Lo Stabilimento termale delle Terme di Tartavalle

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Condividi Alessandro Benedetti

Le Terme di Tartavalle sono uno degli stabilimenti termali presenti in provincia di Lecco, nella cornice della Valsassina, ed in particolare si trovano presso l’omonima località nel comune montano di Taceno. Si tratta di un piccolo centro termale, considerato “minore” fra le terme della Lombardia come il vicino stabilimento di Bagni di Masino, e tuttavia dopo quasi duecento anni di apprezzato utilizzo per le cure idropiniche contro i calcoli, le malattie all’apparato digerente, urinario e alle vie biliari, lo stabilimento ha raccolto la fiorente tradizione alpina dell’imbottigliamento dell’acqua minerale di montagna, presente anche a Bracca e a San Pellegrino, per produrre non solo acqua imbottigliata destinata all’uso quotidiano, ma anche birre artigianali e liquori realizzati con la medesima acqua benefica.

Collocato a pochi km dalla sponda orientale del Lago di Como, lo stabilimento dista circa una ventina di km dal capoluogo Lecco.

Storia dello stabilimento termale

L’acqua minerale naturale di Tartavalle viene scoperta nel 1839 da Antonio Fondra di Taceno, allorchè il prezioso fluido medicamentoso iniziò a sgorgare spontaneamente sui terreni di proprietà dei suoi fratelli Clementi e Tranquillino. Le acque sorgive vennero analizzate la prima volta nel 1847 da padre Ottavio Ferrerio, illustre studioso e chimico della farmacia Fatebenefratelli di Milano, che la classificò come salina, magnesiaca e ferruginosa. Grazie alla ricognizione delle sue caratteristiche chimico-fisiche e delle sue proprietà terapeutiche, inizia a diffondersi la fama dell’acqua di Tartavalle , cosicchè l'ingegnere Giuseppe Arrigoni già dal 1848 pubblica una monografia sulle acque minerali di Taceno, mentre il dottor Bettinetti e i dottori Antongini e Maroni pubblicano documenti a carattere medico che informano circa l’efficacia curativa dell’acqua termale “nelle flogosi lenti e croniche degli organi gastro-epatici, nelle affezioni degli organi orinari, nelle anemie, nei disturbi di stomaco, e nelle diverse forme in cui i principi infiammatori possono essere risolti".

Nel 1851, ancora padre Ottavio Ferrerio informa, scrivendo sulla Gazzetta Medica Italiana, che presso Bellano, villaggio posto sulla sponda orientale del Lago di Como era stata da poco scoperta una fonte di acque minerale acidula, salina e ferruginosa che scaturiva “alla distanza di circa ottanta passi dalla sponda sinistra del fiume Piovema, altezza di circa metri 76 al di sopra del Lario e si sale ad essa per la strada provinciale che conduce nella Valsassina varcando sul ponte di San Rocco l'orrido che trae l'ammirazione dei viaggiatori e dopo Bonzeno prendendo un delizioso sentiero campestre fra vigneti e macchie”.

A seguito della prestigiosa analisi chimica effettuata nel 1901 dal prof. Bertoni, che segna la consacrazione definitiva dell’acqua di Tartavalle nel panorama curativo termale italiano, viene realizzato nel 1905 un picolo fabbricato appositamente dedicato ad ospitare le tre fontane da cui sgorgava l’acqua della sorgente Antica Fonte, mentre nel 1907 la località poteva contare su 10 tinozze in cemento per i bagni termali e 5 docce. Nel 1929 infine vengono completate le prime strutture ricettive ideate per ospitare i degenti, che saranno poi ampliate nel 1966. Dopo un periodo di chiusura degli impianti a cavallo del nuovo Millennio, viene costituita il 24 maggio la società Terme di Tartavalle che rilancia l’attività termale e porta alla riapertura dello stabilimento nel 2009.

Acque e trattamenti termali

Presso le Terme di Tartavalle sgorgano due differenti tipi di acqua minerale naturale salutifera: l’acqua Antica Fonte, la prima ad essere scoperta ed impiegata a scopo terapeutico, e l’acqua della fonte Sorgente-Grotto.

Esse sono classificate l’una, come solfato, bicarbonato, alcalino-terrosa, e dunque indicata a livello terapeutico per la cura di patologie epatiche, delle vie biliari e contro l’anemia grazie alla sua concentrazione di ferro in sospensione; l’altra è classificata invece come bicarbonato alcalino terrosa, e viene somministrata nella cura delle malattie renali e delle vie urinarie.

Per la notevole concentrazione di minerali quali ferro, arsenico e manganese, viene attualmente considerata l’acqua in assoluto più alcalina d’Italia, e viene da sempre utilizzata come bibita termale nell’ambito delle cure idropiniche, che possono essere seguite presso le fonti termali e rinforzate poi nel quotidiano grazie all’acqua termale imbottigliata.

Informazioni utili per visitare le Terme

Nota: a settembre 2017 le terme risultano chiuse. Non si sa per quanto si prolungherà la situazione di inattività.
Indirizzo, telefono, sito ufficiale
Via alle Terme, 6, 23837 Taceno LC

tel. 0341 880163
www.anticafonteditartavalle.it


Come arrivare
In auto o con altro mezzo proprio si esce dall’Autostrada A4 al casello di Desenzano o Brescia Est, a seconda della direzione di provenienza, dirigendosi a nord verso Salò, da cui poi si devia sulla Provinciale 57 per 3/4 km fino davanti allo stabilimento. Coi mezzi pubblici non c’è in verità molta scelta: bisogna prendere il bus locale a Brescia, presso la stazione FS, usando prima la linea S202 fino a Gavardo, dove si cambia e si prende il bus della linea LN002 fino a Vallio, per un tragitto che complessivamente richiede circa un pò più di un’ora.

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