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The Rocks: tour tra i musei e le case dell'antico quartiere di Sidney

The Rocks è l'antico quartiere di Sydney, un tempo luogo malfamato è oggi una delle attrazioni turistiche più importanti di Sydney, ospita il Museum of Contemporary Art , il Sydney Observatory, Cadman’s Cottage, Rocks Discovery Museum e la Customs House.

La cartina di tornasole dell’intricata e complessa storia di Sydney è The Rocks, il sito dove si stabilirono i primi coloni europei e da dove cominciò a svilupparsi quella che è oggi una metropoli di più di 4.000.000 di abitanti. Nel corso dei secoli il quartiere ha cambiato più volte aspetto, mutando da uno squallido e malfamato sobborgo frequentato soprattutto da marinai perditempo e ubriaconi in un’area culturalmente interessante, accogliente, seppur eccessivamente snaturata in nome del turismo di massa. Dopo la grave epidemia di peste bubbonica scoppiata all’inizio del XX secolo, infatti, The Rocks diede un taglio col passato grazie alla costruzione dell’Harbour Bridge, che richiese ingenti opere di demolizione del fatiscente tessuto storico del quartiere, dove vennero invece salvaguardati i migliori edifici d’epoca. Questo processo di rinascita è terminato negli anni ’70 con gli ultimi interventi di restauro e l’apertura di caffè, ristoranti e negozi.

La casa più antica di Sydney è il Cadman’s Cottage (1), una residenza progettata sopra una spiaggia interrata nel 1816. Il nome è legato a quello di John Cadman, l’ultimo timoniere a lavorare per il governo, che qui trascorse i suoi ultimi anni di vita in compagnia della moglie Elizabeth Mortimer e delle sue due figlie. Dopo la morte di Cadman, sopraggiunta nel 1848, la polizia marittima destinò il fabbricato a luogo di detenzione per criminali, prima che la sua funzione fosse nuovamente cambiata in casa di riposo per capitani di lungo corso. Sempre lungo George St., non lontano dal Cadman’s Cottage, c’è Rocks Market, un vivace e pittoresco mercato che attira una gran folla di persone ogni weekend.

Superata l’Argyle Cut, un’immensa galleria interamente scavata dai detenuti che un tempo erano rinchiusi qui, si giunge a Millers Point, un placido isolato residenziale dove si sono conservate alcune graziose abitazioni coloniali. Poco distante si erge la Garrison Church, la più antica chiesa d’Australia essendo stata fondata nel 1848, che si affaccia su Argyle Place, un vasto piazzale erboso ideale per passeggiare. Nonostante l’importanza rivestita dalla chiesa, l’edificio simbolo del quartiere è il Sydney Observatory (2), realizzato in stile italiano verso la metà dell’Ottocento in cima all’Observatory Park. L’osservatorio comprende lo Space Theatre, dove ad incantare soprattutto i bambini pensa la tecnologia grafica 3d, ed una mostra interattiva incentrata sull’astronomia australiana. Nei dintorni del Sydney Observatory è aperta la SH Evin Gallery, le cui sale espongono alcuni bei lavori di artisti australiani. Della galleria fa parte anche il Salon des Refusés, all’interno del quale viene allestita ogni anno una mostra dei migliori lavori degli artisti esclusi dal rinomato Archibald Prize.

Per quanto riguarda i musei e le gallerie d’arte, gli allestimenti più interessanti di The Rocks sono il Museum of Contemporary Art (MCA) (3) ed il Rocks Discovery Museum. Il primo, da sempre provocatorio nella scelta delle esposizioni, fu inaugurato nel 1991 all’interno di un massiccio palazzo in stile art déco di fronte a Circular Quay West, e dal giorno dell’apertura è riuscito a sconcertare anche il più freddo dei visitatori, proponendogli mostre mainstream o incentrate su tematiche esplicitamente sessuali. Il Rocks Discovery Museum (4), invece, sviscera in maniera esaustiva la storia del quartiere, raccontato mediante una vasta gamma di reperti di vario genere e numerose testimonianze dei cadi, i primi abitanti del suolo su cui sorge oggi The Rocks.

Realizzato sul confine della Sydney Cove, il Circular Quay identifica il fulcro dei trasporti pubblici della città, polarizzando parecchi ormeggi di battelli e traghetti, un’importante stazione ferroviaria, alcune fermate degli autobus e l’Overseas Passenger Terminal. Per tantissimo tempo il Circular Quay è stato il porto di Sydney, mentre oggi la sua funzione principale è quella di spazio ricreativo, potendo vantare prati, alberi, passerelle pedonali, bar, ristoranti di lusso ed essendo teatro delle esibizioni di una miriade di artisti di strada più o meno bravi. L’edificio più conosciuto della zona è l’immensa Customs House (5), costruita verso la fine del XIX secolo e inaugurata nel 1885. Dopo essere finito nel dimenticatoio per decenni, il complesso è stato recentemente restaurato ed oggi accoglie anche una biblioteca, la Customs House Library. Tra le sue attrattive più curiose ricordiamo il grande plastico di Sydney in scala 1:500 posizionato sotto il pavimento vetrato dell’atrio.

(1) Cadman’s Cottage è aperta da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 16.30, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 16.30. Per info: www.nationalparks.nsw.gov.au o 9247 5033
(2) Sydney Observatory è accessibile gratuitamente ogni giorno dalle 10.00 alle 17.00. Per info: www.sydneyobservatory.com.au o 9217 0485
(3) MCA è aperto a ingresso libero tutti i giorni dalle 10.00 alle 1700. Per info: www.mca.com.au o 9245 2400
(4) Rocks Discovery Museum è aperto ogni giorno a ingresso libero dalle 10.00 alle 17.00. Per info: www.rocksdiscoverymuseum.com o 1800 067 676
(5) Customs House si può visitare gratuitamente da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 24.00, il sabato dalle 10.00 alle 24.00 e la domenica dalle 12.00 alle 17.00. La biblioteca è aperta dalle 10.00 alle 19.00 dal lunedì al venerdì, dalle 11.00 alle 16.00 durante il weekend. Per info: www.cityofsydney.nsw.gov/library o 9242 8555

 Pubblicato da il 29/04/2011 - 7.555 letture - ® Riproduzione vietata

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