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I traboules di Lione: i caratteristici passaggi pedonali coperti

A Lione, elegante città costruita alla confluenza dei fiumi Rodano e Saona, il patrimonio architettonico non è composto solo dai palazzi che si possono ammirare passeggiando per le sue strade, poiché buona parte di esso è formato dall'enorme quantità di edifici che si affacciano su cortili interni, spesso accessibili mediante misteriosi passaggi pedonali copertiquasi segreti – che consentono di attraversare un isolato passando da uno stabile a un altro, per poi riemergere sulla pubblica via mediante i comuni portoni d'ingresso degli stessi edifici.

Storia dei traboules


Questi passaggi tradizionali sono conosciuti a Lione con il nome di “traboules”; la loro concentrazione è decisamente maggiore nella zona vecchia della città, la Vieux-Lyon, e se ne contano oggi oltre cinquecento, anche se molti di questi non sono attualmente percorribili. La loro costruzione risale all'epoca rinascimentale, quando avevano una funzione urbanistica ben definita, ma il loro utilizzo ha segnato le tappe anche della storia locale, come nel caso della rivolta dei canuts (i tessitori della seta) nel XIX secolo) e soprattutto come passaggi strategici durante il periodo della Resistenza nella Seconda Guerra Mondiale.

La disputa sull'etimologia del nome traboule è aperta da oltre un secolo, da quando cioè venne utilizzata per la prima volta da un giornalista locale, ma ciò che è certo è che questi stretti passaggi pedonali siano ancora oggi uno dei tratti distintivi della città e una delle più affascinanti scoperte del turista che visita Lione.
Gli studiosi non sono ancora riusciti a stabilire con esattezza a quale periodo risalga la comparsa dei primi traboules; è vero che quelli visibili e percorribili attualmente – la scelta di lasciare aperti i portoni per il passaggio pedonale è a discrezione dei proprietari degli immobili – sono tutti di epoca rinascimentale, ma è molto probabile che già in tempi assai più remoti essi fossero stati ideati e realizzati dagli abitanti di Lugdunum, l'antica città romana da cui è poi sorta la moderna Lione.

In alcuni casi i traboules potrebbero essere stati un accesso all'appartamento al piano terra di case signorili, distinguendo così un'entrata nobile ed una cosiddetta “di servizio” per ogni traboule.
La maggior parte di essi è localizzabile nelle zone di Vieux-Lyon e di Croix-Rousse, che i canuts percorrevano con le proprie merci da/per il mercato; il quartiere di Croix-Rousse, in particolare, è stato il cuore del commercio della seta del XIX secolo. Basti pensare che nel 1830 qui esistevano almeno 25.000 telai da seta, ma quando al principio della Rivoluzione Industriale i mercanti iniziarono a sfruttare i tessitori artigianali con miseri salari e concedendogli ben pochi diritti, gli operai – costretti a combattere con la concorrenza delle nuove macchine – insorsero e si sollevarono ripetutamente contro gli sfruttatori venendo repressi duramente nel sangue, lasciando tuttavia un'impronta indelebile nella storia grazie alla loro tenacia. Della tradizione del mondo dei tessuti di Lione racconta approfonditamente le vicende il Museo dei Tessuti (Musée des Tissus) in rue de la Charité, 34.

Visitare i traboules di Lione


I traboules accessibili al pubblico sono contrassegnati con un piccolo simbolo identificativo, mentre molti altri passaggi privati sono purtroppo chiusi a chiave. Nel 1990 il Dipartimento di Urbanistica di Lione ha iniziato un programma di restauro per favorire l'accesso del pubblico a questi passaggi storici.

La zona della Vieux-Lyon, tra Saint Paul e Saint Georges, si trova sulla riva della Saona (Saône) tra strade ciottolate, vicoli, chiese e passaggi nascosti; tra questi si trovano alcuni dei traboules più famosi, come il più lungo della città, ovvero quello che corre tra Rue St.Jean n° 54 e Rue du Boeuf n°27, o quello che collega Place Colbert n°9 a Montée Saint-Sébastien n°14 bis, dove si può ammirare la storica scala esterna di sei piani.
È possibile effettuare visite guidate alla scoperta dei principali punti d'interesse di Lione e dei traboules (molti dei quali sarebbero altrimenti difficili da trovare) con guide esperte che raccontano storie e aneddoti del quartiere Vieux-Lyon – dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO – scegliendo tra alcuni percorsi cittadini che si snodano tra le vie del centro ed i passaggi nascosti.
Le visite possono essere effettuate da soli o in comitiva prenotando il proprio appuntamento.

Maggiori informazioni presso l'Ufficio Turistico in Place Bellecour, tel: +33 (0)4 72 77 69 69 o sul sito ufficiale del Turismo di Lione.
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