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La visita al Museo Canova e la sua Gipsoteca a Possagno

La Casa Museo del Canavo, con annessa Gipsoteca a Possagno offre l'opportunitą di scoprire l'arte suprema dello scultore veneto.

Possagno, piccolo paese della provincia di Treviso in Veneto, è inoltre la località natia dell’eccelso scultore italiano Antonio Canova, il più grande esponente dell’arte neoclassica celebrato e ricordato attraverso due luoghi iconici, il Tempio Canoviano e le memorabilia della sua Casa Natale e l’annessa Gipsoteca che venne costruita nel 1836, contenitore inestimabile di modelli scultorei, bozzetti in terracotta, schizzi e dipinti.

Un complesso museale, questo, ch’è un vero e proprio punto di riferimento culturale divenuto tale grazie all’acume realizzativo del fratello dell’artista, Giovanni Battista Sartori, che accorpò in un unico agglomerato museo con pinacoteca, biblioteca monografica e archivio documentale.

Nello specifico s’intenda una struttura riferibile all’epoca seicentesca, marcata da uno stile architettonico tipicamente regionale e scandita da più piani fra i quali s’articolava la vita di un tempo, fra rustici ambienti (Cantina, cucina, salone) e locali di stipamento rurale (porticati per il deposito degli utensili occorrenti per lavorare, stalla, serraglio e pozzi) largamente ampliati e ristrutturati a cavallo fra Settecento e Ottocento, mantenendo però i materiali d’impianto reperiti a Possagno, ovvero terracotta, legno e pietra a definire la cifra ad esempio della Sala degli Specchi e della Torretta, ove l’essenziale mobilio non è mai stato sradicato perdurando ancora oggi.

La Casa Museo del Canova

La Casa nel suo insieme è un tripudio di pregevoli collezioni, che vanno dai dipinti canoviani (per l’esattezza 15 oli su tela e 35 tempere molto equilibrate a livello cromatico) a incisioni, disegni, marmi e persino alcuni indumenti appartenuti allo scultore. La costruzione ha beneficiato di peculiari rivalutazioni che hanno in sostanza funto da operazioni riesumanti vecchi locali, uno su tutti la camera nella quale il neonato Canova vide la luce per la prima volta e che attualmente risulta visitabile dai turisti.

Autentico scrigno del sapere è rappresentato autorevolmente dalla grande Biblioteca che ospita libri di pregio e pubblicazioni estremamente interessanti tramite un’erudita organizzazione comprendente più sezioni: al catalogo storico afferente le letture predilette del Canova segue la raccolta di Massimiliano Pavan – Presidente della Fondazione Canova di Possagno – costituita di 5.000 volumi concernenti prettamente le discipline della Storia dell’Arte, dell’Archeologia e del Mondo Classico.

Successiva è la Biblioteca donata da Elena Bassi, che fu eminente studiosa del Canova e direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. L’archivio della Casa Museo comprende documenti contabili e un fitto carteggio che, uniti in un’unica ricerca, hanno permesso progressivamente di ricostruire molte tappe della carriera dell’artista, ma altresì i suoi rapporti con personaggi politici e colleghi illustri

La Gipsoteca del Canova

La visione che certamente è pensata per stupire e ammaliare risiede nella sontuosa Gipsoteca (Gypsotheca gravemente danneggiata nel corso della Prima Guerra Mondiale, massicciamente restaurata, nuovamente minacciata dalla Seconda Guerra Mondiale, svuotata e infine riallestita), addensante i modelli in gesso delle sculture dell’Esimio, opportunamente disposte in un elegante edificio sormontato da una sopraffina volta a botte con cassettoni, nobilitato da un’ampia abside a culmine dell’aula basilicale illuminata da tre lucernari aperti sulla volta stessa. Le opere in gesso sono state raggruppate seguendo l’originale canone tematico adottato dal Sartori, tenendo opportunamente distinti gli epigoni religiosi dagli araldi mitologici a costruire un emozionante tour che si staglia fra Ercole e Lica, Napoleone, il Perseo e, ancora, Venere e Marte, La Pietà e il Monumento a Maria Cristina, oltre ovviamente a centinaia di altre testimonianze del genio creativo del grande Canova. Molti gessi si ritrovano nel nuovo edificio realizzato dall’architetto veneziano Carlo Scarpa, innovativo spazio d’esposizione in cui oggi si fanno ammirare pezzi di enorme valore come Le Grazie e Amore e Psiche.

Riemersi dalla meraviglia, i turisti possono disimpegnarsi percorrendo il Giardino di Casa Canova, eccezionale spazio verde contraddistinto da aiuole fiorite, roseti e il Brolo, vale a dire il frutteto corredato da alberi rari e piante scenografiche come la Buganville e la Laestroemia. A coronare il tutto ecco il Parco, oggi adibito a mostre di scultura all’aperto, feste ed eventi di diverso tipo.

Informazioni utili, orari e prezzi per visitare il museo

Casa Museo Canova
Dove: Via Canova, 74 – Possagno (TV)
Orari di apertura: dal martedì al sabato con orario 9.30-18.00, domenica e festivi con orario 9.30-19.00
Sito ufficiale: www.museocanova.it
Contatti: tel. 0423/544323 o mail posta@museocanova.it
Costo biglietti: intero € 10.00, ridotto € 6.00 (over 65, under 25, Forze dell’Ordine, disabili), scolaresche € 6.00, famiglia € 22.00

Come arrivare
Chi si trova a Treviso può arrivare a Possagno imboccando la SS348 in direzione Belluno, con uscita all’altezza di Pederobba e nuovo imbocco della SP26 per Possagno. Da Venezia bisogna prima percorrere la A27 in direzione Treviso, uscire poi a Treviso Nord e proseguire per via Postumia fino all’immissione in SS348; le stazioni ferroviarie più vicine si trovano a Castelfranco Veneto (30 km) e Bassano del Grappa (18 km), collegate a Possagno dai bus della Ctm; l’aeroporto di riferimento non può che essere l’Antonio Canova di Treviso.

 Pubblicato da il 22/04/2017 - 21.761 letture - ® Riproduzione vietata

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