia Francese, la denominazione commerciale "Tahiti Cultured Pearl" è riservata esclusivamente alle perle coltivate ottenute da innesti nell’ostrica locale detta Pinctada Margaritifera, varietà Cumingi.

In passato, la raccolta subacquea delle ostriche aveva ridotto sensibilmente la popolazione delle lagune e la perla nera era diventata molto rara. La produzione di perle nere è passata dunque dalla pura raccolta all'innesto di nuclei di perle in ostriche Cumingi, il cui bordo interno delle valve è di colore nero, così come le estremità, che le hanno procurano l'originale nominativo di "ostrica dalle labbra nere".

Man mano che il tempo passa, i nuclei innestati nelle ostriche, disposti in filari, restano immersi nelle immacolate acque della laguna e assorbono le luminose secrezioni all'interno dalle labbra nere della Pinctada Margaritifera, esattamente come le loro “cugine” bianche. Gli spessi strati perlacei della conchiglia regalano dunque le nuance della madreperla alla perla che generano, dando vita di volta in volta ad un gioiello unico e irriproducibile.

Il colore, la forma, la lucentezza della perla definiscono la categoria a cui appartiene. La forma delle perle nere di Tahiti varia parecchio: possono essere rotonde, semirotonde, semibarocche, a goccia, cerchiate, barocche. Anche le dimensioni contano: vanno da 7/8 mm a 21 mm di diametro! E la loro superficie può essere perfettamente liscia o presentare piccole imperfezioni più o meno evidenti. La brillantezza può essere eccellente, media o leggera. Perfino lo spessore delle valve può incidere sulla qualità della perla, sia esso molto spesso, spesso o fine. Da ultimo, il colore di fondo, i riflessi, i tratti e le sfumature sono un ulteriore elemento che determina la categoria della perla.

Perle di tutte le fogge e categorie vengono cullate nelle trasparenti lagune intorno alle isole di Manihi, Tikehau, Rangiroa e Fakarava, nelle isole Tuamotu; a Raiatea, Tahaa e Bora Bora nell’arcipelago della Società; a Mangareva nelle isole Gambier. Gli atolli sono infatti l’habitat ideale per la coltivazione della perla nera: le loro lagune sono costellate di tanti piccoli laboratori in cui le perle vengono coltivate e raccolte, per poi essere indossate, intatte nella loro purezza e ricercatezza.

Fonte: Ente del Turismo Polinesia Francese
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 Pubblicato da il 11/03/2011 - - ® Riproduzione vietata

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