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Visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau a Oswiecim

Auschwitz e Birkenau a Oswiecim sono i luoghi che hanno visto compire una delle fasi pił drammatiche dell'olocausto, durante la seconda guerra mondiale.

È il luogo dove si è verificato il più grande genocidio della storia, quello che ha segnato in maniera indelebile il Novecento e che ancora oggi provoca i brividi al solo pensiero: parliamo del complesso dei campi di concentramento nazisti di Auschwitz-Birkenau.
La cittadina di Oświęcim (in tedesco: Auschwitz) si trova nel sud della Polonia ed è tristemente nota per le vicende legate alla Seconda Guerra Mondiale. È proprio qui, infatti, che i militari tedeschi portavano gli ebrei, ma anche gli omosessuali, i rom e prigionieri politici di varie nazionalità per finire i loro giorni nella schiavitù e nella barbarie dei locali campi di concentramento.

Non si trattava di un solo luogo di sterminio, bensì di un complesso situato a Oświęcim e dintorni, di cui faceva parte quello comunemente noto come Auschwitz I, ma anche Birkenau (altrimenti detto Auschwitz II) e il campo di lavoro di Monowitz (o Auschwitz III).
Si calcola che qui siano state uccise almeno 1.5 milioni di persone tra il 1940 e il 1945 e va da sé che qualsiasi tentativo di descrivere ciò che si può vedere qui, non riuscirà mai ad essere efficace. Per questo abbiamo scelto di presentare solamente i campi e di fornire alcune informazioni utili, lasciando al visitatore i commenti e le impressioni.

Campo di Auschwitz

Il campo di concentramento di Auschwitz si trova a sud del centro di Oświęcim ed è visitato ogni anno da circa 1.700.000 persone. La scoperta del campo inizia dal centro visitatori, da dove attraversando il cancello con la famosa scritta “Arbeit macht frei” ("Il lavoro rende liberi") si entra nell'area dove effettivamente vivevano i prigionieri. Si sono conservati quasi tutti gli edifici in mattoni, ed è proprio girando tra questi che si può conoscere la storia del luogo mediante le esposizioni qui allestite, anche se è certamente con una visita guidata che si può capire meglio la storia del luogo.
Quando l'Armata Rossa sovietica liberò Auschwitz il 27 gennaio 1945, i tedeschi si erano già dati alla fuga lasciando in gran parte intatto il campo, diversamente da quanto successe per il vicino campo di sterminio di Birkenau.

Campo di Birkenau

Ad appena 2 km di distanza, in località Brzezinka, si trova il luogo più terribile dell'esperienza nazista. Fu infatti qui che la maggior parte degli uomini, donne e bambini vennero uccisi nelle camere a gas; esistevano oltre 300 baracche usate come prigioni, dove la gente era costretta a vivere in atroci condizioni igieniche e di sovraffollamento prima di finire nelle quattro grandi camere a gas, ognuna dotata di forno crematorio. Qualche dato può fornire un'idea più chiara del sistema: le camere avevano la capacità per uccidere fino a 2000 persone alla volta, e gli ascensori erano stati montati appositamente per caricare i corpi fino ai forni.
A differenza del vicino campo di Auschwitz, qui l'esercito tedesco riuscì a distruggere parte del complesso e degli archivi al momento di battere in ritirata, ma anche ciò che resta è talmente abominevole – a partire dal filo spinato – non riesce a a fare passare in secondo piano ciò che è successo qui dentro.

Informazioni utili per visitare i campi

La denominazione ufficiale data dall'UNESCO, che protegge questi luoghi come Patrimonio dell'Umanità, è “Auschwitz Birkenau, Campo di Concentramento e Campo di Sterminio Tedesco Nazista (1940-1945)”.

Regole
Le visite individuali al memoriale sono gratuite, ma consigliamo di ingaggiare una guida per capire come funzionasse il sadico meccanismo genocida e le condizioni di vita e di detenzione delle persone che passarono da qui.
All'interno dei campi occorre mantenere un atteggiamento adeguato, di solenne rispetto per il luogo e per la memoria dei morti; esistono a tal proposito delle regole base per la visita, consultabili sul sito ufficiale.
Sono concesse le foto e le riprese video, ma senza flash né cavalletto.
Dentro al museo si possono portare solo borse di piccole dimensioni (30x20x10cm), che comunque devono essere lasciate negli armadietti.

Visite guidate
Dato l'elevato numero di ospiti, nel campo di Auschwitz I dal 1 aprile al 31 ottobre gli ingressi dalle h.10 alle h.16 possono avvenire solo sotto forma di visite guidate, mentre a Birkenau non vige questa regola. Esistono diversi tipi di visite, ma quella base comprende l'ingresso nei due campi e dura in media tre ore e mezza.
In generale, comunque, è vivamente consigliato prenotare in anticipo (soprattutto in primavera e in estate) per garantirsi l'ingresso nei giorni e negli orari prescelti.

Si può prenotare la propria visita per email all'indirizzo: reservation.office@auschwitz.org o per telefono (+48 33 844 81 00) da due a cinque giorni prima. In alternativa, più semplicemente, si può fare online fino a cinque giorni prima della visita sul sito ufficiale: visit.auschwitz.org, dove si possono trovare anche le tariffe delle guide.

Orari
Il museo è aperto tutto l'anno, tranne il 1 gennaio, il 25 dicembre e il giorno di Pasqua.
Gli orari di ingresso sono i seguenti:
7:30-14 in dicembre;
7:30-15 in gennaio e novembre;
7:30-16 in febbraio;
7:30-17 in marzo e ottobre;
7:30-18 in aprile, maggio e settembre;
7:30-19 in giugno, luglio e agosto.
Una volta entrati, si può rimanere all'interno delle strutture fino a 90 minuti oltre l'orario indicato (es. fino alle 15:30 in dicembre o fino alle 20:30 in agosto).

Per maggiori informazioni, si può visitare il sito ufficiale del Memoriale e Museo di Auschwitz-Birkenau.

 Pubblicato da il 30/03/2017 - 8.020 letture - ® Riproduzione vietata

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