Nel cuore della XII Regione del Cile, a poco più di 100 km a nord della città di Puerto Natales, si trova il Parque Nacional Torres del Paine, uno dei più spettacolari e visitati parchi nazionali cileni. Il territorio appartenente oggi al Parco era abitato, nell'antichità, da alcune popolazioni indigene conosciute con il nome mapuche di Tehuelches.
Il primo esploratore bianco che si spinse fin quaggiù fu Santiago Zamora nel 1870, seguito negli anni successivi da numerosi altri avventurieri interessati a conoscere meglio la regione; proprio in quegli anni si registra anche la prima spedizione turistica europea, organizzata da un gruppo di inglesi, curiosi di vedere con i propri occhi le Torres del Paine. Ad inizio Novecento l'intera area vide la nascita di fattorie ed aziende agricole dedite principalmente all'allevamento di bovini ed ovini, che causarono notevoli danni all'ecosistema; i sistematici incendi per “pulire” il terreno ed utilizzarlo per gli animali ebbero tuttavia l'effetto di produrre nella comunità una maggior coscienza ecologica, dalla quale scaturì l'idea di preservare il territorio mediante la creazione del Parco Nazionale.
E' nel 1959 che si fonda ufficialmente il Parque Nacional de Turismo Lago Grey il quale, due anni più tardi e con l'aggiunta di oltre ventimila ettari di terra, si trasforma in Parque Nacional de Turismo Torres del Paine. Negli anni successivi vengono incorporati al Parco altri ettari di territorio fino a quando, nel 1978, gli oltre 181000 ettari di superficie totale (oggi sono diventati quasi 250000) sono riconosciuti dall'UNESCO come Riserva della Biosfera.
Il Parco è dominato dal Massiccio del Paine, formazione relativamente giovane rispetto alla cordigliera andina, con i suoi “appena” dodici milioni di anni contro i sessanta della catena più famosa del Sud America, ed è composto da rocce sedimentarie e granitiche che culminano nella vetta del Paine Grande ad un'altitudine di 3050 metri s.l.m. La particolare sagoma del Paine Grande, così come quella ancor più caratteristica dei Cuernos del Paine, è dovuta all'azione congiunta dell'innalzamento del massiccio e dell'azione erosiva delle glaciazioni.
All'interno del territorio non vi sono solamente montagne: ai boschi e alle pianure si affiancano infatti anche alcuni laghi, il più noto dei quali è il Lago Grey, raggiungibile in auto con un percorso di 18 km dalla sede amministrativa del Parco e concludendo il tragitto a piedi attraversando il ponte sul Río Pingo. Il lago nasce dal ghiacciaio Grey, il quale occupa uno spazio che va dalla riva dello specchio d'acqua al Campo de Hielo Patagónico Sur; oltre alle canoniche passeggiate sulle sue rive, è possibile effettuare escursioni in barca, discendendo anche sul fiume Grey per scoprire il Cañadón del Eco. Oltre al Lago Grey, gli altri grandi bacini idrici presenti nel Parco sono la Laguna Azul e la Laguna Amarga, raggiungibili mediante sentieri percorribili a piedi.
La flora e la fauna del Parque Nacional Torres del Paine sono estremamente ricche e variegate: dalla tundra della pianura ai boschi dei rilievi, si possono scoprire paesaggi e habitat davvero unici. Per godere di tali spettacoli, è possibile anche salire ad uno dei miradores (in italiano: belvedere) situati in punti strategici del Parco: il Salto Grande, il mirador Los Cuernos, il Sierra del Toro o il Condor possono essere raggiunti con camminate non particolarmente impegnative attraverso sentieri immersi nella natura e consentono di avere visioni d'insieme di un territorio incontaminato.
Non mancano nemmeno gli incontri fortuiti con le oltre cento specie animali che popolano l'area: tra queste, nel cielo è possibile scorgere il volo dei condor o delle aquile, mentre nei pressi degli specchi d'acqua non è raro vedere i cigni dal collo nero o i fenicotteri. Ancora più emozionanti possono essere gli incontri a terra con il puma, la volpe e il lama, detto guanaco, o la moffetta delle Ande.
Le attività praticabili all'interno del Parco sono numerose e vanno dal trekking alle camminate sul ghiaccio, dalla navigazione e la pesca, alle cavalcate ed il birdwatching; all'ingresso nel territorio sono inoltre fornite informazioni basilari sulla sicurezza, le regole, le infrastrutture ed i luoghi dove è possibile accamparsi. A quanti decidessero di ricorrere a tour organizzati, si ricorda che molte escursioni al Parco sono organizzate da agenzie nella città di Puerto Natales.
I limiti del Parco segnano inoltre il confine tra Cile ed Argentina, nel cuore della Patagonia: non distante da qui si trova anche El Calafate, in terra argentina, porta d'accesso al Parque Nacional Los Glaciares,
Il Parque Nacional Torres del Paine è aperto tutto l'anno, ma la stagione migliore per visitarlo è quella che va da ottobre ad aprile, ovvero durante la primavera e l'estate locali. In questo periodo è meno frequente il rischio di trovare la pioggia e le giornate, generalmente soleggiate, raggiungono picchi di 17 ore di luce.
La capitale Santiago de Cile si trova 3000 km più a nord, ma per raggiungere il Parco via terra dalla più vicina Puerto Natales (dotata di aeroporto), si può percorrere la Ruta 9 in direzione nord fino alle portinerie Sarmiento e Laguna Amarga, mentre in alternativa la strada Y 290 collega la cittadina all'ingresso degli uffici dell'amministrazione del Parque. Nei mesi di alta stagione partono quotidianamente autobus da Puerto Natales fino all'ingresso della struttura; esiste inoltre la possibilità di effettuare l'intero tragitto via acqua navigando sul Río Serrano.
PARQUE NACIONAL TORRES DEL PAINE
ingresso in alta stagione:
stranieri: 38 dollari
cileni: 10,50 dollari
ingresso in bassa stagione:
stranieri: 10,50 dollari
cileni:6 dollari
www.parquetorresdelpaine.cl/