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La Basilica di San Francesco ad Arezzo e i suoi affreschi

Famosa per gli affreschi di Piero della Francesca la Basilica di San Francesco č una delle chiese pių importanti di Arezzo.

Austera come la città che la ospita, la Basilica di San Francesco è nell’omonima piazza tra i maggiori luoghi d’interesse di Arezzo e della Toscana in generale, molto amata da turisti e residenti per via di una semplicità che ne caratterizza linee e prospettive senza però inficiarne l’indubbia bellezza datale dallo stile gotico, in voga nel ‘200, secolo che l’ha vista nascere come edificio destinato, però, a una riedificazione fra il 1318 e il 1377. E' sicuramente una delle attrazioni di Arezzo soprattutto per la presenza degli affreschi della Cappella Bacci, capolavoro di Piero della Francesca.

La facciata della chiesa

Un impianto architettonico essenziale si concede un solo ornamento costituito da una cornice corrente attorno all’orlo del tetto, dalle finestre con arco fatto a sesto acuto, mentre a corredo implementare vi sono il rosone centrale e la tettoia a protezione dell’ingresso, elemento che ha il suo culmine nella lunetta raffigurante una Madonna con Bambino e Santi ridipinta dal Casucci: quest’ultimo è anche fautore del campanile, abbisognante nel 1927 di un serio restauro. Riguardo al materiale utilizzato per costruire l’edificio si rileva un doppio uso, ovvero dei blocchi di travertino per la parte inferiore della facciata e dei mattoni che suffragano la sobrietà complessiva del gotico applicato alle strutture tributate al Santo di Assisi. L’esterno si esaurisce in una breve spiegazione in antitesi a quanto c’è da specificare riguardo l’interno, ben più ricco di spunti e unità decorative da esplicare nel giusto modo, edicole ornate a destra e minimali cappelle ogivali a sinistra.

La Cappella Bacci

La Cappella maggiore, voluta dall’influente famiglia Bacci, s’adorna di affreschi realizzati nel 1447 da Bicci di Lorenzo, autore dei ritratti dei quattro evangelisti apposti nella volta, dei due dottori della chiesa e del Giudizio Universale a margine dell’arco frontale. Toccò a Piero della Francesca subentrare al predecessore, tant’è che egli portò a termine nel 1466 le quindici scene affrescate della Leggenda della Vera Croce, un ciclo pittorico divenuto assai celebre e perciò preservato da un intervento restaurativo mirato alla fine del quale la cappella si è ritenuta idonea alle visite venendo di fatto musealizzata.

Vi possono accedere un massimo di 25 persone ogni 30 minuti purchè entranti dalla porta laterale della chiesa. Gli affreschi sono divisi in tre livelli e s’impongono per l’estetica sopraffina: notevoli Il Sogno di Costantino, La Battaglia di Costantino e Massenzio, Il Ritrovamento e la verifica della Vera Croce; altra scena chiave più iconica dal punto di vista religioso risulta L’Annunciazione. Piero della Francesca utilizzò sapientemente lo spazio dedicando la parte alta alle scene all’aperto, la parte mediana alle scene di corte e la parte bassa alle scene di battaglia.

Cosa vedere nell'interno della chiesa

Ammantato di blasone indelebile, il grande crocifisso dell’altare è il frutto dell’abile mano di Duccio di Boninsegna, che nel 1289 lo consegnò ufficialmente alla storia dell’arte quale opera pregiatissima e ancor oggi sottoposta a svariati studi critici.

La Cappella di destra esula dall’unicum architettonico, quasi fosse una parte del tutto estranea: dedicata a Sant’Antonio da Padova, custodisce affreschi seicenteschi di Francesco e Antonio Nasini di Casteldelpiano. L’interno della basilica s’agghinda delle vetrate stupende del Marcillat, delle tele di Spinello e del grande Crocifisso realizzato probabilmente da un contemporaneo di Cimabue. L’ultima cappella laterale a sinistra ospita il monumento funebre al giureconsulto Rosselli, riconducibile alla prima metà del Quattrocento.

Il bel chiostro riporta al centro il Pozzo della Bufala, presente per volontà di Ferdinando de’Medici che lo fece costruire nel 1590 forse conoscendo la sussistenza di un altro pozzo di marca senese in Piazza dell’ex ospedale, databile 1465. La Basilica dispone di un organo a canne assemblato nel 1969 dalla ditta Costamagna, donazione del Comune di Arezzo. Lo strumento è ha trasmissione elettrica, possiede 14 registri, due tastiere di 61 note ciascuna e pedaliera concavo-radiale di 32.

Esiste un piano sotterraneo dove si cela la cosiddetta Chiesa Inferiore, organizzata in tre navate (a differenza della Chiesa Superiore ch’è ad aula unica) e riassestata solo negli ultimi decenni per poter fungere da sala espositiva.

Come arrivare a San Francesco

Arezzo è servita dalla A1 Autostrada del Sole Milano-Napoli e si dispone lungo le linee ferroviarie Firenze-Roma, Arezzo-Stia e Arezzo-Sinalunga (quest’ultime sono locali) con fermata alla stazione di Piazza Repubblica, dove è ubicato un parcheggio per auto. In alternativa trovate un comodo parcheggio a nord del centro (Petri) e da qui grazie alle scala mobili arrivate nella zona di Piazza Grande e scendendo fino a San Francesco. In città circolano prevalentemente autobus ATAM ma il centro storico è accessibile solo a piedi per via dell’inclinazione del suolo. L’aeroporto di Firenze dista ca. 95 km da Arezzo.

Informazioni utili per visitare la chiesa

Basilica di San Francesco
Dove: Piazza San Francesco – Arezzo
Orari di apertura ora solare: dal lunedì al venerdì segue l’orario 9.00-18.00, sabato 9.00-17.30, domenica 13.00-17.30
Orari di apertura ora legale: dal lunedì al venerdì segue l’orario 9.00-19.00, sabato 9.00-18.00, domenica 13.00-18.00
Contatti: info e prenotazioni tel. 0575/299071 – 0575/352727 o mail info@pierodellafrancesca-ticketoffice.it / pierodellafrancesca-ar@beniculturali.it
Biglietto: intero € 8.00 (€ 6.00 + € 2.00 per diritto di prenotazione), ridotto € 5.00 (€ 3.00 + € 2.00 per diritto di prenotazione) per cittadini UE fra i 18 e i 25 anni, gratuito (€ 2.00 per diritto di prenotazione) per cittadini UE under 18.
Biglietto cumulativo: intero € 12.00 (€ 10.00 + € 2.00 per diritto di prenotazione) comprendente le visite a Basilica di San Francesco e Cappella Bacci, Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate, Museo di Casa Vasari, Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna; ridotto € 7.00 (€ 5.00 + € 2.00 per diritto di prenotazione).

 Pubblicato da il 30/04/2017 - 17.581 letture - ® Riproduzione vietata

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