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La Reggia di Caserta e i suoi giardini, guida alla visita

La Storia della Reggia di Caserta e del suo giardino si concretizza nel 18° secolo. Si tratta della residenza reale pił grande del mondo, superando la stessa Versailles.

Gioiello sgargiante di una Campania storicamente ammirata dai grandi conquistatori e regnanti, la Reggia di Caserta si presenta figliol prodiga di un’architettura votata alla meraviglia e all’eccellenza assoluta. Dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 1997, è una struttura che esprime lo splendore della concezione sovrana specchiata in se stessa, simbolo del potere fattosi fondamenta irremovibile, i cui numeri parlano chiaro senza lasciare spazio a discussioni dubbiose: voluta fortemente dal Re di Napoli Carlo di Borbone nel 1752, fu costruita nell’arco di 22 anni (l’inaugurazione avvenne nel 1774) in un’area ineccepibile dal punto di vista paesaggistico (e strategica in quanto molto più difficilmente attaccabile nell’entroterra rispetto a Napoli, per contro vulnerabile a incursioni via mare allora frequenti), aggiudicata dal Borbone per 489.343 ducati al fine di poter finalmente far erigere una sede di governo adeguata al prestigio della casata senza trascurarne la funzionalità.

Insomma, bella ma anche “intelligente” a tal punto da rivaleggiare tranquillamente con la Reggia di Versailles comprendendo inoltre il trittico spettacolare formato dal parco, dall’acquedotto e dal giardino. Il progetto di Luigi Vanvitelli – alla cui espansione e abbellimento contribuirono anche Gioacchino Murat, Ferdinando IV, Francesco I, Ferdinando II e Francesco II - ha saputo superare ampiamente ogni aspettativa tramutandosi in una residenza reale che, udite udite, è la più grande al mondo, capace di attrarre nel solo 2015 oltre 497.000 visitatori piazzandosi al quattordicesimo posto nella classifica dei siti museali statali più visitati.

Le misure e i numeri della Reggia di Caserta

L’opera alla quale ci si trova di fronte è realmente qualcosa di imponente, in verità terminata in tutti i suoi elementi solo nel 1845, anno in cui poté finalmente sfoggiare una completezza di dettagli e una veste barocca assolutamente mozzafiato pervadente un complesso così eccezionale da includere nel suo insieme 1.200 stanze per totali 1.742 finestre entrati nel computo spese attestato sugli 8.711.000 ducati. Un palazzo, dunque, costoso per l’esuberanza della costruzione, lungo 249 metri e alto 37,83, occupante una superficie di ca. 47.000 mq necessaria per la sussistenza di un palazzo d’impianto rettangolare costituito da due corpi di fabbrica intersecati a croce fino a generare quattro cortili interni di ampiezza tradotta in 3.800 mq ciascuno.

La visita della Reggia

La facciata ipnotizza data la subissante bellezza, sicché oltre la soglia d’entrata ecco aprirsi un vestibolo ottagonale di 15,22 metri di diametro ricco di colonne doriche, ben venti, degna introduzione al triplice porticato d’immissione al centro topografico. A lato del vestibolo ha inizio il sontuoso Scalone d'Onore a rampa doppia, esemplare barocco di 117 gradini che conduce al primo pianerottolo sfoggiante due leoni in marmo e il soffitto a doppia volta ellittica sul quale compaiono gli affreschi de Le quattro stagioni e La reggia di Apollo, mentre in parete centrale troneggia la statua di Carlo di Borbone in compagnia de La verità e Il merito, allegorie significative.

La Cappella Palatina al fondo della rampa ha mantenuto la propria eleganza raffinata tessuta da una volta a botte e colonne binate nonostante l’incombenza depauperante della Seconda Guerra Mondiale, causa della perdita di organi e arredi sacri e di un restauro accurato. Retrostante la cappella vi è il Teatro di Corte con pianta a ferro di cavallo e 450 posti totali. Gli appartamenti nella loro unicità si trovano a sinistra del vestibolo e la lunga serie è inaugurata dalla Sala degli Alabardieri seguita da quella delle guardie del corpo con bassorilievi realizzati da Gaetano Salomone, Paolo Persico e Tommaso Bucciano.

Proprio al centro della facciata principale è ubicata – quale disimpegno fra l’Appartamento Vecchio (ambiente adibito da Ferdinando IV e Maria Carolina che conta una lunga serie di stanze, camere da letto, studio e sala ricevimenti collegata alla Biblioteca Palatina e alla Sala Ellittica con tanto di presepe napoletano) e l’Appartamento Nuovo (qui prendono posto la Sala di Marte, la Sala di Astrea e la magnifica Sala del Trono dove avvenivano gli incontri con illustri personalità e i balli di corte) – la Sala del "baciamano" intitolata ad Alessandro il Grande e affrescata con l’opera Matrimonio tra Alessandro e Rossane di Mariano Rossi.

La Quadreria risulta un opimo caleidoscopio di sale, nove per la precisione, contenenti preziosi dipinti che vanno dalle nature morte (sala IV) al ciclo orientalista di Michele Scaroina (sala I), passando per gli sperimentalismi degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli (sala II) e le opere concernenti il tema “I Santi: la Passione e il Martirio” (sala VI). A questa pletora di testimonianze artistiche si aggiunge il Terrae Motus, collezione che annovera più di 70 opere firmate da celeberrimi personaggi come Keith Haring e Andy Warhol.

Il parco e i giardini della Reggia di Caserta

Da dentro a fuori: riversandoci nel parco, abbiamo a disposizione un’area verde la cui estensione si rileva per oltre 3 km in lunghezza che ricamano una summa rigogliosa di 120 ettari di superficie. Sublimi sono il Giardino all’italiana e il Giardino all’inglese, intervallati da una serie di meravigliose fontane dai motivi incantevoli e incantati: compaiono dunque la Fontana Margherita, la Fontana dei Tre Delfini (con un’enorme vasca di 470 metri, larga 27 e profonda 3), la Fontana di Eolo (di palese ispirazione mitologica poiché raffigurante gli dei Eolo e Giunone), la Fontana di Cerere (anch’essa caratterizzata da marcate componenti mitiche e realizzata interamente in marmo di Carrara), la Fontana di Venere e Adone, e infine la Fontana di Diana e Atteone.

Tutte le vasche vedono sguazzare svariate specie di pesci, ma era un tempo la Peschiera Vecchia a essere popolata di pesci allevati prima di essere consumati nella mensa reale. La Peschiera Nuova era invece destinata alle simulazioni delle battaglie navali: era questo il luogo di maggior divertimento per un giovane Ferdinando IV, che poteva inoltre usufruire dell’isolotto posto al centro del lago artificiale, vicino alla fortezza in miniatura chiamata Castelluccia. Il Giardino all’inglese svolge tutt'oggi il ruolo di serra a cielo aperto per le piante esotiche provenienti da tutto il globo, compresi alcuni rari esemplari direttamente importati dal lontano Giappone e distribuiti in uno spazio che contempla peraltro in maniera un po’ disordinata corsi d’acqua, laghetti e ruderi di vario genere come quelli del Tempio dorico.

Tantissimi i film ambientati alla reggia, ma è opportuno ricordarne solo alcuni: George Lucas ha scelto lo stupefacente palazzo per girarvi talune sequenze di "Star Wars: la minaccia fantasma" e "L’attacco dei cloni"; fece lo stesso Ron Howard, che qui individuò l’ambiente ideale per alcune scene di "Angeli e Demoni".

Come arrivare

In auto: da Roma Autostrada A1 uscita Caserta Nord; da Napoli, Salerno e Bari Autostrada A30 uscita Caserta sud; autobus partenti da Napoli centro, stazione e Aeroporto Internazionale Napoli Capodichino; la reggia dista appena 5 minuti dalla stazione della città e si può conseguentemente raggiungere a piedi.

Informazioni utili per visitare la Reggia di Caserta

Reggia di Caserta
Dove: Viale Douhet, 2/a – Caserta
Orari di visita: tutti i giorni (eccetto il martedì) dalle ore 8.30 alle ore 19.30, con aperture serali il sabato dal 7 maggio al 1° ottobre
Modalità: la visita prevede l’ingresso agli Appartamenti Storici, al Parco e ai giardini; Quadreria, Scalone d’Onore e Volte di copertura – Arti Decorative visitabili solo previa prenotazione
Sito ufficiale: www.reggiadicaserta.beniculturali.it
Contatti: biglietteria tel. (0039)0823/448084 o info (0039)0823/277580
Prezzo biglietti: intero € 12,00 (appartamenti storici, Parco e Giardino Inglese), ridotto € 6,00; intero € 9,00 (solo appartamenti storici), ridotto € 4,50; la prima domenica del mese gratuita la visita agli appartamenti storici, intero € 5,00 e ridotto € 2,50 per l’accesso al Parco della Reggia.

 Pubblicato da il 03/04/2017 - 23.904 letture - ® Riproduzione vietata

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