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Dormire in un faro: dove in Italia, in Europa e nel Mondo

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Dormire nei fari? Un'idea che forse molti hanno avuto, ma che in pochi hanno realizzato: soggiornare, anche solo per una notte, in un faro.
Il fascino di queste strutture, storici punti di riferimento per marinai e capitani, non ha tempo. Già in epoche remote – anche prima della nascita di Cristo – esistevano fari capaci di ammaliare quanti avevano la fortuna di scorgerli. É il caso ad esempio del più famoso della storia, quello di Alessandria d'Egitto. Se la sua fama lo portò ad essere considerato una delle sette meraviglie del mondo, è vero che ancora oggi i fari, seppure completamente automatizzati, continuano ad esercitare un forte potere seduttivo nei confronti degli spirito romantici e solitari.

Non esistono più i guardiani, visto che con le moderne tecnologie il lavoro umano è diventato superfluo e i fari necessitano solo ormai di una saltuaria manutenzione, ed è così che molte località hanno intuito il potenziale turistico delle strutture ormai disabitate e le hanno convertite in luoghi fuori dal comune dove soggiornare.

In Italia la possibilità di realizzare questo sogno si trova in Sardegna: si tratta del faro di Capo Spartivento, in provincia di Cagliari, all'estremità meridionale dell'isola. Risale al 1856 e nel corso degli anni è stato testimone di eventi storici di portata internazionale, ed anche occupato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Da alcuni anni ormai è stato completamente ristrutturato e, oltre a svolgere regolarmente la propria funzione di segnalazione marittima, è divenuto un luogo esclusivo si soggiorno e relax: al suo interno sono state infatti ricavate alcune suites di lusso ed una piscina esterna per quanti desiderassero affittarlo come guest house o sede di particolari eventi.
Prezzi a partire da 500 euro a notte per una suite in bassa stagione.
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È invece solo una leggenda quella del faro degli Innamorati citato da Federico Moccia nel suo libro “Scusa ma ti chiamo amore”, nella cornice incantevole dell'Isola del Giglio. Il faro esiste veramente ed è in realtà il Faro delle Vaccarecce, non lontano da Giglio Castello, ma purtroppo non è mai stato adibito all'ospitalità; si tratta di una struttura privata – per giunta in vendita – e versa, ad oggi, in pessime condizioni.

Spostandoci negli altri paesi europei, scopriamo invece che il soggiorno nei fari è una pratica più consolidata: tra i paesi dove esiste una maggiore scelta ci sono sicuramente la Croazia, la Francia, la Scozia e l'Irlanda. Se per alcune di queste nazioni è facile immaginare scenari idilliaci vista la conformazione del territorio, forse sorprenderà scoprire che i pionieri di questa nuova forma di turismo si trovano proprio sull'altra sponda del Mare Adriatico.

E' il caso ad esempio del faro di Palagruža, nell'omonimo arcipelago croato (in italiano conosciuto come Pelagosa), sull'isola più lontana dalla costa croata, ad appena 60 km in linea d'aria dal Gargano. Nella struttura vivono stabilmente due guardiani, mentre la parte affittabile prevede due appartamentini con camere doppie e divani letto.
L'isola è raggiungibile con una lancia dall'Isola di Korcula, dove è assolutamente necessario procurarsi anche i viveri, poiché a Palagruža non esiste la possibilità di acquistare alcunché.
Il pernottamento è consentito per un massimo di due notti e il prezzo dell'appartamento varia dai 499 a 599 euro (bassa/alta stagione). Fuori stagione, da fine settembre a maggio, il prezzo crolla a 69-99 euro.
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Anche il faro di Struga, sulla piccola isola di Lastovo, a 55 miglia marine da Spalato e da Dubrovnik, è una struttura che si trova in uno dei più sensazionali scorci dell'Adriatico: situato nella parte alta dell'isola a 70 metri s.l.m., è abitato dalla famiglia Kvinta, che da generazioni si occupa delle sorti del faro. Oggi, superata ormai la necessità di provvedere quotidianamente al suo funzionamento, la famiglia accoglie e organizza gli spostamenti o le escursioni dei turisti. Latstovo si può raggiungere in traghetto (quasi cinque ore di traversata) o in catamarano (circa quattro ore) da Spalato.
Prezzi da 17 a 57 euro per persona.
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Il faro di Savudrija è il più antico dell'intero Adriatico. Risale al 1818 e si trova nella zona settentrionale della Croazia, proprio al confine con la Slovenia, distante meno di 60 km da Trieste.
Situata ad appena nove chilometri dalla famosa località di Umag, questa struttura di 36 metri d'altezza è abitata da un guardiano e mette a disposizione degli ospiti un appartamento per quattro persone. Diversamente dagli altri fari che abbiamo citato, non si trova in posizione particolarmente isolata e la spiaggia sottostante è frequentata anche dai bagnanti del vicino villaggio turistico.
Prezzi da 24 a 71 euro per persona.
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In Francia, come facilmente intuibile, i fari più spettacolari sono quelli che si trovano al nord: in particolare il faro di Fatouville-Grestain, nei pressi di Honfleur, cittadina portuale sulla foce della Senna, in Normandia, può ospitare le persone nelle cinque stanze adibite al pernottamento all'interno della casa dell'antico custode. Questa zona del Canale della Manica che si incontra con il fiume è dichiarata Réserve Naturelle de l'Estuaire de la Seine.
Prezzi a partire da 50 euro per notte.
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Più a sud-ovest, in Bretagna, il faro di Kerbel, a Riantec, nei pressi di Port-Louis, propone una vista spettacolare sull'Oceano Atlantico, la baia di Quiberon e sulla cittadina di Lorient dall'incredibile stanza circolare che ha le vetrate al posto dei muri.
Prezzi a partire da 400 euro per notte.
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Nel Regno Unito segnaliamo invece il Corsewall Lighthouse, elegante costruzione eretta nel 1815 e tutt'ora in funzione. Si trova nei pressi della cittadina di Stranraer, nel sud-ovest della Scozia, al termine di infiniti prati verdi su una costa frastagliata. La sua luce è ancora un importante segnale per le navi che si avvicinano alla bocca del Loch Ryan e, nell'hotel che ne è stato ricavato, trovano oggi posto sei stanze doppie e cinque suites.
Prezzi a partire da 80 sterline (circa 100 euro) per notte.
Per prenotazioni cliccate qui. Scopri gli altri fari, nella seconda pagina.

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Sempre in Gran Bretagna il West Usk Lighthouse si trova sul Canale di Bristol, tra Newport e la capitale Cardiff, in Galles. Anche la sua storia è piuttosto antica, poiché risale al 1821 ed è il primo faro progettato dall'architetto James Walker, specializzato nella realizzazione di questo particolare tipo di struttura, tanto che nella sua vita ne costruì in seguito altri ventuno.
Il faro può ospitare piccoli gruppi di persone fino ad un massimo di otto adulti e due bambini ed è disponibile anche come location dove celebrare il proprio matrimonio.
Gli interni particolarmente ricercati e la vasca idromassaggio sulla terrazza, ne fanno un piccolo rifugio per innamorati.
Prezzi a partire da 145 sterline (circa 185 euro) per notte.
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Quando pensiamo all'immagine solitaria di un faro e ad una sua aria vagamente malinconica, l'associazione con un paese come l'Irlanda può essere certamente appropriata.
Dove alloggiare in un faro in Irlanda ne avevamo già parlato, ma vogliamo segnalarvi anche il Blackhead Lighthouse, all'ingresso del Belfast Lough, nei pressi della cittadina di Whitehead, rappresenta al meglio questa idea.
Costruito nel 1901 nel nord-est del paese per agevolare l'ingresso delle navi commerciali, è oggi visitabile da quanti desiderano scoprire i segreti che si celano nella sua struttura. La casa del guardiano è attualmente disponibile per alloggiare un massimo di sette persone, per un minimo di tre notti durante la settimana (o due nel weekend) a partire da 105 sterline (134 euro) a notte.
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Ovviamente anche al di fuori dell'Europa l'idea di soggiornare per qualche notte in un faro ha preso piede e sono molti i luoghi dove è possibile trascorrere momenti di relax isolati dal resto del mondo, con lo sguardo rivolto al mare.
Negli Stati Uniti, ad esempio, da New York alla California, dall'Alaska al Massachussets passando per i grandi laghi – come nel caso del Michigan – sono innumerevoli i fari in grado di ospitare i turisti.


Il più famoso è certamente il Pigeon Point Lighthouse nella località di Pescadero, in California, ad un'ora di auto a sud di San Francisco. È in assoluto uno dei più alti del paese, e nella stanza della lampada, seppur chiusa al pubblico dal 2002, pare sia ancora presente l'originale lente Fresnel del primo ordine risalente al 1872.
Nelle case adiacenti al faro, un tempo destinate alla Guardia Costiera, trova oggi spazio un ostello dove è possibile dormire in camerata o affittare una stanza privata.
Prezzi a partire da 25 dollari (19 euro) per i membri di Hostelling International in dormitorio e a partire da 76 dollari (59 euro) a persona in una stanza tripla.
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I fortunati e coraggiosi viaggiatori che si spingono fino a Cordova, remota cittadina di duemila anime in Alaska, possono invece soggiornare presso l'Odiak Pharos Lighthouse.
Nonostante la località sia piuttosto difficile da raggiungere (non esistono infatti strade che conducano a Cordova) e l'unica possibilità sia viaggiare in traghetto o con un volo locale, l'idea di dormire in un posto tanto sperduto può essere già una buona spinta per non rinunciarvi. I gestori organizzano inoltre attività di pesca, birdwatching ed escursioni adatte a tutti, a condizione di non temere il freddo. Parte della struttura è aperta anche in inverno.
Prezzi a partire da 145 dollari (114 euro) per notte.
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Rimaniamo in Nord America, ma questa volta in Canada, segnaliamo un faro che si trova lungo il fiume San Lorenzo (Saint-Laurent). Siamo in Québec, sull'isola di Pot à l'Eau-de-Vie, nel mezzo di uno dei trenta fiumi più grandi al mondo dove è ancora presente la civiltà, ma già abbastanza selvaggio per potere scorgere, nel giusto periodo, anche le balene in transito per le sue acque che si mescolano con quelle dell'Oceano Atlantico.
Lo storico faro dell'isola fu realizzato nel 1862 e rimase in funzione per oltre un secolo prima di essere abbandonato nel 1964. Nel 1989 fu finalmente ristrutturato e trasformato in albergo, dove oggi si può soggiornare in una delle tre stanze disponibili e dal quale, inutile dirlo, si può ammirare un panorama straordinario immersi nella natura.
Chiuso durante il lungo inverno canadese e raggiungibile con un'imbarcazione dalla località di Rivière-du-Loup, sulla riva destra del San Lorenzo, è prenotabile a partire da 210 dollari canadesi (148 euro) a persona.
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Dall'estremo nord del mondo passiamo invece all'estremo sud, in Patagonia: il faro di Punta Delgada fu eretto nel 1905 e da allora è divenuto un punto di riferimento per le imbarcazioni che si spingevano fino ai freddi mari dell'Argentina centro-meridionale.
È qui, sulla Penisola di Valdés, che è sorto un hotel negli edifici adiacenti il faro. Questo è il punto di partenza ideale per tante escursioni nella natura incontaminata della Patagonia ed è sempre qui, sulle spiagge circostanti, che vive una fantastica colonia di elefanti marini. I prezzi vanno dai 90 ai 290 dollari amercani (70/220 euro) a seconda della stagione con colazione. Possibilità anche di soggiornare a mezza o pensione completa.
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Concludiamo il nostro giro del mondo in Australia, presso la Cape Otway Lightstation.
Siamo nello stato di Victoria, lungo la celebre Great Ocean Road, dove dal 1848 il faro di Cape Otway suggerisce alle navi di passaggio tra l'Australia continentale e la Tasmania la rotta da seguire per giungere al porto di Melbourne. L'antica casa del guardiano della Cape Otway Lightstation, il più antico faro esistente nel paese, è oggi in grado di ospitare gruppi ristretti di persone che vogliano trascorrere momenti di pace assoluta nel contesto affascinante del Great Otway National Park. La casa può essere affittata interamente o solo in parte per un massimo di 16 persone, mentre esiste anche una struttura adibita a bed & breakfast, ideale per viaggiatori singoli o per le coppie.
Prezzi da 255 a 450 dollari australiani per notte (177/310 euro).
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