Malgrado sia meno affascinante delle cittadine sassoni situate più a sud, Cluj-Napoca è una tra le destinazioni più apprezzate di tutta la Romania, soprattutto grazie alla sua vitalità garantita da una nutrita popolazione di giovani universitari. A prescindere dalle decine di vaste e rumorose discoteche, Cluj-Napoca è costantemente animata da spettacoli, concerti, esibizioni che testimoniano la voglia di vivere degli abitanti, per troppo tempo oppressi dalla dittatura. La città, inoltre, rappresenta un buon punto di partenza per intraprendere escursioni verso i Monti Apuseni e raggiungere la remota regione del Maramureş.
Attraversata dal corso del fiume Someşul, Cluj-Napoca è storicamente un importante snodo dei trasporti. Malgrado l’occupazione romana, la sua prima menzione in un documento ufficiale risale al 1167, quando il centro era chiamato “Castrum Clus” ovvero “piccola località fortificata”.
L’aggiunta al nome Cluj dell’appellativo Napoca è successiva e fa riferimento proprio alle origini romano-daciche dell’insediamento che, al tempo dell’imperatore Adriano, nel II secolo d.C., portava questo nome. Dal 1791 al 1848 e dopo l’unificazione con l’Ungheria del 1867 Cluj-Napoca fu capoluogo della Transilvania, mentre oggi il centro riveste esclusivamente il ruolo di capitale dell’omonimo distretto.
Tanto per cominciare conviene raggiungere la centralissima Piața Unirii e da lì pianificare il proprio itinerario di visita alla città. Sulla piazza si affaccia la trecentesca facciata della Chiesa di San Michele, la cui torre neogotica del 1859 rappresenta uno dei simboli di Cluj. Sul lato meridionale della basilica si erge l’imponente statua equestre di Mattia Corvino, celeberrimo re ungherese figlio di Iancu de Hunedoara, mentre all’estremità orientale della piazza si trova il Museo d’Arte Nazionale, allestito all’interno del baroccheggiante Palazzo Banffy. A comporre il museo sono una ventina di sale che ospitano un gran numero di dipinti, la maggior parte dei quali risalenti al XX secolo, e di oggetti in genere.
Focalizzandosi sui musei, sempre in pieno centro ci sono altri due esposizioni meno conosciute ma ugualmente affascinanti: il Museo Farmaceutico e il Museo Etnografico. Il primo è di piccole dimensioni e consta di appena tre sale appartenenti alla prima farmacia aperta in città nel lontano 1573; il percorso di visita si articola attraverso incredibili collezioni di simboli alchemici, polveri medicamentose e bottiglie colorate del Settecento contenenti sostanze afrodisiache, anche se la parte più suggestiva è rappresentata dai laboratori medievali allestiti nelle cantine del palazzo.
Di tutt’altro genere è il poco distante Museo Etnografico, un museo restaurato di recente che ospita un’esposizione molto ben strutturata di armi, manufatti, oggetti domestici e strumenti di lavoro corredati da dettagliate didascalie anche in inglese.
L’altra grande piazza del centro di Cluj è Piața Muzeului, intorno alla quale si concentrano alcune attrattive interessanti. Anzitutto l’antica Biserica Franciscanilor, la chiesa francescana del XV secolo abbellita da splendide decorazioni, mentre a breve distanza spicca il Museo Nazionale di Storia della Transilvania, presso il quale ammirare suggestive testimonianze del passato della regione tra cui reperti di epoca romana e resti provenienti da tombe medievali.
Uscendo dal museo tanto vale attraversare Str Gheorghe Barițiu e raggiungere il Teatro e Opera di Stato Ungherese, uno dei due ancora attivi nell’intera Romania. Dopo aver osservato il teatro, superando il ponte pedonale a ovest del complesso o il ponte di Str Regele Ferdinand è possibile salire sulla Collina della Cittadella, da cui si gode di un incantevole panorama sulla parte settentrionale della città.
A sud di Piața Unirii si trova la prestigiosa Università Babeş-Bolyai, fondata nel 1872 ed oggi frequentata da oltre quarantamila studenti. Un paio di isolati più a est, lungo Str Mihail Kogălniceanu, sorge la Chiesa riformata ungherese, commissionata dal re d’Ungheria Mattia Corvino nel 1486 e fronteggiata da una statua di San Giorgio che uccide il drago.
Spingendosi ancora più a est si raggiunge Piața Stefan cel Mare, affiancata dai resti della cittadella originaria; da vedere anche la piccola Piața Baba Novac e la sua omonima statua situata esattamente di fronte al Bastion Croitorilor (Bastione dei Sarti). Quest’ultimo è la sola testimonianza sopravvissuta dell’antica città fortificata e, pur non essendo accessibile all’interno, regala scorci affascinanti.
Non lontano da qui si estende il quartiere universitario di Cluj, il baricentro del divertimento e della vita notturna locale. Ad individuarlo è il triangolo composto dalle strade Calea Moților, Str Mărginaşă e Str Pasteur, all’interno delle quali si concentrano bar, pub, locali all’aperto e fast food sempre pieni di gente. Tra i luoghi più in voga tra i giovani segnaliamo Beraria Ursus, il pub BCJ (Biblioteca Cetrala Janis) ed il My Way Club per chi vuole avere un ambiente più raffinato ma anche più costoso.
In questa zona sono da vedere anche un paio di attrattive interessanti, ovviamente connesse all’università. La prima è il Museo di Zoologia della Facoltà di Biologia e Geologia, un antiquato laboratorio istituito nell’Ottocento dallo scienziato Emil Racoviță, la seconda i Giardini Botanici Alexandru Borza, estesi su una superficie di 15 ettari con tanto di un roseto punteggiato da oltre 600 varietà di rose.
Il clima di Cluj-Napoca è prettamente continentale, con una temperatura media annua pari a 8°C frutto di valori che oscillano tra -3°C in gennaio e 19°C in luglio. L’inverno è generalmente lungo, rigido e nevoso, con la primavera che tende ad arrivare non prima dell’inizio di aprile, mentre d’estate, tra luglio e agosto, si superano i 30°C nei pomeriggi più caldi. Le precipitazioni non sono molto abbondanti e difficilmente superano i 700 mm di pioggia all’anno; statisticamente, il mese più piovoso è giugno (100 mm) e quello più asciutto febbraio (25 mm).
L’Aeroporto di Cluj Napoca-Avram Iancu si trova una decina di chilometri a est del centro ed è servito da un paio di compagnie aeree nazionali (Carpatair e TAROM) e altrettante internazionali tra cui la Wizz Air. In città ci sono due stazioni ferroviarie: Cluj centrale, da cui partono ogni giorno treni per Bucarest (440 km, 9 ore), Braşov (5 ore), Timişoara (7 ore) e Budapest (5 ore); e la piccola Găra Mică, appena 100 metri a est della centrale, servita solo ed esclusivamente da brevi convogli locali. Altrettanto capillari sono i trasporti sui bus a lunga percorrenza, mentre per spostarsi in centro si può scegliere tra tram, filobus e autobus.