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L'Abbazia di Novacella a Varna: la visita del sito e la sua storia

Offre quasi 900 anni di storia ed è il più grande complesso monastico di tutto il Tirolo: la visita all'Abbazia di Novacella è uno dei must per chi viaggia in Alto Adige, tra storia, architettura e prodotti tipici curati e venduti dagli stessi monaci.

Qui, con le uve di pregiati vigneti che si estendono tutt’attorno all’abbazia, si producono anche eccellenti Sylvaner e Gewurztraminer. Dove siamo? A Varna, piccolo Comune di 5 mila abitanti nella provincia autonoma di Bolzano, in Trentino Alto Adige: all’imbocco della Valle di Scaleres, vicino alla città di Bressanone, sorge l’abbazia agostiniana di Novacella, una delle più prestigiose del nord Italia e di tutto l’Arco Alpino, sicurmente il più grande complesso conventuale del Tirolo.

Storia

Istituzione fondata nel 1142 e nata autonoma, incline a diverse attività praticate nel corso della storia dai Canonici Agostiniani. In origine il convento si prestava a ospitare numerosi pellegrini di passaggio. Ricostruita e ampliata più volte sino a tutto il Settecento, venne chiusa dal governo bavarese nel 1807 in seguito alla soppressione degli ordini religiosi voluta da Napoleone, l’abbazia fu ripristinata grazie all’editto dell’imperatore Francesco I° nel 1816. Oggi la sua evoluzione si traduce in un coacervo di imprese che vanno dall’agricoltura alla viticoltura, dall’erboristeria all’enologia, includendovi la formazione educativa dei giovani (è sede di un collegio per ragazzi delle scuole medie), l’organizzazione di convegni e delle manifestazioni a carattere culturale.

Sotto il profilo architettonico, si nota in questo complesso la convivenza armoniosa di elementi appartenenti alle epoche più diverse, sicché s’incontrano e fondono correnti del romanico, del gotico, del rinascimentale e persino del barocco. La Valle Isarco gode dunque della presenza monumentale di un’opera significativa la cui pletorica abbondanza rappresenta un afflato di bellezza immortale, conferita da un unicum eterogeneo (l’impianto è l’originario del XII secolo) cui si accede attraversando un ponte coperto e formato da una basilica minore, lo spazio conventuale, il chiostro, un castello, una biblioteca i cui manoscritti storici sono stati consultati da esimi scienziati, medici, artisti e teologi che frequentarono in passato la scuola abbaziale, una pinacoteca e una cantina dotata di ristorante.

Cosa vedere all'Abbazia di Novacella

La Basilica di Santa Maria Assunta è fiancheggiata da un fiero campanile romanico, mentre all’interno si palesa chiaramente una ricchezza sontuosa di opere d’arte – perlopiù affreschi e preziosi dipinti realizzati dal pittore Matthäus Günther - che adornano l’aula nobilitata peraltro dal coro e dal presbiterio riportanti alcune conciliazioni barocche e rococò ma con un resistente impianto gotico inviolato durante i rifacimenti avvenuti nel Settecento.

L’abbazia conta un cortile principale che al suo centro lascia spazio a un pozzo rinascimentale soprannominato “Pozzo delle Meraviglie” poiché ai lati dell’edicola ottagonale che lo sovrasta sono riportate le raffigurazioni delle sette meraviglie dell’antichità, o meglio sette più un’ottava, l’abbazia stessa di cui la trionfante immagine campeggia sulla superficie muraria dell’ottavo lato.

La biblioteca si concede due piani del monastero, uno spazio certamente necessario per custodire circa 65.000 volumi che toccano 43 argomenti. Fra i manoscritti e i codici miniati si nasconde il più piccolo libro scritto a mano. Al di là di quanto contenuto, accedere alla biblioteca significa poter contemplare una sala nella quale il rococò altoatesino si manifesta in tutta la sua dirompente estetica grazie all’abilità realizzativa di Antonio Giuseppe Sartori, autore anche degli altari di Sant’Anna e Sant’Agostino presenti nel presbiterio ecclesiastico.

Su tutto spicca la Cappella di San Michele, che ha assunto la denominazione di Castello dell’Angelo ed è una rotonda d’epoca romanica, molto simile alla rotonda del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Il kerner e gli altri prodotti di Novacella

Alla proprietà dell’abbazia sono annessi il bellissimo giardino ornamentale (sfoggia impressionanti alberi secolari, spettacolari aiuole fiorite, pergolati con traboccanti grappoli d’uva, una sovrastante sequoia, siepi e una fontana centrale) e terreni coltivati a frutta e viti per la produzione di vini DOC come il Sylvaner, il Kerner e il Gewürztraminer, conservati nella cantina dove sono periodicamente organizzate visite guidate con degustazione. Nell’orto si coltivano invece erbe officinali e medicali con le cui miscele vengono confezionate ottime tisane, vendute insieme a tutti gli altri prodotti (acquistabili anche tramite shop online) nella bottega all’ingresso del convento.

Informazioni utili, date, orari e prezzo biglietti per la visita

Nome: abbazia di Novacella
Dove: via Abbazia, 1 - Varna (Bolzano).
Orari di apertura: tutto l’anno dal lunedì al sabato con orario 10.00 – 16.00.
Biglietto: € 9.00 adulti, € 4.00 ragazzi dai 6 ai 17 anni, € 7.00 gruppi minimo 10 persone, € 4.00 visite scolastiche di 60 minuti, € 6.00 se di 90 minuti.
Visita a cantina e degustazione: da maggio a ottobre, ogni martedì e giovedì, alle ore 16, è possibile partecipare a un tour guidato, senza prenotazione, della cantina dell’abbazia con degustazione di 4 tipi di vino (2 rossi e 2 bianchi). Su richiesta si può anche fare una visita dei vigneti. Prezzi: degustazione guidata dei 4 vini 9€ a persona; tour del vigneto e della cantina + degustazione 13,50€ a persona.
Contatti: contattare il tel. 0472/836189 o inviare una e-mail all’indirizzo info@kloster-neustift.it.
Maggiori informazioni:  la pinacoteca e il chiostro non sono accessibili a portatori di disabilità motorie mentre chiesa e biblioteca sono prive di barriere architettoniche. Negli ambienti interni dell’abbazia non è permesso fotografare mentre lo è all’esterno e nella chiesa-basilica.
Consultare il sito ufficiale per le informazioni sui convegni, le manifestazioni e sulla possibilità di soggiornare in abbazia.

Come arrivare

Provenendo dall’Autostrada A22 del Brennero, uscire a Bressanone/Val Pusteria, girare a destra per Varna, attraversare il paese e all’altezza dell’Hotel Lëwenhof svoltare a sinistra per Novacella in direzione dell’abbazia, nei pressi della quale si puà parcheggiare la propria vettura; al complesso arrivano anche le linee n. 2 e 3 del Citybus.

 Pubblicato da il 08/04/2019 - 7.705 letture - ® Riproduzione vietata

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