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Visita al Campidoglio: la piazza, i monumenti ed i Musei Capitolini di Roma

Il Colle del Campidoglio, o capitolino, sede del Municipio di Roma, č famoso per il panorama che comprende la vista su fori imperiali e l'Altare della Patria. Famoso č l'episodio delle oche che salvarano la cittā di Roma dai Galli di Brenno.

Il Campidoglio è il più piccolo dei sette colli di Roma, ma anche quello più strettamente legato alla storia della Città Eterna, testimone della sua nascita e di millenni di cambiamenti. Culla della religione e della vita politica romana, oggi è sede del Palazzo Senatorio - con gli uffici del Sindaco - e degli splendidi Musei Capitolini. Salendo lungo una sontuosa scalinata, detta Cordonata, si conquista la cima del colle e ci si trova al cospetto della Piazza del Campidoglio: la versione che ammiriamo oggi è stata progettata da Michelangelo, ma già prima di lui era stato un luogo dalla fervida attività civile e politica, e anche successivamente, attraversando le varie epoche della storia, continuò a cambiare e ad arricchirsi di nuovi tesori.

UN PO’ DI STORIA
Raccontare la storia del Campidoglio significa raccontare la storia della stessa Roma: proprio qui sorse il primo insediamento destinato a diventare la città immortale, quella che in pochi secoli avrebbe conquistato l’intero mondo conosciuto. La sommità del colle si divideva in due alture ricoperte di boschi, l’Arx e il Capitolium, e a separarle c’era la valle corrispondente all’attuale piazza, in cui Romolo, secondo la leggenda, offriva asilo alle popolazioni dei centri vicini. Già prima di lui, a dire il vero, la zona era abitata: scavi archeologici hanno rinvenuto oggetti risalenti all’età del Bronzo (1200-1000 a.C.), ma fu con gli ultimi re romani, i Tarquini, che il Campidoglio cominciò a riempirsi di templi. Nel primo anno di Repubblica, il 509 a.C., fu inaugurato il Tempio di Giove Capitolino, punto culminante della Via Sacra, e seguirono il Tempio di Giunone Moneta e altri templi oggi andati perduti, come quelli a Giove Feretrio, a Venere Ericina, a Giove Tonante o a Giove Custode. Era indubbiamente il luogo più sacro di Roma antica, e alla fine dell’Età Repubblicana, con la costruzione dell’Archivio di Stato (detto Tabularium) diventava anche il fulcro dell’amministrazione cittadina.
La musica cambiò nel medioevo, quando i templi caddero in uno stato di abbandono e il monte, da ombelico del mondo, passò ad essere un grande pascolo per le capre e altri animali, tanto da essere ribattezzato Monte Caprino. Fortunatamente nel XII secolo riacquistò prestigio: sui resti del Tabularium fu costruito il Palazzo Senatorio, con la sua grande loggia rivolta alla piazza del mercato. Venne poi rinnovato nel Cinquecento, in occasione di una valorizzazione di tutta la piazza su progetto di Michelangelo Buonarroti: fu dotato di una facciata imponente, con un doppio scalone monumentale che raggiungeva il piano nobile e una fontana, affiancata dalle grandi statue dei Fiumi.
Al termine del rinnovamento cinquecentesco la piazza del Campidoglio aveva quasi raggiunto l’aspetto attuale, fatta eccezione per la pavimentazione stellata che comparve solo verso la metà del Novecento. Si trattava ormai di un vero e proprio museo a cielo aperto, calato nella città ma anche perfetto in sé stesso, frutto di secoli di rielaborazioni e dotato di testimonianze archeologiche e storico-artistiche uniche.

VISITARE IL CAMPIDOGLIO
Come già detto si arriva sulla cima del Campidoglio percorrendo la maestosa Cordonata, lo scalone disegnato da Michelangelo nel Cinquecento. Ad accogliere gli ospiti ci sono i Dioscuri con i loro cavalli, che vennero posizionati sulla balaustra nel 1585. Sempre a Michelangelo si deve l’assetto della piazza, a forma di trapezio, con il lato corto verso la scala, nel punto di ingresso dei visitatori; di fronte, sul lato lungo, si erge il Palazzo Senatorio, mentre a destra c’è il Palazzo dei Conservatori e a sinistra se ne sta Palazzo Nuovo: una cornice definita da tre palazzi prestigiosi, che staccano la piazza dal resto di Roma e la rendono un palcoscenico a sé stante, con una sua compiuta eleganza. Al centro c’è la statua equestre di Marco Aurelio, realizzata in bronzo nel 176 d.C. e qui collocata nel XVI secolo: si tratta in realtà di una copia, la cui versione originale è custodita nel Palazzo dei Conservatori.

Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo sono sede dei Musei Capitolini, la più antica galleria pubblica di sculture di tutto il mondo. Il primo edificio, progettato ancora una volta dal Buonarroti, venne terminato da Della Porta, mentre Palazzo Nuovo risale al 1655, quando venne concepito e realizzato dai fratelli Rinaldi.
La parte destra della piazza è dedicata all’arte ellenistica e romana: tra le opere più celebri ci sono la statua della Venere Capitolina, quella del Galata Capitolino morente, la testa di Costantino conservata nel cortile, il busto di Medusa del Bernini e lo Spinario in bronzo, opera ellenistica di autore sconosciuto che rappresenta un giovane intento a togliersi una spina dalla pianta del piede. Sulla sinistra sorge invece la Pinacoteca Capitolina, con un’ampia collezione pittorica che va dal medioevo al Settecento e comprende capolavori di Veronese, Caravaggio, Tiziano, Rubens e Pietro da Cortona.
I musei sono aperti dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00, ad eccezione del 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre, e la biglietteria chiude un’ora prima rispetto alla galleria. Sono disponibili visite guidate e il prezzo del biglietto varia a seconda delle mostre temporanee presenti. Per maggiori informazioni visitate la pagina ufficiale.

All'interno di Palazzo Nuovo, nel cortile, trovate la celebre statua di Marforio, una delle statue parlanti di Roma, protagonista nel passato di una serie di "Pasquinate" cioè di dialoghi a "botta e risposta" con la staua di Pasquino. In realtà si tratta di una statua romana che si trovava nel Foro di Augusto, uno dei Fori Imperiali, e che fu trasferita qui da Papa Innocenzo X, dove poi fu aggiunta la grande vasca circolare marmorea.

Ma la piazza non esaurisce tutte le sorprese del Campidoglio. Da vedere la Basilica di Santa Maria in Aracoeli, fondata nel IV secolo nel punto in cui, secondo la tradizione, Augusto ricevette dalla Sibilla la profezia dell’arrivo del Redentore. Venne poi restaurata in stile romanico-gotico dai Frati Francescani, che la trasformarono anche un punto di riferimento della vita politica romana, tanto che accanto alle funzioni religiose vi si tenevano anche riunioni popolari del libero comune. L’orientamento della chiesa venne modificato - non più affacciata verso il Foro e il Palazzo del Senato, bensì verso il Campo Marzio e la Basilica di San Pietro – e fu aggiunta la grandiosa scalinata che tutt’ora la caratterizza, realizzata con marmi recuperati dall’antico Tempio di Serapide al Quirinale e inaugurata da Cola di Rienzo. All’interno ammirate il pregevole pavimento cosmatesco, le opere di Pietro Cavallini e Pinturicchio e le sculture di Donatello e Andrea Bregno. Il complesso separa il Campidoglio dal monumento dell'Altare della Patria.

Per arrivare al Colle del Campidoglio potete fare una passeggiata da Piazza Venezia, comodamente raggiungibile in autobus. Dalla Stazione Termini dovrete prendere i bus delle linee 40, 64 o 170, oppure la linea B della metro in direzione Laurentina per due fermate fino alla stazione del Colosseo. Da qui potrete scegliere se procedere a piedi verso Piazza Venezia attraverso i Fori Imperiali, oppure prendere gli autobus delle linee 85, 87, 810 e 850.
Da Barberini si arriva al Campidoglio con le linee 63 e 95, e da San Pietro con le linee 40, 62 e 64.

 Pubblicato da il 05/04/2014 - 29.698 letture - ® Riproduzione vietata

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