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Visitare la NYC Stock Exchange: a Wall Street la borsa pių grande del mondo

La borsa valori pių grande del mondo si trova a New York nell'edificio neoclassico dello Stock Exchanche., il NYSE. La visita della borda non č pių possbile dall' 11 settembre 2001, a seguito dagli attacchi terroristici alle Torri Gemelle.

Una foresta di grattacieli puntati verso l’alto come razzi spaziali: si presenta così, visto da fuori, il Financial District newyorkese di Lower Manhattan, che per anni è stato il simbolo di New York City. Tutti, attraverso la televisione o per esperienza diretta, hanno messo il naso almeno una volta nella Borsa di Wall Street, assistendo alla frenesia concitata delle contrattazioni, all’impennarsi dei grafici e all’esultanza o alla sconfitta degli azionisti. Ma il quartiere finanziario di New York è una sorpresa inaspettata: finché non lo si visita non ci si può immaginare la ricchezza di palazzi di tutte le fogge e tutti gli stili, e vale la pena di dedicargli una giornata per assaporare le atmosfere della New York originaria, quella fondata nel Seicento dagli olandesi. È invece impossibile visitare la New York Stock Exchange, la Borsa Valori chiusa al pubblico dopo l’attacco alle Torri Gemelle, che resta comunque il cuore economico della Grande Mela.

All’angolo tra Wall Street e Broad Street, la New York Stock Exchange (NYSE) sorride ai turisti con la sua facciata in stile neoclassico, impeccabile ed elegante qualunque cosa accada al suo interno. Ma è oltre quella parete che si decidono le sorti finanziarie del mercato capitalistico, con lo scambio giornaliero, in media, di 2,5 miliardi di azioni e un traffico da 90 miliardi di dollari. Da quando, nel 2008, la NYSE si è fusa con Euronext, è nata NYSE Euronext, il principale mercato finanziario transatlantico e con la maggiore liquidità.

UN PO’ DI STORIA
Era il 17 maggio del 1792: 24 agenti di cambio si incontrarono al civico 68 di Wall Street e firmarono, sotto un semplice platano, l’accordo che avrebbe regolato l’acquisto e la vendita di obbligazioni e azioni societarie. Era l’accordo Buttonwood (che significa, appunto, platano), i cui firmatari elaborarono una prima costituzione l’8 marzo del 1817: la neonata organizzazione si chiamava “the New York Stock & Exchange Board. Il nome attuale, New York Stock Exchange, nacque nel 1863, abbreviandosi immediatamente in NYSE e diventando l’etichetta più famosa del settore finanziario mondiale; inizialmente, finché non diventò elettronica e pubblica nell’aprile del 2006, la Borsa era una semplice organizzazione di appartenenza: aderire alla NYSE significava acquistare posti esistenti, fissati a un massimo di 1.366.
Fondendosi con la già quotata Archipelago Electronic Stock Exchange, è diventata la NYSE Group. Inc., e i posti della Borsa sono stati tradotti in azioni ordinarie che oggi vengono negoziate col simbolo NYSE: NYX.

L’EDIFICIO DELLA NEW YORK STOCK EXCHANGE
Con l’entrata nel XX secolo e la crescita progressiva della Borsa, ormai affermatasi come una delle istituzioni finanziarie americane più importanti, si è presentata l’esigenza di nuovi spazi: occorreva un edificio più ampio, per il quale furono ingaggiati 8 prestigiosi architetti newyorkesi. Venne indetto un concorso di progettazione, per ottenere una struttura che avesse determinate caratteristiche: era fondamentale che il piano delle trattative fosse più grande, più luminoso e più pratico. Fu scelto il progetto in stile neoclassico di George B. Post, inaugurato nell’aprile del 1903 con una grande festa.
Il frontone è invece opera di John Quincy Adams Ward, famoso scultore americano, che optò per una serie di statue fortemente simboliche: le figure monumentali rappresentano l’Integrità attorniata dall’Agricoltura, l’Industria mineraria, la Scienza, l’Industria e l’Invenzione. Le onde ai lati del frontone simboleggiano l’influenza che la Borsa ha da un oceano all’altro, in tutta l’America.
Nel 1936 le statue marmoree sono state sostituite con delle copie in piombo, più leggere e più resistenti agli agenti atmosferici e inquinanti.

Dell’architettura della NYSE colpiscono in particolare alcuni aspetti. Prima di tutto il piano riservato alle contrattazioni, che nel momento in cui venne inaugurato costituiva lo spazio chiuso più grande dell’intera nazione, con una superficie di 33 metri per 42 e pareti di marmo alte 22 metri. Ma anche l’enorme vetrata frontale, di 29 metri per 15, e il lucernario in vetro che sormonta il trading floor, di 9 mq.
Non bisogna poi dimenticare che il Palazzo della Borsa fu uno dei primi al mondo ad installare un impianto d’aria condizionata, e che possiede numerosi servizi tra cui varie sale da pranzo e un ospedale di emergenza interno con un proprio medico.

Uno dei suoni più familiari del Financial District newyorkese è il rintocco deciso delle campane della Borsa: è un segnale dal significato ben preciso, che annuncia l’inizio e la fine delle contrattazioni nei giorni lavorativi. L’usanza venne introdotta nel 1870: originariamente veniva usato un Gong, ma nel 1903, con il trasferimento alla sede attuale, si adottarono delle campane d’ottone. C’è una grande campana in ciascuna delle quattro aree di contrattazione della NYSE, e sono tutte azionate contemporaneamente da un unico meccanismo. A progettarle e realizzarle è stata la G.S. Edwards Company di Norwalk, nel Connecticut: il risultato sono queste 4 gigantesche cantanti, del diametro di 45 cm. Esiste, in realtà, una campana ancora più grande e potente, che venne ritrovata alla fine del Novecento dopo essere stata abbandonata in un magazzino: probabilmente era stata messa da parte per il suono troppo forte, eccessivo persino per la New York Stock Exchange, e oggi risplende imponente su un piedistallo.
Oggi la campana del Trading Floor è considerata un bene storico prezioso, ed è un onore poter suonare il segnale di inizio o di fine dei lavori.

VISITE
Dopo l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, la facciata della NYSE è stata avvolta in una grande bandiera americana, e i controlli di sicurezza sono stati intensificati al punto da proibire l’ingresso ai visitatori. Chi ha voglia di visitare un colosso finanziario può accontentarsi della Federal Reserve Bank of New York, all’incrocio tra Liberty Street e Nassau Street, che organizza tour guidati gratuiti su prenotazione.

Ad ogni modo vale la pena di passeggiare con calma lungo Wall Street e il Financial District, che essendo la zona più antica della città ospita monumenti di pregio e vecchi palazzi di indiscutibile bellezza. Accanto alle sedi centrali di multinazionali e corporation stanno sbocciando spazi verdi, alberghi ed edifici residenziali. Molte banche storiche si stanno trasformando in appartamenti di lusso. Un’atmosfera tutta particolare la si respira nel fine settimana, quando la frenesia si arresta e il distretto è pervaso da una calma surreale.

Per assaporare appieno il quartiere si può partecipare al Wall Street Walking Tour, che parte davanti al Museum of the American Indian il giovedì e il sabato alle ore 12.00, è gratuito e dura 90 minuti circa. Per informazioni telefonare al 212/606-4064.

Contatti della New York Stock Exchange:
11 Wall Street, New York, NY 10005
Telefono: (212) 656-5168
Sito: www.nyse.com

 Pubblicato da il 03/04/2014 - 15.474 letture - ® Riproduzione vietata

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