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Villa Gregoriana a Tivoli: il parco e le cascate del fiume Aniene

Il parco di Villa Gregoriana a Tivoli regala con un biglietto da 6 euro alcuni panorami tra i pił belli d'italia: cascate, grotte, gole ricoperte di verde, rovine romane accolgono i turisti in una visita indimenticabile.

Finalmente il 1 Marzo 2016 riaprono i cancelli di una delle ville naturali più suggestive d’Italia, Villa Gregoriana a Tivoli. A pochi chilometri da Roma infatti, nella cittadina di Tivoli , oltre agli splendidi resti archeologici di Villa Adriana e alla sontuosa Villa d’Este di epoca rinascimentale, è possibile ammirare un altro gioiello del nostro patrimonio storico-naturalistico.

Questa Villa, la più "selvaggia" tra le attrazioni di Tivoli, si presenta come un grande parco dove i protagonisti sono l’acqua, con il corso impetuoso del fiume Aniene, uno dei principali affluenti del Tevere, la natura rigogliosa e i resti del lavoro dell’uomo che nel corso dei secoli ha cercato di plasmare e modificare l’ambiente circostante.

Il parco infatti è uno degli esempi meglio riusciti di commistione tra uomo e natura, e la sua aria selvaggia e romantica, soprattutto nell’Ottocento, ne ha decretato la sua fortuna tra i viaggiatori europei che la elessero come meta privilegiata del proprio Grand Tour, divenendo uno dei paesaggi più rappresentati in assoluto in questi anni. A metà del Novecento però il degrado e l’abbandono iniziarono a farla da padroni e l’intera area divenne una discarica a cielo aperto: solo dal 2002, grazie all’intervento del FAI, che ancora oggi la gestisce, è stato possibile effettuare la bonifica dei luoghi e la nuova apertura al pubblico dal 2005.

Appena entrati vi renderete subito conto di trovarvi in un luogo magico con secoli e secoli di storia alla spalle e vi sentirete come pervasi da una sensazione di pace e benessere, che solo la magia della fusione così perfetta tra uomo e natura può dare. Ma la storia del Parco in realtà non è così antica: nasce infatti in seguito all’esigenza concreta di domare le impetuose acque dell’Aniene che, durante la stagione invernale, esondavano provocando gravi danni a Tivoli.

Fu così che tra il 1832 e il 1835 papa Gregorio XVI Cappellari, decise di realizzare delle strutture idrauliche in grado di normalizzare il corso del fiume, costruendo così la portentosa Cascata Grande di 120 metri, che oggi come ieri è la vera attrattiva del Parco, insieme ai suoi canali artificiali. L’ingegnosa opera idraulica, che prevedeva anche la creazione di un doppio traforo scavato nel monte Catillo, fu opera dell’ingegnere Clemente Folchi.

In realtà però in questo paesaggio meraviglioso, che si incastona nella Campagna Romana, già dal II secolo a.C. sorgevano delle costruzioni sacre, dei templi che i romani innalzarono al di sopra di uno sperone roccioso dominante la vallata – l’Acropoli – ancora oggi ben conservati grazie alla trasformazione di epoca medievale in chiese e ospizi per i numerosi pellegrini che qui sostavano prima di giungere a Roma.

I templi sono quello cosiddetto rotondo, sfondo immancabile di tante vedute, dedicato forse a Vesta, la dea del Sacro Fuoco, e quello rettangolare dedicato al dio Tiburno, antica divinità italica. In realtà le attribuzioni non sono affatto certe, tanto che uno dei due templi potrebbe essere stato dedicato anche alla Sibilla Albunea o Tiburtina, custode dei Libri Sibillini, cioè raccolte oracolari sui destini di Roma in lingua greca, alla cui interpretazione presiedeva un collegio di sacerdoti. Questa Sibilla è una delle più famose poiché, secondo la leggenda, profetizzò all’imperatore Ottaviano Augusto, la venuta di Cristo come unico re dell’universo.

Ma questi non sono gli unici esempi di architettura romana presenti nell’area: vi sono infatti anche i resti della Villa del console romano Manlio Vopisco, una sontuosa dimora celebrata dal poeta latino Orazio per il suo fasto e il suo lusso, a conferma del fatto che questa zona così ricca di acqua e di verde, immersa nella pace della natura circostante, doveva essere già una forte attrattiva per i nostri ricchi antenati!

Durante la passeggiata vi imbatterete anche in suggestive cavità naturali, denominate Grotta di Nettuno e Grotta di Venere, esempi di fenomeno carsico che rende il paesaggio ancora più vario ed accattivante, creando delle vere e proprie sculture naturali.
Immancabile è poi l’affaccio dalla terrazza denominata Vista del Papa, da dove potrete godere di una splendida veduta su tutta la vallata sottostante.

Non resta che augurarvi una buona passeggiata alla scoperta di un altro capolavoro tutto italiano il cui sommo autore è l’unione felice di Natura e dell’uomo che sa rispettarla!

Parco Villa Gregoriana
Largo Sant'Angelo
TIvoli, Roma
T. 0774 332650
E-mail: faigregoriana@fondoambiente.it
Sito ufficiale: www.visitfai.it

Aperture: da marzo a dicembre, dal martedì alla domenica in bassa stagione, tutti i giorni dal 1 aprile al 31 ottobre
Orari: dalle 10 alle 16 nel mese di marzo e dal 20 di ottobre
dalle 10 alle 18:30 da aprile al 19 ottobre

Ingresso a pagamento
Prezzi Biglietti: a dulti € 6, studenti e bambini € 4, gratuito soci FAI e minori di 4 anni 


L'Associazione Culturale L'Asino d'Oro organizza  passeggiate guidate a Roma  e attività per bambini per scoprire la Città Eterna.

Per prenotazioni e-mail:  info@lasinodoro.it
Cellulare: 346 5920077 - Skype: L'Asino d'Oro

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 Pubblicato da il 26/03/2016 - 12.728 letture - ® Riproduzione vietata

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