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Lo Stabilimento termale delle Terme di Levico in Trentino

Ideale per chi cerca l'equilibrio psicofisico, il complesso delle Terme di Levico e Vetriolo offre salute e benessere a 360° grazie alle acque ferruginose di due sorgenti e una serie di trattamenti specifici, dalla balneoterapia agli idromassaggi.

Lo stabilimento termale di Levico è uno dei due impianti di cura e benessere che fanno parte del complesso delle Terme di Levico e di Vetriolo, ed utilizza l’Acqua Forte affiorante in questa seconda località ad oltre 1500 metri di altezza nel cuore dei Lagorai, la catena montuosa anche conosciuta con il nome di Piccolo Tibet. Lo stabilimento termale si trova oggi all’interno dell’abitato di Levico in via Vittorio Emanuele, nello stesso luogo in cui sorgeva un tempo il primitivo stabilimento ottocentesco cancellato dai bombardamenti che il centro ha subito nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Attualmente rappresenta uno dei più importanti centri termali del Trentino e tra quelli di alta quota di tutto l’arco alpino, e si caratterizza per un’offerta di benessere e relax che, alla riconosciuta efficacia delle sue uniche acque arsenicali e ferruginose, ad alta acidità, abbina la bellezza dei panorami, il silenzio delle montagne che sovrastano la Valsugana, la totale assenza di inquinamento e una completa mancanza di stress e ritmi frenetici.

Lo stabilimento è una piacevole attrazione per quanti nel periodo estivo fuggono il caldo estivo della città per villeggiare ai piedi delle montagne, godendosi l’aria fresca che si respira nelle vallate alpine, la spiaggia Bandiera Blu sul Lago di Levico,  la possibilità di fare sport acquatici sulle acque del lago, scoprire la cultura tra le bellezze del trentino, magari assaporando i prodotti della terra in uno dei vari percorsi enogastronomici, scoprire il fascino e la memoria dei luoghi della Grande Guerra, e allo stesso tempo ritemprando le proprie energie mentali e fisiche con i trattamenti termali proposti in questo complesso termale.

Storia dello stabilimento termale

Le sorgenti termali di Levico vengono scoperte fortuitamente nel periodo medioevale nell’ambito di scavi per la costruzione di gallerie minerarie intese all’estrazione di ferro e rame. Le acque vengono inizialmente impiegate solo dai locali, mentre è nel 1860, grazie alla costruzione di un apposito acquedotto che le convogliava fino a Levico, che comincia lo sviluppo del centro termale di Levico e lo sfruttamento sistematico delle potenzialità termali delle acque minerali, con il primo stabilimento che viene completato nel biennio 1866-1867.

Il salto di qualità della meta termale avviene però verso la fine del secolo, su impulso dell’imprenditore tedesco Giulio Adriano Pollacsek, che fa realizzare in loco il Grand Hotel Imperial e il vasto parco antistante, entrambi inaugurati nel 1900 alla presenza dell’Arciduca Eugenio d’Asburgo. La prestigiosa struttura ricettiva, assieme alla ferrovia della Valsugana fatta costruire dal Governo Austriaco, dà finalmente impulso ad un termalismo di respiro europeo che accoglie personalità eminenti e teste coronate. Un forte arresto dell’attività termale consegue alla Seconda Guerra Mondiale, in quanto Levico diviene fra il 1943 ed il 1945 sede del comando centrale dell’esercito tedesco per il settore Nord-Est, e come tale è bersaglio di pesantissimi bombardamenti che fra l’altro distruggono completamente il Grand Hotel Regina.

Una volta terminato il conflitto bellico, Terme e relative sorgenti passano nella proprietà della Regione Trentino Alto Adige e successivamente, dal 1973 alla Provincia Autonoma di Trento che ha gestito in proprio lo stabilimento termale, il Grand Hotel e l’impianto di imbottigliamento fino al 1996, anno in cui la gestione viene affidata infine ai privati della Levicofin SRL. In anni recenti la Provincia di Trento ha deciso di far completamente ristrutturare le strutture del grande stabilimento costruito negli anni ’60 in viale Vittorio Emanuele a Levico, con un intervento completato nel 2009 che ha reso questo impianto uno dei più all’avanguardia nel panorama del termalismo europeo.

Acque e trattamenti termali

Le acque che alimentano lo stabilimento di Levico sgorgano dalle montagne che sovrastano l’abitato del paese, ad oltre 1500 metri di altitudine e derivano da due fonti denominate “Acqua Forte” e “Acqua Debole”. Entrambe ferruginose e ricche di minerali medicamentosi, solo la prima è però attualmente impiegata a scopo terapeutico presso lo stabilimento termale, in quanto l’instabilità chimico-fisica della seconda non garantisce ancora un’omogeneità nelle relative proprietà curative.

Si tratta in entrambi i casi di acque che iniziano il proprio ciclo di vita grazie alle precipitazioni piovane che si insinuano all’interno del complesso roccioso porfirico del Lagorai e, attraverso un lungo percorso sotterraneo attraverso ricchi giacimenti metalliferi acquistano un notevole tenore di oligominerali quali ferro, rame, arsenico e solfati, fino a stillare infine nella antiche gallerie minerarie scavate nel periodo medioevale, per essere infine canalizzate fino allo stabilimento termale.

L’elevato livello di acidità ed il forte contenuto minerale rende necessario il loro utilizzo a scopi terapeutici soltanto sotto stretto controllo medico, onde evitare importanti controindicazioni.

L’Acqua Forte, in particolare, si caratterizza come altamente mineralizzata, ricca di solfati, ferruginosa, e ricca di molti altri elementi benefici quali rame e zinco, oltre ad essere notevolmente acida ed arsenicale, cioè contenente concentrazioni di arsenico in grado di esplicare efficacia curativa. 

Inoltre queste acque sono particolarmente indicate per affezioni delle vie respiratorie, reumatismi, problemi della tiroide, ginecologici e del sangue. Le cure praticate sono la balneoterapia, le inalazioni, le irrigazioni e la fangoterapia con fanghi maturati nell'acqua termale di Levico e sono convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale.
Per sottoporsi alle cure termali è richiesta la prenotazione e una visita medica.

Ci sono altri motivi per scegliere la Terme di Levico come obiettivo per il vostro benessere: nella struttura sono a disposizione un servizio riabilitativo di recupero e di rieducazione funzionale, dotato di una palestra attrezzata, una piscina e una serie di attrezzature tra cui segnaliamo  la Human Tecar®, tecnica innovativa per problemi muscolari e articolari utilizzata soprattutto in ambito riabilitativo e sportivo, nonché un servizio poliambulatoriale specialistico che propone visite cardiologiche, otorinolaringoiatriche, dermatologiche, ginecologiche, fisiatriche, ortopediche, servizi di angiologia, sedute di psicoterapia e servizio di dietetica e nutrizione.

Se poi siete alla ricerca di un vero e puro benessere, è possibile prenotare massaggi antistress e trattamenti estetici e di relax che vengono proposti nel reparto Thermal e Beauty Space.


Informazioni utili per visitare le Terme

Indirizzo, telefono, sito ufficiale
Viale Vittorio Emanuele, 10 - 38056 Levico Terme, TRENTO

tel. 0461 706077 / 706481

Aperture 2019:  Il Palazzo delle Terme di Levico sarà aperto dal 15 aprile al 9 di novembre. Il Palazzo delle Terme di Vetriolo aprirà dal 2 giugno al 31 agosto

Scoprite di più su Levico e le sue terme sul sito www.visitvalsugana.it/levicoterme

Come arrivare
In auto o con un altro mezzo di spostamentol autonomo basta arrivare in autostrada fino a Trento, da dove si devia sulla Strada Statale 47 della Valsugana che subito dopo essere passata fra i laghi di Caldonazzo e di Levico sbocca sulla Provinciale 1 che porta allo stabilimento termale di Levico in un paio di km. Il tempo di percorrenza complessivo è pari a circa mezz'ora. Coi mezzi pubblici, si prende comunque Trento come punto di riferimento, con punto di partenza dalla Autostazione dei bus. Si prende dunque la linea che porta fino a Pergine Valsugana, dove si effettua il cambio per prendere il bus che porta all'Autostazione di Levico da dove mancano poche centinaia di metri a piedi. Tempo complessivo di viaggio circa un'ora. In alternativa Si può arrivare a Pergine anche da Venezia grazie alla linea ferroviaria che collega la città lagunare con Trento

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