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Le Marais, il quartiere più trendy di Parigi tra il Centre Pompidou, Place des Vosges e Place de la Bastille

Visitare il quartiere de Le Marais tra la comunità ebraica e quella gay. Place des Vosges, Hotel de Ville, Centre Pompidou, Saint Paul.

La storia del quartiere Le Marais a Parigi è molto antica; alcune sue strade, come le attuali Rue St Martin e Rue St Antoine, nacquero infatti in epoca romana, anche se per secoli quest'area non era altro che una zona di campagna particolarmente fertile sfruttata per la coltivazione di verdura, piante aromatiche ed alberi da frutto. In epoca medievale Le Marais si trovava al di fuori della cinta muraria che proteggeva Parigi, e fu soltanto a partire dal 1360 che il borgo venne inglobato alla città con la costruzione di una cinta più ampia.

Il periodo di massimo splendore del quartiere si ebbe tra il XVII e l'inizio del XVIII secolo, quando i nobili vi costruirono le proprie dimore trasformando radicalmente la zona; attorno alla Place Royale (oggi conosciuta come Place des Vosges) si svilupparono edifici eleganti, ciascuno dei quali provvisto di un proprio cortile interno, e divenne un luogo imprescindibile per la vita mondana e di corte della nobiltà capitolina. Il drastico cambiamento avvenne però con la Rivoluzione Francese, quando i ricchi borghesi ed i grandi nobili dell'Ancien Régime abbandonarono le proprie dimore cercando rifugio in zone più tranquille come la campagna; nel XIX secolo sorsero numerose botteghe artigiane e ben presto si perse gran parte del patrimonio architettonico a causa del degrado e dell'incuria tanto dei nuovi abitanti, quanto delle istituzioni locali.

E' solamente a partire dalla seconda metà del XX secolo che l'interessamento diretto dell'allora Ministro della Cultura diede il via ad un'opera di riqualificazione e rinnovamento generale del quartiere, restaurando in parte i vecchi edifici e promuovendo la creazione di nuova attività commerciali che contribuirono all'arrivo di una popolazione più giovane ed intraprendente che rilanciò in grande stile Le Marais. Oggi il quartiere rimane una entità storica, ma dal punto amministrativo è stato suddiviso tra il 3° e 4° arrondissement di Parigi e quindi i suoi confini risultano meno delineati, seppure la sua identità ancora forte per la sua omogeinità architettonica.

L'immigrazione, principalmente dall'est europeo, ha caratterizzato il quartiere negli ultimi 150 anni; in particolare quella ebraica in seguito alla Seconda Guerra Mondiale ha impresso il proprio forte stampo culturale: è assolutamente comune, girando per le vie di quest'area che si estende sulla “rive droite” della Senna, trovare simboli e strutture che rimandano alla religione ebraica. Dagli anni Ottanta, inoltre, una parte de Le Marais (intorno alla rue Sainte-Croix-de-la-Bretonnerie)  è divenuto il cuore della comunità gay locale, come il Greenwich Village di New York o la Chueca a Madrid, ed è anche il fulcro di un'intensa vita notturna.

I vicoli di Le Marais ospitano oggi mercati, boutique di ogni genere, innumerevoli caffè e ristoranti, enoteche, musei e gallerie d'arte per tutti i gusti; la sensazione che hanno i suoi visitatori è quella di trovarsi nella Parigi del passato, con un'aria vagamente bohemienne, anche se ad onor del vero l'eccessiva mercificazione del quartiere sta un po' omologando la zona alle altre aree d'interesse turistico più classiche.

Sicuramente la maniera migliore di visitare il quartiere è quella di muoversi a piedi, scoprendo passo dopo passo gli scorci più suggestivi per apprezzare al meglio, ad esempio, il contrasto tra gli antichi edifici ed i moderni musei o qualunque cosa in grado di richiamare l'attenzione del visitatore; volendo tuttavia fornire uno spunto generale delle principali strutture od attrazioni da non perdere, si segnala che il luogo più rappresentativo è senza dubbio la Place des Vosges (1), una piazza verde dove gli alberi sono disposti con simmetrica precisione e circondata da un unico enorme edificio di tre piani. Il progetto fu voluto inizialmente da Caterina de' Medici e fu completato da Enrico IV; occasionalmente nell'edificio vi soggiornò la Famiglia Reale prima della Rivoluzione, mentre successivamente in uno degli appartamenti visse anche il grande letterato Victor Hugo: proprio qui si trova oggi l'omonimo museo dedicato allo scrittore (2).

Un altro grande museo della capitale che ha sede nel confine ovest del quartiere è il celebre Centre Pompidou (3), dove sono raccolte le più importanti collezioni d'arte moderna e contemporanea in Europa; l'originalissimo edificio che ospita il museo fu progettato negli anni Settanta da Renzo Piano ed è una delle strutture più visitate dai turisti della capitale francese ogni anno. Sempre in tema culturale, imperdibile è anche il Museo Carnavalet (4), al cui interno viene proposta la storia della città e dei personaggi che hanno contribuito a renderla grande.
A Le Marais si trova anche l'Hôtel de Ville, ovvero il municipio cittadino – costruito inizialmente nel 1553, ma più volte riedificato nel corso dei secoli – ed altri luoghi storicamente interessanti come la celeberrima Piazza della Bastiglia (Place de la Bastille), o l'Hôtel de Sully; la zona sud del quartiere è quella conosciuta con il nome di Saint Paul ed è altrettanto suggestiva: vi si trovano infatti strutture uniche come la Chiesa dei Gesuiti o le vestigia delle antiche mura medievali.

Saint Paul (5) è un vero e proprio "quartiere" all'interno de Le Marais: la sua identità storica è ben definita e risale addirittura al VII secolo, quando sulla riva destra della Senna fu costruita una basilica dedicata a Saint-Paul-de-Tébaïde, che fu a tutti gli effetti il primo edificio del nascente villaggio. Fu solo con l'allargamento della cinta muraria che il borgo poté essere considerato parte della città, tanto che Carlo V lo scelse come luogo deputato alla propria residenza. I tempi sono ovviamente cambiati da allora, ma il villaggio ha saputo custodire gelosamente la propria identità ed una sorprendente tranquillità; le piazzette e gli esercizi commerciali sono apparentemente lontane anni luce dal caos che si può incontrare a solo qualche isolato di distanza. Saint Paul è simbolicamente delimitato dall'omonima via e da strade con nomi altisonanti come Ave Maria e Charlemagne; nei suoi vicoli si tengono ogni fine settimana mercatini delle pulci e dell'antiquariato, mentre più in generale è possibile trovarvi ogni tipo di atelier di artisti ed artigiani che hanno scelto questo contesto di pregio per intraprendere la propria attività.

Da non perdere anche il Musée National Picasso (6), presso il palazo Salé (hôtel particulier), una galleria pubblica d'arte che contiene più di 3.000 opere di Picasso tra cui disegni, ceramiche e dipinti. Molte opere sono state realizzate dall'artista dopo i 70 anni. È inoltre arricchito dalla collezione personale di Picasso, che comprende quadri di Cézanne, Degas, Rousseau, Seurat, de Chirico e Matisse. Il museo è attualmente (giugno 2013) chiuso al pubblico per ristrutturazione. Per concludere, se avrete tempo, potrebbe risultare una visita al Musée des Arts et Métiers, al civico 60 di 60, rue Réaumur, museo che venne citato nel libro Il Pendolo di Foucault di Umberto Eco.

Spostandosi da qui, in direzione del quartiere Latino, pochi passi più a sud della riva del fiume inoltre, nel bel mezzo delle verdi acque della Senna sull'Île de la Cité, è possibile visitare una delle chiese più famose di Francia e forse del mondo, che si staglia in tutta la sua semplice eleganza: è ovviamente la Cattedrale di Notre Dame, visitata da oltre 13 milioni di turisti ogni anno.

Per definizione, è impossibile stilare un elenco completo dei luoghi degni di nota in una città come Parigi; anche limitandosi ad un piccolo quartiere come Le Marais, l'impresa pare decisamente ardua: il consiglio migliore che si possa dare è quello di incamminarsi per le sue strade e perdersi amabilmente tra gli scorci della “Vieux Paris” alla ricerca del proprio angolo preferito.

(1) Place des Vosges
Trasporti:
metro: St. Paul (linea 1)
Bastille (linea 1, 5, 8).

(2) La Maison de Victor Hugo
Hôtel de Rohan-Guéménée
6, place des Vosges
75004 Parigi

Aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.
Chiusa il lunedì e nei giorni festivi.
Ingresso gratuito alla collezione permanente.

(3) Centre Pompidou
Place Georges-Pompidou
75191 Parigi

Prezzi:
in generale il prezzo intero per l'ingresso al Centro è il seguente:
adulti €13 / €11 a seconda del periodo.
La tabella dei prezzi prevede tuttavia diverse possibilità di sconto per cui si consiglia di consultare il sito internet ufficiale:
www.centrepompidou.fr

(4) Museo Carnavalet
23 rue de Sévigné
75003 Parigi

Aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.
Chiuso il lunedì e nei giorni festivi.
Ingresso gratuito.
www.carnavalet.paris.fr

(5) "Villaggio" Saint Paul
www.levillagesaintpaul.com


(6) Museo Picasso
Hôtel Salé 5, rue de Thorigny 75003

Métro : Linea 1 St-Paul
Linea 8 St-Sébastien Froissart
Linea 8 Chemin Vert

Bus: 29 - 96 - 69 - 75 
www.musee-picasso.fr

 Pubblicato da il 10/04/2013 - 32.227 letture - ® Riproduzione vietata

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