A Potsdam sulle tracce della Guerra fredda

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Condividi Lorenzo Lovato

23/06/2009

Il ventennale della caduta del Muro di Berlino che si celebra quest’anno ha risvegliato l’interesse per la storia del dopoguerra e per i segreti della ex DDR. Come si viveva ai tempi della Guerra fredda? Le risposte sono molte e vengono, per esempio, da visite guidate come quelle organizzate dall’ufficio turistico di Potsdam.

La passeggiata dedicata all’anniversario dura 2 ore e mezzo e parte dal famoso ponte di Glienicke, quello dove Est e Ovest si scambiavano le spie in tutta segretezza. Il ponte è un simbolo della divisione della Germania sancita nell’estate del 1945 dalla Conferenza di Potsdam. In origine le potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale dovevano riunirsi a Berlino, ma venne scelta la vicina Potsdam perché la capitale era troppo danneggiata dai bombardamenti.

Dopo la visita del Castello Cecilienhof, teatro dello storico summit, il tour attraversa la colonia di ville di Babelsberg lungo l’ex frontiera tra le due Germanie e approda nella "città proibita", quella dove il KGB aveva la sua centrale tedesca; l’annessa prigione verrà presto riaperta come museo. Una seconda passeggiata guidata è interamente dedicata alle ville di Babelsberg, in parte costruite da architetti famosi come Hermann Muthesius e Ludwig Mies van der Rohe. Oltre alle splendide case degli attori impegnati nella vicina cittadella del cinema, ancor oggi una delle principali attrazioni di Potsdam, il quartiere racchiude la villa di Stalin e le residenze dove Truman e Churchill vissero nei giorni della conferenza.

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