Nel Cilento con le moto Suzuki: da Palinuro a Bellosguardo

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Condividi Samuele Pasquino

03/06/2017

In viaggio con Suzuki, giorno 2: alla scoperta del Cilento! il Bonzo Team si addentra nel cuore del Cilento campestre.

E’ il 4 maggio 2017 e Alessio, Edoardo e Massimo ripartono alla volta del verdeggiante, panoramico Vallo di Diano. Tocca a Edoardo svelare emozioni e sensazioni susseguitesi sulla V-Strom 650 e 1000 e sulla GSX-S1000F.

Diario di Edoardo
Palinuro ci desta con la luce e il calore di un bel sole, mentre il mare riverbera la nostra voglia di affrontare una giornata che si prospetta ideale. Il Faro sul promontorio di Palinuro è uno spettacolo che ci culla dopo aver fatto colazione.

Siamo nuovamente in moto e le nostre camera-bike documentano il viaggio lungo la costiera SR562, in cerca della curva perfetta così come il surfista in cerca della sua onda. Nessun particolare sussulto fino al bivio di Marina di Camerota, poi lo scenario si fa montano e arrivano finalmente le curve che ci deviano portandoci al borgo medievale di Mercato San Severino sui dirupi della Gola del Diavolo.

Ripresa la strada, una varietà di curve e rettilinei ci avvicinano a Scario, poi a Policastro Bussentino e di lì fino a Sapri, il paese principe del Golfo di Policastro, su cui trionfa la celebre torre astronomica, conosciuta come La Specola. Dispensiamo scatti fotografici e selfie a vista mare e a pochi chilometri dalla Basilicata anelando Maratea.

Il trait d’union fra Campania e Basilicata ci colpisce positivamente. La GSX-S1000F convince tutti, è precisa, affilata come una lama, sgusciante fra le curve in virtù anche dei Dunlop Sportmax equipaggiati sulla moto. Sia la V-Strom 650 (Max) che la 1000 (Alessio) confermano la propria universalità e polivalenza, ingrani la 3a, apri e chiudi il gas come più ti piace, insomma una favola!

Riprendiamo fiato a Sapri, salutiamo la Costa del Cilento per intraprendere il nostro “viaggio nel viaggio” nel grembo amorevole del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, qualcosa di estremamente affascinante.

In prossimità di Policastro Bussentino imbocchiamo la SS18 verso Torre Orsaia-Alfano: 20 km di adrenalina che ci hanno indotto a spingere tanto, forse troppo, ma siamo gasati e il divertimento è alle stelle. Solo a Rofrano ci accorgiamo che è quasi ora di pranzo. A Montano Antilia, presso il ristorante Ante Elios gustiamo una piacevolissima summa di antipasti locali e la pasta fatta in casa è speciale. Consigliato!

Ore 15.30: la strada ci chiama con le sue curve, tornanti, allunghi e di nuovo curve strette che si susseguono senza posa. A Vallo della Lucania intraprendiamo la SR488 ed è tutta curve (come una bella donna) fino al paese di Felitto, preludio alle cinque Gole del Calore, ovvero incisioni scavate nella roccia dalle acque del fiume Calore Lucano.

Parcheggiamo le moto nell’area predisposta, e sono le gambe a condurci al suggestivo ponte di ferro, veramente da cartolina! Becchiamo tavoli da pic-nic nell’area attrezzata, un’occasione per riposarci e giocare un po’ a carte.

Ore 18.30, ultimi 30 km della giornata. Arriviamo dopo mezz’ora all’Agriturismo Villa Vea nel paese di Bellosguardo dopo una pletora di curve veloci e tratti più tortuosi letteralmente divorati dalle nostre Suzuki, specialmente dalla GSX-S1000F, una valchiria feroce! L’agriturismo s’attornia di ulivi e viti, un posto davvero bello che ha perfino la piscina. La cena è favolosa, la serata incantevole, ergo non ci resta che andare a dormire, sognando nuovi entusiasmanti percorsi che oggi proprio non sono mancati.

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