Cava d'Ispica, il parco archeologico siciliano

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Condividi Samuele Pasquino

Un morbido intermezzo nel percorso che unisce le città di Modica e Ispica è costituito da una vallata la cui estensione raggiunge i 13 km, una lunga lingua di vegetazione sulla quale s’imprimono meravigliosi i colori sgargianti della macchia mediterranea. Cava d’Ispica è annoverata fra i sommi spettacoli naturalistici della Sicilia, denominata “curiosità archeologica” dall’eminente studioso della materia Biagio Pace, da sempre interessato ad approfondire l’analisi di uno dei maggiori insediamenti rupestri presenti sull’isola, coacervo mirabolante di escavazioni rocciose tutte concentrate in una suggestiva gola prossima al mare e raccoglitrice di necropoli preistoriche, grotte, eremi monastici e persino catacombe cristiane.

Itinerario nel canyon: l'area archeologica e le chiese

Una volta imboccato il sentiero che s’addentra nel fitto sottobosco storico-culturale del sito, ecco svelarsi un insieme articolato e bellissimo di scorci paesaggistici da vedere e chiaramente visitare, a cominciare dalla selva spontanea che cresce nell’area del Pernamazzone interessando il Parco Forza. Proprio all’ingresso della cava s’innalza strategicamente il Fortilitium, residuo di fortificazione che ben esplica un pezzo di storia dove la presenza umana viene testimoniata in relazione ad attacchi e invasioni. Da qui ci si sposta laddove prende posto la Chiesa di Santa Maria della Cava, rupestre luogo di culto frequentato prevalentemente nel ‘300, ricca di pitture arcaiche. Per ammirare l’antica “architettura” evinta dalla roccia bisogna portarsi a ridosso del magnifico complesso abitativo formato da ben cinque livelli sviluppati secondo il concetto dell’orizzontalità. Sembra che la loro origine sia acrivibile all’età medievale: gli ambienti sono palesemente organizzati, dotati di corridoi, camere, botole e pedarole.

Percorrendo un continuum di curve rappresentato dalla strada comunemente chiamata “Barriera”, prosegue il viaggio nel pittoresco animo selvaggio della cava, che conserva ora i ruderi di quella che doveva essere un’elegante struttura di potere, il Palazzo Marchionale che funse da residenza dei Signori di Spaccaforno, l’attuale Ispica. Indagando le tombe, ce n’è una che cattura sensibilmente l’attenzione suscitando elevata curiosità: è la Tomba del Principe che si trova in località Baravitalla, una zona in grado di segnalare i primi insediamenti umani in loco durante la prima età del bronzo. La Chiesa della Santissima Annunziata si presenta di concezione semirupestre, edificata in due fasi che segnano altrettante titolarità, la prima a San Pietro, la seconda (definitiva) alla Santissima Annunziata. Un’evidente attrattiva è sicuramente Cento Scale, un tunnel scavato nella roccia che serviva all’approvvigionamento idrico del fondovalle, dotato di ben 280 gradini.

Altro complesso rupestre, le Grotte Cadute riportano abitazioni collocate su più livelli. Diversa risulta essere la Grotta della Signora, un anfratto che si fa notare per delle strane conformazioni di cupoliforme andamento impresse sul soffitto, segnato ovunque da graffiti e disegni eseguiti presumibilmente a carboncino. Nel periodo ellenistico era in uso una spaziosa sala ove si tenevano le assemblee, durante le quali i dibattenti sedevano su sedili perimetrali ricavati dalla roccia. Ecco, questa sala si è affermata come Gymnasium. Lo spettacolo più sensazionale lo offre obiettivamente la Larderia, risalente al IV secolo d.C., sistema di tre gallerie di cui la centrale assiepa monumentali sepolture a baldacchino.

Rimane da vedere, in ultima analisi, la Chiesa di San Nicola, ricavato rupestre ove impera un’unica aula rettangolare absidata. Su parte delle pareti compaiono i resti di cinque pannelli devozionali, e fra questi si distingue chiaramente una Vergine col Bambino.

Informazioni, date, orari e visite guidate alla cava

Dove: Cava d’Ispica – Modica (Ragusa)
Orari di apertura: tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Costo del biglietto: il canyon è percorribile grtuitamente, a piedi. La visita dell'aerea archeologica è a pagamento: intero € 4.00, ridotto € 2.00 per ragazzi da 18 a 25 anni di età, gratuito under 18 anni e per tutti la prima domenica di ogni mese
Ulteriori informazioni: contattare l’Associazione Cava d’Ispica al tel. 0932/952608 o all’indirizzo mail segreteria@cavadispica.org

Le visite guidate sono fornite unicamente da agenzie esterne, informarsi in loco o stramite ricerca web.

Come arrivare a Cava d'Ispica

Da Ispica s’imbocca in auto la SS 115 e si prosegue in direzione di Modica fino a incontrare la segnaletica “Cava d’Ispica”; in treno si arriva alla stazione di Ispica posta sulla linea ferroviaria Siracusa – Gela – Canicattì; dalla cittadina sono previsti collegamenti autobus alla Cava; l’aeroporto più vicino è quello di Comiso.
 

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