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Musée des Tissus (il Museo dei Tessuti): a Lione tra stoffe e arazzi

Le Musée des Tissus ospita una importante collezioni di tessuti francesi e provenineti da tutto il mondo. E' uno dei musei più importanti al mondo sul tema di stoffe e tessuti ma ospita arredi e accessori, specialmente nel vicino Musée des Arts Décoratifs.

Se il Musée des Tissus (Museo dei Tessuti) di Lione non è il miglior allestimento del settore al mondo poco ci manca. Questo magnifico museo, infatti, ha pochi eguali sia in termini qualitativi che quantitativi, per via della vastità di pezzi pregiati che mette in mostra e della cura con cui sono esposti. Sebbene il nome possa indurre a credere di vedere solo stoffe e tessuti, il Musée des Tissus presenta un’offerta più variegata, nella quale arazzi, maioliche e orologi si alternano a sete e velluti provenienti da tutto il mondo. Di primissimo piano è poi la cornice dell’allestimento, ospitato all’interno degli sfarzosi saloni dell’hotel Villeroy, un edificio costruito nella prima metà del Settecento ottimamente restaurato.

Trovandosi a Lione grande spazio è riservato alle pregiate sete lionesi, che conobbero una grande diffusione nel periodo compreso tra il XVIII ed il XIX secolo. Tra queste ricordiamo le magnifiche creazioni di Philippe de Lasalle, annoverato tra i maggiori “designer” del settore non solo in Francia ma in tutta Europa, pioniere di una nuova corrente stilistica che proponeva il solo utilizzo della seta, a discapito di altri materiali all’epoca molto diffusi come velluto, fili d’oro e d’argento. Sempre al pianoterra sono esposte stoffe copte, bizantine, sasanidi, turche e persiane, elementi che testimoniano l’anima multietnica del museo, particolarmente attento alle vicende francesi, con un occhio di riguardo per i migliori prodotti del panorama internazionale.

Salendo al primo piano, dopo aver passato in rassegna sfarzosi paramenti liturgici italiani e spagnoli databili tra il XII ed il XVII secolo, si accede alle sale dedicate ai tessuti italiani, inglesi, tedeschi e ispano-moreschi, dai quali spiccano bellissimi velluti in seta del Cinquecento. Subito dopo sono esposti damaschi e velluti prodotti a Lione nell’Ottocento, nonché una collezione d’abiti che copre un periodo compreso tra il XVI secolo e i giorni nostri. In particolare, una delle sale più affascinanti è quella incentrata sulle sete cinesi e giapponesi lavorate tra il XVIII e il XX secolo, dove spiccano mirabili composizioni prevalentemente floreali che fanno riflettere sull’abilità dei maestri asiatici.

Ridiscesi al piano terra ci si sposta di pochi metri e si entra in un altro dei migliori alberghi della storia di Lione: l’hotel Lacroix-Laval. Quest’ultimo ospita il Musée des Arts Décoratifs, un allestimento che molti tendono a considerare parte integrante del precedente, sebbene si tratti di due realtà distinte. E’ tuttavia innegabile che le analogie tra le due collezioni siano numerose; il “Museo delle Arti Decorative”, infatti, vanta una collezione della quale fanno parte arredi settecenteschi, arazzi, tappezzerie, ceramiche e oggetti in argento, con una particolare attenzione per le arti applicate del Settecento. Vi sono perciò arredi in stile Luigi XIV, Luigi XV e Luigi XVI, arazzi Gobelins, d’Aubusson e di Bruxelles, porcellane di St-Cloud, Sèvres e Meissen, ma anche pezzi italiani tra cui ceramiche di Deruta, Urbino e Gubbio dei secoli XV e XVI, nonché una vasta collezione d’oreficeria contemporanea.

Info utili
Il Musée des Tissus è aperto da martedì a domenica dalle 10.00 alle 17.30. Il biglietto d’ingresso costa 6 € (intero) e 3.50 € (per ragazzi dai 16 ai 25 anni), mentre è gratuito per i minori di 16 anni. Se si è in possesso della Lyon City Card, l'ingresso è gratuito. Per raggiungere il museo si può prendere la linea A (Perrache) della metropolitana e scendere ad Ampère.
Maggiori info su www.musee-des-tissus.com o chiamando lo 04 78 38 42 00. Il Musée des Arts Décoratifs, invece, è aperto da martedì a domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.30. L’ingresso è incluso nel biglietto del Museo dei Tessuti.

 Pubblicato da il 21/03/2011 - 10.778 letture - ® Riproduzione vietata

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