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Stabilimento termale delle Terme di Sant'Andrea a Medesano

Le Terme di Sant'Andrea a Medesano sono il complesso termale di Parma e offrono diversi titpi di acque salutari.

Lo stabilimento termale “Terme di Sant’Andrea” è uno dei centri termali della provincia di Parma e si trova nella frazione di Sant’Andrea bagni nel comune di Medesano, ad una ventina di km dal capoluogo, in Emilia-Romagna. Lo stabilimento si caratterizza per l’atmosfera piacevolmente retrò dei suoi edifici, che richiamano il periodo di maggior splendore delle terme agli inizi del novecento, ma allo stesso tempo offre la modernità dei trattamenti ed il comfort dei giorni nostri.

Dotato di area mescita per le cure idropiniche, salone in stile Liberty, polimabulatorio e parco giochi per bambini, Terme di Sant’Andrea sono un centro termale spiccatamente dedicato al profilo terapeutico del termalismo. Sono in particolare uno dei centri di eccellenza di medicina termale sia in Emilia-Romagna che in Italia per le cure idropiniche e per la balneoterapia, grazie alle ben dieci acque curative differenti a disposizione che consentono il singolare vantaggio di poter offrire percorsi terapeutici integrati con l’uso sinergico di più acque, tutto in un unico stabilimento: sono infatti a disposizione come bibita termale quattro acque alcaline, due purgative, una ferruginoso-potassica ed una sulfureo-magnesica, mentre per i bagni vengono impiegate quella salso-bromoiodica e quella sulfureo-calcica.

Storia dello stabilimento termale

La storia termale moderna dei bagni di Sant’Andrea a Medesano comincia nel 1804, quando un’equipe di ingegneri inglesi, belgi e francesi lavora nella zona effettuando le trivellazioni e i sondaggi per cercare il petrolio nelle profondità del sottosuolo parmense. Invece del petrolio trovano invece una falda di acque termominerali che iniziano a sgorgare in superficie. Gli ingegneri Carlo e Giacomo Ponci decidono di farle analizzare intuendo in modo lungimirante le grandi potenzialità commerciali di quest’acque benefica, una volta appurate le loro effettive qualità terapeutiche.

Come ci informa una storia dei bagni di Sant’Andrea risalente al 1912, lo stabilimento a tale epoca comprendeva quindici vasche per la balneoterapia all’interno di un modesto fabbricato collocato in un piccolo parco di querce secolari. Vi si trovavano del pari un piccolo edificio con due vasche per i bagnio solforosi e uno chalet con bagno a doccia per lo sfruttamento delle acque alcaline. Nonostante la modestia dei fabbricati del primitivo stabilimento, la quantità di acque, veramente abbondante e la relativa eccellente qualità sono comunque già note ad eminenti studiosi come il professor Paolo Mantegazza che passa in rassegna le tipologie di acque presenti in zona e ne illustra le indicazioni terapeutiche.

In tempi più remoti tuttavia è possibile affermare che già gli etruschi avevano individuato come medicamentose le acque del Rio Fabbro, successivamente impiegate sistematicamente dagli antichi Romani, come risulta dai ritrovamenti archeologici. Alla riscoperta ottocentesca delel fonti salutifere segue nel 1888 la concesssione per lo sfruttamento commerciale tramite Regio Decreto.

Acque e trattamenti termali

Presso Terme di Sant’Andrea viene proposto il panorama completo delle più importanti terapie termali, comprendendo balneoterapia, cure idropiniche, inalazioni, insufflazioni endotimpaniche per la cura della sordità rinogena e percorso vascolare per le vasculopatie.

Per le cure idropiniche vengono impiegate ben otto acque minerali termali, in base alle rispettive proprietà benefiche: sono infatti presenti quattro differenti acque alcaline, provenienti da altrettante sorgenti e cioè Fonte Antica, fonte Ducale, fonte Lidia e fonte Salus, due acque purgative di cui una sulfurea debole ed una sulfureo magnesiaca ferruginosa, una sulfureo-magnesiaca ed una ferruginoso-potassica.

Le quattro acque alcaline risultano medio minerali e bicarbonato calciche, e sono indicate nella cura delle malattie del ricambio e dell’apparato digerente, ma l’acqua Lidia in particolare spicca per la sua efficacia contro le calcolosi renali. Le cosidette acque purgative sono clorurate, sodiche e magnesiache oltre che leggermente iodate, e mentre entrambe rappresentano efficaci rimedi contro la stitichezza, le colecisti ed il colon irritabile, quella purgativa forte, più mineralizzata viene preferita in casi di uricemia, diabete e intossicazioni intestinali, mentre la purgativa debole, meno mineralizzata, risulta invece acqua di elezione per i casi di gastriti croniche e colecistoatonie. L’acqua ferruginosa potassica è invece adatta soprattutto nel caso di anemie in cui bisogna sopperire alla mancanza di ferro, mentre quella sulfureo magnesica è adatta contro le malattie del fegato e delle vie biliari, come ad esempi le calcolosi.

Nell’ambito della balneoterapia, invece, tali acque vengono distinte a seconda che siano salso-bromoiodiche, usate per le forme infiammatorie croniche dell’apparato osteoarticolare e artroreumatiche, oppure sulfureo-calciche, nel qual caso vengono preferite per la malattie della pelle e per processi infiammattori in cui risulta importante l’effetto sedativo da esse svolto.

Informazioni utili per visitare le terme

Poliambulatorio Medical Thermae 
Indirizzo, telefono, sito ufficiale
Str. Cavicchiolo, 3, 43048 Sant'Andrea Bagni PR

tel. 0525 431233
www.termeparma.com


Come arrivare
Viaggiare in auto o con un altro mezzo di spostamento autonomo (moto/camper) è sicuramente la scelta più comoda e veloce per arrivare alle Terme di sant’Andrea, dato che basta, sia da sud (La Spezia) che da nord (Parma), percorrere l’Autostrada A15 della Cisa fino al casello di Fornovo sul Taro per poi proseguire su Sp357 fino a Felegara e deviare infine per la località termale di Sant’Andrea Bagni. Coi mezzi pubblici conviene invece prendere come punto di riferimento la città di Parma, dalla quale è possibile prima prendere il treno che viaggia sulla linea per Pontremoli, scendendo a Fornovo, quindi prendere il bus che arriva direttamente fino a Sant’Andrea Bagni, per un viaggio complessivo di poco meno che un’ora.

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