Jalta (Yalta) è delle città più grandi e popolose della Repubblica autonoma di Crimea, protesa all’estremità meridionale dell’Ucraina sulle acque del Mar Nero. Nell’area metropolitana risiedono più di 130.000 persone, ma soprattutto d’estate i turisti fanno crescere sensibilmente il numero di persone che vivono il centro, considerato una località di villeggiatura tra le migliori del paese. Ad attirare visitatori non solo dall’Ucraina sono le tante spiagge disseminate nei dintorni e la sfrenata vita notturna, animata dalla presenza delle bellissime ragazze locali. A Jalta, inoltre, ha sede l’Università Crimeana delle Scienze Umane, un ateneo i discreta importanza frequentato da quasi 5.000 studenti.
Le dimensioni e il prestigio di Jalta crebbero considerevolmente verso la fine del XVIII secolo, quando l’intera Crimea passò dall’Impero ottomano a quello russo. In questo periodo la città avviò una fase di profondo cambiamento che, in breve tempo, l’avrebbe proiettata alla ribalta nazionale come una delle località balneari più eleganti del Mar Nero. A sancirne la definitiva consacrazione fu la decisione dello zar Alessandro II di stabilire qui la propria residenza estiva. Tuttavia, l’avvenimento storico più importante che abbia mai interessato la città è datato 4-11 febbraio 1945: la settimana della Conferenza di Jalta, il più celebre degli incontri tra Stalin, Roosevelt e Churchill, durante il quale si gettarono le basi della politica europea del secondo dopoguerra. Forse non tutti ricordano che Jalta fu anche teatro della morte del leader del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti, deceduto in città il 21 agosto 1964.
Passeggiando per il centro e i suoi dintorni si incontrano tante belle attrattive di carattere architettonico. Su tutte spicca il Castello Nido di Rondine, costruito in stile neogotico all’inizio del XX secolo su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare vicino a Gaspra. Il maniero, progettato dal sovietico Leonid Sherwood, è una delle attrattive turistiche più apprezzate di tutta la Crimea e rappresenta una spettacolare commistione tra natura e architettura. Le sue dimensioni sono ridotte, essendo lungo 20 metri e largo appena 10, ma entrandovi, la cura degli interni, decorati da stucchi e pannelli di legno, non potrà che lasciarvi a bocca aperta. Sopravvissuto a uno spaventoso terremoto nel 1927 e in generale a decenni di incuria, il castello è stato restaurato verso la fine degli anni ’60 ed oggi si presenta in discrete condizioni, sebbene urgano alcuni lavori di ammodernamento.
Più o meno coeva al castello è la Cattedrale Alexander Nevsky, ultimata nel 1902 su progetto dell’architetto russo Krasnov, lo stesso che disegnò il Livadia Palace sempre in Crimea. In centro si trovano tanti altri luoghi di culto sia cattolici che ortodossi, ma non mancano anche le case e i palazzi residenziali. Tra questi ricordiamo il Palazzo di Bukhara Emir, la casa-museo della scrittrice Lesya Ukrainka, la cosiddetta casa con le Cariatidi appartenuta al compositore A. Spendiarov e soprattutto la White Dacia, la casa costruita da Anton Chekhov a cavallo tra XIX e XX secolo che attualmente ospita un museo dedicato all’eclettico scrittore russo.
Una delle zone più animate di Jalta è quella di Naberezhnaya, ovvero il lungomare; la sua recente ristrutturazione, ultimata nel 2004, ha reso il quartiere una zona molto graziosa, ricca di negozi e ristoranti, valorizzata dai begli scorci di cui si gode guardando il mare. Due attrattive interessanti dell’area metropolitana sono lo zoo di Jalta e l’acquario, dove vivono diversi esemplari di delfini che faranno impazzire soprattutto i più piccoli. Un po’ più distanti è il Nikitsky Botanical Garden, un giardino botanico istituito nell’Ottocento che ospita decine di migliaia di specie vegetali russe e non.
Spesso il Mar Nero viene tacciato di essere un mare poco adatto alla balneazione e inquinato. A confutare questa tesi ci ha pensato nel maggio del 2010 la Foundation for Environmental Education (Fondazione per l’Educazione Ambientale), che ha conferito a due spiagge di Jalta il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu, simbolo di gestione sostenibile del territorio, nonché di qualità ambientale. Non a caso Jalta e i suoi dintorni vantano tante belle spiagge, prevalentemente sabbiose o coperte di ciottoli, che non sono inferiori a quelle di altre località europee meglio descritte dalla critica.
Nonostante si trovi in Ucraina, Jalta presenta un clima per certi versi mediterraneo. La presenza del Mar Nero mitiga sensibilmente gli inverni, durante i quali è molto raro registrare temperature minime inferiori allo zero, mentre d’estate le massime si attestano intorno ai 30 gradi per tutto luglio e agosto. A differenza dell’entroterra, Jalta e la costa della Crimea sono bagnate da precipitazioni piuttosto frequenti, per un totale medio annuo superiore a 650 mm di pioggia. L’inverno è la stagione più piovosa, senza contare le brevi e sporadiche nevicate che si verificano generalmente tra gennaio e febbraio.
L’aeroporto più vicino è il Sevastopol International Airport, anche noto come Belbek Airport, uno scalo di dimensioni ridotte situato 52 chilometri a nord-ovest di Jalta che offre buoni collegamenti con Kiev e Mosca. Ben più importante è il Simferopol International Airport, distante poco più di 60 chilometri e servito da numerose compagnie aeree internazionali. Una volta atterrati, per giungere a destinazione si può fare affidamento sui mezzi pubblici messi a disposizione dalla Krymtrolleybus, la compagnia che gestisce i filobus urbani e interurbani con Simferopoli.