Cerca Hotel al miglior prezzo

Il Convento di Novodevichy a Mosca, l'omonimo cimitero e la Cattedrale di Smolensk

Il convento Patrimonio UNESCO di Novodevichy e le sue scintillanti cupole dorate a Mosca. La Cattedrale di Smolensk e il cimitero.

Riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2004, il Convento di Novodevichy (Novodevičij) , letteralmente delle Nuove Vergini, è ritenuto il chiostro più famoso di Mosca per via della sua splendida architettura, della storia e degli inestimabili tesori che custodisce. Situato lungo il corso della Moscova alle spalle di uno spesso perimetro murario, il convento è caratterizzato dalla presenza di diverse scintillanti cupole dorate, visibili anche da molto distante, che rappresentano un elemento significativo nello skyline della zona. A sud-ovest del complesso monasteriale c’è invece il Cimitero di Novodevichy, il più prestigioso della città dopo quello del Cremlino, all’interno del quale si trovano numerose tombe importanti.

L’origine del nome Novodevichy, traducibile letteralmente con “Nuove Vergini”, è quasi sicuramente legata ad un mercato che in passato veniva allestito in questa località, dove i tartari erano soliti vendere le ragazze russe agli harem musulmani. La fondazione del convento risale al 1524, quando Mosca volle celebrare l’esito positivo della battaglia di Smolensk, un evento cruciale nell’ambito della conquista delle terre dell’antica Rus di Kiev a discapito della Lituania. Successivamente, nella seconda metà del XVII secolo, l’intero complesso conventuale fu profondamente modificato da Sofia Alekseevna Romanova , sorellastra di Pietro il Grande, che lo trasformò nella sua seconda residenza in concomitanza col suo mandato di governo del paese intorno al 1680. Pochi anni più tardi, nel 1689, la stessa Sofia fu deposta da Pietro che ordinò di esiliarla proprio a Novodevichy, dove a farle compagnia negli anni di reclusione fu Eudoxia Lopukhina, prima moglie dello zar e Imperatore di Russia.

L’accesso al convento avviene mediante la Porta-chiesa della Trasfigurazione (Preobrazhenskaya nadvratnaya Tserkov), un edificio di colore rosso costruito in stile barocco moscovita tra il 1687 ed il 1689 prospiciente alle mura settentrionali del complesso. Muovendo i primi passi all’interno della cerchia muraria si nota una piccola costruzione adibita a sala per esposizioni temporanee, ma la prima grande attrattiva è il Palazzo Lopukhin (Lopukhinsky korpus). Quest’ultimo, realizzato a fianco del muro settentrionale, era un tempo la residenza di Eudoxia Lopukhina, mentre Sofia viveva nella camere a fianco della Torre dello Stagno (Naprudnaya bashnya).

L’edificio più conosciuto, imponente e antico del Convento di Novodevichy è la Cattedrale di Smolensk (Smolensky sobor), la cui fabbrica di colore bianco è stata intitolata alla città dove l’esercito russo conseguì un’importante vittoria militare contro i lituani. Il progetto, ultimato in appena un paio d’anni tra il 1524 e il 1525, ha previsto la realizzazione di una struttura per certi versi simile alla Cattedrale dell’Assunzione del Cremlino, sebbene nel XVII secolo vi siano state aggiunte alcune sontuose cupole dorate splendidamente proporzionate. Varcando la soglia d’ingresso ci si ritrova immersi in un ambiente dalle pareti ricoperte di affreschi cinquecenteschi, ma ad attirare l’attenzione dei visitatori è soprattutto la preziosa iconostasi donata da Sofia della quale fanno parte icone contemporanee ed altre eseguite all’epoca di Boris Godunov (1551-1605). Nella navata meridionale, inoltre, si possono vedere le tombe di Sofia, Eudoxia Lopukhina e di altre due sorelle dell’ex sovrana.

Portato a termine 150 anni circa dopo la costruzione della struttura originaria, il campanile del convento è considerato da molti il più bello di Mosca. Coevi al campanile sono la Chiesa dell’Assunzione (Uspenskaya tserkov), facilmente riconoscibile per l’accostamento di colori rosso e bianco, ed il suo refettorio, entrambi edificati tra il 1685 ed il 1687. Antecedente è invece la Chiesa di Sant’Ambrogio (Ambrosievskaya tserkov), un edificio cinquecentesco piuttosto imponente attiguo ad un altro refettorio ed al bel Palazzo di Irina Godunov (Irinskie palaty), all’interno del quale visse la sorella di Boris Godunov.

Terminata la visita al convento vero e proprio, non resta che spostarsi nel cimitero, dove sono sepolti personaggi importantissimi della storia russa come Cechov, Krusciov, Majakovskij, Gogol’, Prokofiev, Gromyko, Eisenstein e Stanislavskij solo per citarne alcuni. Soprattutto in epoca sovietica, il Cimitero di Novodevichy era ritenuto un luogo di sepoltura di enorme importanza, al punto che le figure principali del periodo furono quasi tutte tumulate qui e non al Cremlino, dove si credeva fosse inopportuno seppellire personaggi come Krusciov. Proprio quest’ultimo vanta una delle tombe più caratteristiche di Novodevichy, essendo stata assemblata con una serie di blocchi di pietra bianchi e neri disposti attorno a un busto del politico scolpito da Ernst Neizvestny. Da non perdere poi le lapidi di Nadezhda Allilueva, seconda moglie di Stalin morta suicida, attorno alla quale è disposto un vetro infrangibile per prevenire ogni eventuale gesto di vandalismo, e Raissa Gorbaciov, l’indimenticabile moglie di Michail deceduta nel 1999 a causa della leucemia.

Il Convento di Novodevichy è accessibile da mercoledì a lunedì dalle 10.00 alle 17.00 pagando la modica cifra di 30 rubli, equivalente a neanche 1 euro. L’ingresso al cimitero, aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00, presuppone l’acquisto di un ulteriore biglietto al medesimo prezzo del precedente che si può ritirare presso il chiosco di fronte all’ingresso di Luzhnetsky proezd, proseguimento di ulitsa Bolshaya Pirogovskaya. Per raggiungere il convento si può contare sui filobus n.5 e n.15 che, dopo essere partiti dalla stazione della metropolitana di Kropotkinskaya e aver percorso Prechistenka ulitsa e ulitsa Bolshaya Pirogovskaya, arrivano proprio di fronte all’ingresso; 500 metri più a sud si trova la fermata della metropolitana Sportivnaya. Per ulteriori informazioni chiamate il 246 8526.

Da non perdere una visita al placido lago antistante il convento, dove si narra che il famoso compositore russo Pyotr Ilyich Tchaikovsky scrisse la sua famosissma opera il lago dei cigni.

 Pubblicato da il 17/03/2012 - 29.136 letture - ® Riproduzione vietata

28 Marzo 2024 Il Festival Ravenna Jazz

Ravenna Jazz festeggia quest’anno la 51° edizione – un ...

NOVITA' close