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Gite domenicali fuori porta nel Lazio. Dove andare in gita per un giorno

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A volte è proprio necessario staccare la spina dall’alienante tran tran quotidiano ma non si ha la possibilità di organizzare un intero fine settimana o una gita più elaborata, vuoi perché manca il tempo, vuoi perché manca l’iniziativa.
Eppure sono tanti gli eventi del Lazio che rappresentano una valida soluzione per vincere una giornata di noia o per abbassare il livello di stress passando qualche ora con familiari e amici a scoprire luoghi meravigliosi e inaspettati.

Tra sagre gastronomiche, feste popolari, borghi nascosti, itinerari suggestivi, abbiamo scelto per voi idee originali e, a volte, un po’ stravaganti, per aiutarvi a scegliere quando non sapete dove andare in gita per un giorno in Lazio.
Ci siamo concentrati sulle località più insolite, un po’ fuori dai circuiti del turismo tradizionale, per stimolare la vostra curiosità e per dimostrarvi quanto meraviglioso sa essere questo nostro gran Bel Paese.

Calcata


Vogliamo partire proprio da un piccolo borgo scavato nella roccia, sconosciuto ai più, che nulla ha da invidiare a “colleghi” più noti, come la spettacolare Matera o la pittoresca Manarola, una delle Cinque Terre.
Stiamo parlando di Calcata, 50 chilometri a nord di Roma, una piccola e suggestiva cittadina in provincia di Viterbo che lascia i visitatori senza parole, così com'è appollaiata su una collina tufacea che si protende audace sulla Vallata del Treja.
Fin dal primo impatto si resta impressionati da come le case, dello stesso colore della roccia, sembrino un prolungamento naturale della stessa, quasi come se la mano dell’uomo non fosse stata necessaria per dar loro forma.

Una visita a Calcata rappresenta davvero un’occasione unica per regalarsi momenti di serenità, lontani dal caos quotidiano: i telefoni non sempre prendono, le strade della parte più vecchia sono lastricate con grossi ciottoli di fiume e possono essere percorse solo a piedi e alti pinnacoli di tufo si ergono improvvisi dietro a ogni angolo.
Meta di artisti, hippies e personaggi stravaganti, Calcata offre al visitatore una giornata controtempo e controcorrente, fatta di panchine in pietra dalle quali godere del meraviglioso panorama, botteghe e laboratori artigianali che producono oggetti di una bellezza unica, inaspettati tesori architettonici nascosti e ristorantini caratteristici presso i quali rifocillarsi, dopo tanta meraviglia.
Una gita fuori porta che vi lascerà incantati, ve lo garantiamo!

Subiaco


Per una giornata più bucolica, invece, vi mandiamo a Subiaco, splendido borgo medievale ubicato su uno sperone roccioso che affaccia sulla Valle dell’Aniene. Fu proprio qui che Nerone fece costruire la sua residenza estiva, una capolavoro architettonico di 75 ettari di estensione, e, si narra, un’imponente diga per dare vita ai Simbruina Stagna, tre laghetti artificiali entro i quali si specchiava la magnifica villa del folle imperatore.

Oggi i laghi non ci sono più perché sono esondati a causa del crollo della diga avvenuto nel 1305, ma è ancora possibile visitare i resti della villa di Nerone, che ben delineano la possenza della grande costruzione edificata 2000 anni fa, e passeggiare fino al lago di San Benedetto, un piacevole specchio d’acqua con tanto di cascata nel punto in cui l’Aniene si getta nel lago. Luogo ideale per fare un pic nic con tutta la famiglia, immersi in un passaggio davvero suggestivo.

Una volta riposati e rifocillati, sulla via del ritorno potete fare una visita ai due monasteri bendettini della zona.
Il primo è il Sacro Speco o Monastero di San Benedetto, monumento ad memoriam eretto nell’XI secolo per ricordare l’esperienza di eremitaggio del Santo di Norcia; costruito su un costone di roccia, si è sviluppato durante gli anni intorno alla Sacra Grotta, nella quale il Santo visse per tre anni in completa solitudine, e si rivela un luogo magico e carico di atmosfera mistica, nonché un monumento di notevole interesse architettonico, con le due chiese, quella Superiore e quella Inferiore, una sovrapposta all’altra.
Il secondo è il Monastero di Santa Scolastica, l’unico sopravvissuto dei 13 voluti da San Benedetto di Norcia in questa valle, il più antico monastero bendettino d’Italia. Appollaiato, nel suo splendore, a 500 metri di altezza offre panorami sulla valle sottostante davvero mozzafiato. Da non perdere.

Monterano


A chi ama le atmosfere più misteriose regaliamo invece l’idea di una gita spettrale nel borgo di Monterano, la “città morta” più affascinante di tutta Italia.
Siamo nella Maremma romana ed è qui che sui ruderi di un’antica città etrusca fu fondata la medievale Monterano, la quale fu poi abbandonata alla fine del XVIII secolo, dopo essere stata rasa al suolo e saccheggiata dalle truppe di Napoleone.

Le immagini che si scorgono tra una quercia e un cavallo brado, sono da Inferno dantesco: forre, cascate, rocce acuminate, felci che ricoprono polle d’acqua e sorgenti sulfuree che borbottano e sputano fumo fanno da scenario alle rovine del borgo antico, tra le quali spiccano un enorme acquedotto, le vestigia delle case e degli antichi palazzi nobiliari e alcune sculture del Bernini.
Quella a Monterano è una visita che incanta e nel contempo inquieta, perché rappresenta un viaggio in un passato che sembra essersi congelato a due secoli fa, quando i cittadini furono costretti ad abbandonare in fretta e furia le loro case.

MAXXI


Se l’arte che vi appassiona non è quella dei monumenti diruti che raccontano la storia dei secoli passati, vi invitiamo allora a visitare il MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, ubicato nel Quartiere Flaminio dell’Urbe. Trentamila metri quadrati, suddivisi in padiglioni che si intersecano fra di loro sfidando le leggi dell’ingegneria edile, ospitano le più stravaganti opere della creatività di oggi e di domani.

Oltre 400 opere dei più grandi artisti contemporanei, collezioni di architettura di rara bellezza, come elaborati progettuali, schizzi, disegni, strumenti di lavoro e fotografie, fanno da sfondo alle numerose mostre temporanee e ai raffinati concerti che trovano spazio nelle numerose e suggestive location dell’incredibile polo museale. Il MAXXI è un luogo che lascia a bocca aperta anche il più disincantato visitatore, il quale non si aspetta di certo di essere proiettato in un mondo in cui l’arte viene declinata secondo canoni così stravaganti e futuristici. Inaspettato.

Gite fuori porta con i bambini nel Lazio: dove andare


Prima o poi tutti ci troviamo a dover rispondere a questa domanda: dove andare la domenica con i bambini nel Lazio? Perché va detto, quando nel nostro equipaggio ci sono anche i più piccoli, le cose si fanno più complicate, poiché non esiste un museo o un borgo millenario da visitare che non li faccia annoiare almeno un po’.

Che fare, dunque? Leggete questa nostra guida, perché abbiamo un paio di consigli da darvi.
Cominciamo da un parco che possiamo definire mostruoso senza il timore di essere considerati maleducati: il Sacro Bosco di Bomarzo, conosciuto anche con gli appellativi di Parco dei Mostri o Villa delle Meraviglie, tanto per far capire che stiamo parlando di un luogo assolutamente particolare.

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Siamo nella Tuscia, ai piedi del Monte Cimino, e qui, in un bosco di tre ettari di estensione, si trovano spettacolari sculture, i cosiddetti “mostri”, ricavate direttamente negli enormi blocchi di basalto: orchi dalle fauci spalancate, figure mitologiche, draghi sputafuoco, dei dell’Olimpo e addirittura una casetta costruita su un masso in pendenza, all’interno della quale vengono sovvertite le principali regole della fisica che ci hanno insegnato a scuola.
Una gita unica, che incanterà anche gli incontentabili piccoli di casa. Provare per credere.

I vostri bambini non amano passeggiare in un bosco disseminato di mostri di basalto? Non c’è problema, li facciamo viaggiare nel tempo, li portiamo nel glorioso passato della Roma imperiale e gli facciamo provare l’ebbrezza di diventare legionario per un giorno.
Nella Riserva Naturale Decima Malafede, a pochi chilometri dalla capitale, troviamo Castrum Legionis, un vero e proprio campo scuola specializzato nella storia dell’esercito romano dei tempi antichi. Un percorso ludico-didattico in cui i vostri eredi potranno trasformarsi in cavalieri, condottieri o arcieri, indossando le armature e impugnando le armi che hanno reso celebri gli invincibili legionari romani.
Castrum Legionis è, però, anche una scuola di scavo archeologico e mette a disposizione percorsi ludico-culturali per i bambini che disdegnano le armi e nascondono un talento da Indiana Jones, i quali potranno scendere nelle “palestre di scavo”, alla ricerca di oggetti antichi sepolti da riportare alla luce e restaurare. Siamo sicuri che i vostri piccini si divertiranno come matti e siamo altrettanto certi che anche voi non disdegnerete la giornata.

Dove andare in una giornata di pioggia in Lazio


È arrivato finalmente il fine settimana e siamo tutti pronti a rilassarci con una bella scampagnata con amici e parenti, ma si mette a piovere.

Che fare? Quali sono i migliori posti dove andare quando piove nel Lazio?
La prima cosa da fare è correre al Pantheon, il meraviglioso tempio pagano in zona Piazza Navona, edificato dall’imperatore Adriano agli inizi del II secolo sui resti di un tempio eretto dall’architetto Agrippa nel 27 d. C. Un monumento sontuoso che vanta più di due millenni di storia portati sulle vecchie pietre che sono state utilizzate per realizzarlo.
Attenzione, però, perché non vi stiamo proponendo la solita gita artistico-culturale, anche se nulla vieta di farvi rapire dalla magnificenza che la Roma antica sa regalare, ma una gita più originale e, soprattutto, che si può fare solo quando fuori piove.

Conoscete la “leggenda” dell’oculus del Pantheon? Tanto per cominciare l’oculus è una grande apertura circolare di 9 metri di diametro posta esattamente alla sommità della cupola e rappresenta l'unico punto luce di tutto l'edificio; fu realizzato in questo modo sia per ragioni spirituali - per mantenere “un contatto diretto” con le divinità - sia per convogliare la luce del sole nel punto in cui il grande imperatore Augusto si fermava quando entrava nel Pantheon, con l'obiettivo di illuminarlo e celebrarlo.
Bene, la leggenda narra che le gocce di pioggia non entrano dall’oculus perché vengono “polverizzate” da una qualche volontà divina. La spiegazione scientifica è, a dire il vero, meno suggestiva, in quanto ciò che frantuma le gocce di pioggia è una corrente ascensionale che si crea all’interno del Pantheon ed esce del grande foro; inoltre non è neanche vero che le gocce di pioggia non entrano, seppur frantumate e, quindi, quasi impalpabili, ma ciò non toglie che stare sotto l’oculus senza bagnarsi, mentre fuori piove a dirotto, è un’esperienza che almeno una volta nella vita bisogna provare.

Se sopra piove, noi andiamo sotto. Altra idea originale per rendere piacevola una giornata funestata dalla pioggia che cade incessante, infatti, è quella di scendere sottoterra, nei cunicoli che si snodano sotto le strade romane: la Roma Sotterranea.
Si tratta di vere e proprie città parallele che corrono sotto i sampietrini, zone archeologiche suggestive sconosciute agli stessi cittadini, alcune risalenti anche ai secoli prima della nascita di Cristo. Ninfei, sepolcri, antichi stadi, case, botteghe e addirittura il bunker fatto costruire da Mussolini: un mondo si apre al di sotto di Roma ed è un mondo di rara suggestione che merita di essere scoperto.
Particolarmente affascinanti risultano il tour nei sotterranei del Colosseo, dove si preparavano i gladiatori prima di uscire nell’arena a combattere contro i temibili leoni, e una visita a una delle moltissime Catacombe presenti a Roma, che sono spesso dei veri e propri musei di straordinario valore, con pareti affrescate e monumenti sepolcrali di fine fattura.

Gita con il cane nel Lazio: idee su dove andare


Dopo aver accontentato i “gitaioli” con bambini e aver dato qualche idea agli annoiati dalla pioggia, eccoci pronti a portare conforto a chi senza Fido non si sposta neanche di un centimetro.
Un paio di originali spunti per organizzare divertenti gite con il cane in Lazio, durante le quali si possano divertire sia i bipedi che i quadrupedi.

Partiamo dal presupposto che al vostro fedele amico i luoghi chiusi e angusti non piacciono davvero, quindi cominciamo a pensare subito a qualcosa all’aria aperta.
Come i meravigliosi trekking a 6 zampe ai Castelli Romani, un’occasione unica per passare una giornata in compagnia del vostro fedele amico alla scoperta di un territorio splendido, guidati da una guida cinofila che vi aiuterà a comprendere quegli atteggiamenti del vostro quattrozampe che ancora non conoscete, ammesso che ce ne siano.
Una passeggiata che non è una semplice passeggiata, ma un viaggio fuori dal comune durante il quale sarà lui a guidarvi in un mondo a lui più congeniale. Forza, contatevi le zampe e partite!

Se ti interessa l'argomento visita anche il nostro canale dedicato agli itinerari nel Lazio.

 Pubblicato da il 01/06/2020 - - ® Riproduzione vietata

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