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Corso Umberto I, in centro a Taormina la via dei negozi

Si snoda nel cuore storico di Taormina, congiungendo Porta Messina con Porta Catania. E' costellato di monumenti ed architetture, ed offre ottime possibilitą di shopping nei migliori negozi della cittą.

Un tempo parte integrante della via Valeria che collegava Messina a Catania, Corso Umberto I° è oggi la principale via di Taormina. Dedicata al re che governò l’Italia dal 1878 al 1900, questa arteria è delimitata alle due estremità da Porta Messina e Porta Catania: la prima, ingresso nord per il centro storico, è nota anche come Porta Ferdinandea perché fatta costruire da Ferdinando IV° di Borbone; la seconda, ubicata a sud di Taormina, fu costruita nel 1440 come indicato dall’incisione dell’edicola sopra l’arco che riporta anche lo stemma della casata aragonese.

Quanto è lungo Corso Umberto I°?

La distanza che si percorre a piedi tra i due estremi è pari a 800 metri, e lungo il percorso oltre che storia ed arte avrete modo di dedicarvi allo shopping tra i migliori negozi di Taormina, le boutique e i locali tipici.

Con il tempo, i monumenti di epoca greca e romana hanno lasciato il posto a nuove costruzioni rendendo Corso Umberto I° un prezioso museo d’arte all’aria aperta. I palazzi antichi e le chiese che si affacciano su questa via hanno così trasformato la strada consolare Valeria nell’attuale centro storico di Taormina che ogni giorno i turisti di tutto il mondo affollano. 

Cosa vedere in Corso Umerto I° a Taormina

Il corso è l'arteria principale che ci accompagna tra le attrazioni principali di Taormina: le diverse architetture che s’incontrano passeggiando per il corso testimoniano le differenti dominazioni, dall’araba alla normanna, che hanno caratterizzato la storia di questo territorio stravolgendone anche in più occasioni il piano urbanistico.

Ricordando che al centro di Corso Umberto I° si trova la Torre dell’Orologio, detta anche Torre di Mezzo perché divideva (e divide tutt’oggi) il borgo medievale da quello di epoca greco-romana, cosa si può ammirare passeggiando lungo questo viale stretto e senza marciapiedi?

Intanto il piccolo teatro Odeon, riportato alla luce nel 1892 in seguito a scavi archeologici. L’edificio fu costruito nel II° secolo d.C. e anticamente adibito a rappresentazioni di letteratura e musica destinate ai nobili della città. Oggi viene invece utilizzato durante il periodo dell’Avvento come scenario per il tradizionale presepe vivente.

Proprio sulle rovine dell’Odeon sorge la chiesa di Santa Caterina, luogo di culto in stile barocco costruito attorno alla prima metà del 1600. La facciata si presenta con un bel portale in marmo rosa sormontato da una nicchia con la statua della santa. L’interno, ad una sola navata, accoglie un’altra scultura in marmo del 1493 raffigurante Santa Caterina, quadri a olio e un altare (quello maggiore) in marmo e legno intarsiato. Dopo un lungo intervento di restauro che ha riportato alla luce testimonianze greco-romane, la chiesa è stata riaperta ai fedeli attorno al 1970.

Al civico 42 si trova invece l’ex chiesa di Santa Maria del Piliere con il suo splendido portale rinascimentale: persa la funzione religiosa (il culto venne interdetto ai primi del 1800), oggi accoglie un’attività commerciale; proseguendo l’itinerario si raggiungono le Naumachie, una lunga facciata di mattoni rossi del periodo romano, considerate fra i più importanti monumenti della città siciliana.

Intersecando Piazza IX° Aprile si arriva al punto panoramico che offre una splendida vista sulle pendici dell’Etna e la zona collinare su cui sorge il Teatro Greco. C’è poi la chiesa di Sant’Agostino, di fronte alla Torre dell’Orologio, datata 1486 con l’elegante campanile merlato: dal 1985 è sede della Biblioteca oltre che sala polivalente. E ancora la chiesa di San Giuseppe del XVII° secolo con la bella facciata che mescola la pietra di Taormina e quella di Siracusa con un intonaco dai colori tenui.

Nelle vicinanze del corso – numerosi vicoli lo attraversano accompagnando alla scoperta di angoli segreti della città – si possono ammirare inoltre Palazzo Corvaja, sede del Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari; Palazzo Ciampoli, antica residenza nobiliare in stile catalano costruita nel 1412; la barocca chiesa di San Pancrazio edificata sulle rovine di un tempio greco intitolato a Giove Serapide.

Chi è alla ricerca di botteghe artigianali troverà in Corso Umberto I° e nei dintorni di tutto e di più a partire dalle colorate ceramiche sino agli oggetti in marmo intarsiato e ferro battuto (a Taormina la sua lavorazione è piuttosto rinomata); non mancano neppure le grandi firme e le griffe più celebri della moda così come i punti di riferimento per gli appassionati di gastronomia e di dolci in particolare. Fra questi ultimi, fermatevi alla pasticceria Chemi al civico 102: fondata nel 1970 dal signor Antonino, produce solo prodotti tipici siciliani fra cui torroni e squisiti dolciumi a base di mandorla.

Come arrivare in Corso Umberto I°

Il centro storico di Taormina non è raggiungibile in auto: sarà perciò necessario parcheggiare nelle aree pubbliche a pagamento. Le più vicine a Corso Umberto sono il parcheggio Porta Catania e Porta Pasquale, entrambi a circa 200 metri dal corso. Se scegliete di arrivare in treno alla stazione Taormina-Giardini, la soluzione più pratica per raggiungere il viale è di proseguire con uno degli autobus dell’Interbus e dell’ASM.

 Pubblicato da il 09/03/2018 - 14.806 letture - ® Riproduzione vietata

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