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Il Museo del Prado a Madrid: le opere principali in mostra

Il Museo del Prado è la più grande collezione d'arte della Spagna. Contiene oltre 7600 dipinti ed alcuni capolavori assoluti di Goya, Rubens, Mantegna e Velázquez. Fu diretto da Pablo Picasso. E' aperto tutti i giorni eccetto 1 maggio, Natale e 1 gennaio.

L'apertura del Museo Nazionale del Prado, denominato inizialmente Real Museo e successivamente Museo Nacional de Pintura y Escultura, risale al 1819, e quinndi nel 2019 festeggia i suoi 200 anni di vita, quando per volere di Fernando VII e della sua sposa, la regina María Isabel de Braganza, si gettarono le basi per la fondazione quello che oggi è considerato uno dei più importanti musei a livello mondiale.

Storia

L'edificio nel quale sono ospitate le collezioni fu progettato dall'architetto Juan de Villanueva su ordine di Carlo III nel 1785 come Gabinetto di Scienze Naturali, ma ben presto la sua funzione mutò, anche a causa dei danni riportati durante la guerra di successione spagnola ad opera delle truppe di Napoleone; nelle intenzioni della famiglia Reale che ne ordinò dapprima la ristrutturazione e poi l'istituzione del museo, infatti, c'era sia la volontà di mostrare l'esistenza di una scuola spagnola all'altezza delle altre in Europa, sia quella più comune di mostrare le opere di proprietà della Corona. La sua posizione in prossimità del Parque del Retiro, dove si trovavano anche l'Osservatorio Astronomico ed il Giardino Botanico, ne fa ancora oggi uno dei principali complessi culturali europei.
Già nel XVI secolo la Colección Real aveva iniziato a svilupparsi, continuando ad arricchirsi di opere nel corso dei secoli per mano degli Asburgo e dei Borboni; è per merito dei sovrani che si sono succeduti al trono che oggi si possono ammirare i lavori dei grandi maestri come Wyden, o del Mantegna, del Tintoretto, di Velázquez, Rubens o Goya.

Le principali opere in mostra

Attualmente il Prado vanta oltre settemilaseicento dipinti, circa un quinto dei quali è esposto al pubblico; nessun altro museo al mondo possiede centoquindici opere di Goya, ottantatrè di Rubens o trentasei di El Greco, solo per citare alcuni nomi e rendere l'idea dell'immenso patrimonio storico culturale qui rappresentato, mentre con l'ampliamento della struttura nel 2007 hanno acquisito notevole importanza anche le esposizioni temporanee. Ai fondi della Colección Real se ne sono aggiunti nel tempo molti altri provenienti da donazioni ed acquisti, così come è stata fondamentale l'incorporazione di alcuni musei oggi scomparsi (su tutti il Museo d'Arte Moderna nel 1971 ed il Museo de la Trinidad nel 1872, che hanno portato in dote opere di Carlos Haez, Sorolla, Pedro Berruguete ed El Greco, tra gli altri).

E' proprio a causa dell'enorme valore delle opere presenti nei depositi del Prado che la storia ufficiale ha registrato numerosi furti e attentati: dal saccheggio indiscriminato delle truppe francesi durante la già citata invasione al furto del guanto bianco del Delfino nel 1919, fino all'incendio doloso provocato da ignoti nel 1995 dove rimase danneggiata una delle porte laterali. Durante gli anni della Guerra Civile fu solo grazie alla prontezza dei difensori repubblicani della città che i dipinti furono recuperati dai magazzini e messi al sicuro; proprio negli anni del conflitto Pablo Picasso fu il direttore del museo, coadiuvato nelle sue funzioni da un consiglio internazionale, assieme al quale prese la decisione di spostare in Francia alcuni dei pezzi più pregiati della collezione. Alcuni camion partirono così in direzione di Valencia e della Catalogna carichi di opere di prestigio, tra le quali si ricordano il “Carlo V a cavallo” del Tiziano e le “Fucilazioni” di Goya; al termine della contesa bellica i quadri furono poi restituiti ed iniziò un'intensa attività di restauro dei pezzi danneggiati.

Il museo fu concepito fin dal principio come galleria della storia occidentale della pittura, partendo dal Medioevo fino ai giorni nostri; per un certo periodo la sezione sulla pittura dei secoli XIX e XX si trovava nel Casón del Buen Retiro, già dipendenza dello scomparso Palacio Real del Buen Retiro per godere di più spazio e differenziare fisicamente la rottura dell'arte contemporanea con tutto ciò che l'aveva preceduta. Proprio con l'obiettivo di decretare conclusa questa fase della storia artistica europea, Pablo Picasso donò inizialmente la sua famosissima Guernica al Museo del Prado, salvo poi – sotto decisione diretta del Ministero della Cultura – verificarsi nel 1994 lo spostamento dell'opera al vicino Museo Reina Sofía assieme alle pitture del XX secolo, che comprendevano altri “mostri sacri” come Mirò e Dalí. Al momento, dunque, la collezione permanente del Museo del Prado è concepita in ordine cronologico dal XII al XIX secolo; alle oltre settemila pitture precedentemente menzionate si devono sommare almeno mille sculture, quasi cinquemila stampe e più di ottomila bozzetti, in aggiunta all'ampio ventaglio di pezzi di arte decorativa e documenti storici.

Ogni anno il Prado riceve quasi tre milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo affascinati da una collezione assolutamente unica nel suo genere nonché attratti dal famoso percorso “a triangolo” conosciuto come Paseo del Arte e che comprende, a brevissima distanza l'uno dall'altro, il Museo Reina Sofía (MNCARS), il Museo Thyssen-Bornemisza e lo stesso Museo del Prado.

Informazioni utili, orari e prezzo biglietti del Museo

Museo Nacional del Prado
Paseo del Prado s/n,
28014 – Madrid

Orari:
dal lunedì al sabato h.10-20,
domenica e festivi h.10-19.
Chiuso nelle giornate del 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre; giornate con apertura ridotta (h.10-14) il 6 gennaio, 24 e 31 dicembre.

Prezzi
intero: 15 euro, 22 euro se lo si visita per 2 volte in un anno
ridotto: 6 euro (maggiori di 65 anni, membri di famiglie numerose e titolari della Carta Giovani).
Gratuito per minori di 18 anni e studenti fino ai 25 anni oltre a numerosi altri casi specifici consultabili direttamente sul sito del museo.

L'ingresso è gratuito per tutti, senza distinzioni, nei seguenti orari:
dal lunedì al sabato h. 18-20, domenica e festivi h.17-19,
il 19 novembre ed il giorno internazionale dei musei.

Trasporti:
Metropolitana, fermate: Banco de España e Atocha.
Autobus, linee 9, 10, 14, 19, 27, 34, 37 e 45.
Treno, Stazione Atocha.

 Pubblicato da il 19/03/2019 - 35.128 letture - ® Riproduzione vietata

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