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Vigeland: il parco delle sculture, all'interno del Frognerparken di Oslo

Tutti lo chiamano il Parco di Vigeland o Parco delle sculture, in realtà il parco è il Frogner Park, e ciò che richiama oltre un milioni di turisti ogni anno è l'installazione Vigeland il complesso di sculture più grande del mondo, mai costruite da un sin.

Quello che molti chiamano il Parco delle Sculture di Vigeland, in realtà è la “Installazione Vigeland” (Vigelansanlegget in norvegese) all'interno del Parco Frogner di Oslo, il più grande della capitale norvegese grazie ai suoi 45 ettari, che espone permanentemente oltre duecento fra sculture, statue, bassorilievi e opere in ferro battuto dell'artista Gustav Vigeland.

Il parco venne inizialmente realizzato nel XVIII secolo dall'ufficiale Hans Jacob Scheel come giardino barocco attorno alla grandiosa residenza di campagna di Frogner. Uno dei proprietari successivi, l'industriale di nascita tedesca Benjamin Wegner, nel secolo seguente lo fece diventare un parco romantico. Nel tempo sempre maggiori porzioni del parco vennero vendute fino a quando, nel 1896, la municipalità di Christiania l'acquistò e dal misero chilometro quadrato residuo ricavò un parco pubblico. Aperto nel 1904, conteneva anche il Frogner Stadium e dieci anni più tardi fu la sede dell'Esibizione del Giubileo. Ma l'evento che cambiò definitivamente le sorti di quest'area verde si verificò alcuni anni dopo.

Tutto successe quasi per caso. Vigeland era già un artista affermato e aveva già avuto incarichi dal governo cittadino. Gli era stata commissionata una fontana monumentale da costruire nella piazza davanti al Parlamento ma ci furono problemi al momento della realizzazione e venne rimandata. Vigeland, in attesa di vederla realizzata, ingrandì il progetto originario, aggiungendovi dei gruppi di sculture e una colonna di granito. Poco tempo dopo, la città decise di demolire, fra le altre, anche la casa in cui viveva l'artista, per costruire una nuova biblioteca. Dopo lunghe discussioni, allo scultore venne concesso l'uso gratuito di un edificio nei pressi del parco in cui poteva vivere e lavorare, favore in cambio del quale Vigeland promise di donare alla città tutto quanto avrebbe prodotto da lì in avanti.

Nel 1924 si decise di far realizzare le opere inizialmente progettate ma di metterle nel Parco. La fontana venne realizzata nel 1924 e il resto dell'installazione venne approvata dal Consiglio cittadino nel 1932. Fu così che per i successivi anni lo scultore si dedicò anima e corpo a mantenere la promessa fatta e realizzò quello che è il più grande gruppo di sculture del mondo realizzate da un singolo artista. La gigantesca installazione è composta da 212 sculture di bronzo e granito, tutte disegnate da Vigeland, sparse su un territorio di 80 acri ed è la maggiore attrazione turistica della nazione, con un numero di visitatori che supera regolarmente il milione all'anno. Lo scultore morì nel 1943 e non fece in tempo a vedere l'opera completa, la maggior parte della quale venne portata a termine dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Comunque, già prima della scomparsa di Vigeland, le opere venivano realizzate da altri scultori che si basavano sui modelli di argilla a grandezza naturale predisposti dall'artista.

La maggior parte delle sculture rappresenta delle figure umane nude impegnate nelle più disparate attività: correre, lottare, danzare, abbracciarsi, tenersi per mano. È una continua esplosione di muscoli e di pose plastiche, che all'occhio più allenato rivelano una sofferta lotta interiore. Quasi a bilanciare questa presenza fisica immanente, la prima opera che si incontra è l'elegante Entrata Principale, priva di figure umane e composta da cinque grandi cancelli in ferro battuto, di cui il centrale più grande degli altri, che poggiano su pilastri di granito. Concepita nel 1926 e ridisegnata negli anni '30, fu eretta nel 1942 grazie ai fondi di una banca norvegese. Da qui ha inizio l'asse di 850 metri che va da est a ovest e sul quale sono stati eretti i gruppi più importanti.

L'opera successiva è il grandioso Ponte, che unisce l'Entrata Principale con la Fontana. Lungo 100 metri e largo 15, è punteggiato da 58 statue di bronzo che rappresentano la Condizione Umana. Fra di queste vi è il cosiddetto Ragazzo Arrabbiato (Sinnataggen), una delle più famose del parco. Alla fine del ponte si trova il Campo da Gioco dei Bimbi, composto di 8 sculture in bronzo. La Fontana è anch'essa in bronzo e decorata con 60 bassorilievi in bronzo. Raffigurando bambini e scheletri tra i rami degli alberi, trasmette il messaggio che dalla morte nasce una nuova vita. Attorno alla Fontana vi è un enorme mosaico in granito bianco e nero. È un'opera per la quale sono stati necessari più di quarant'anni per vederla realizzata, dal concepimento del 1906 alla realizzazione del 1947.

Nella parte settentrionale del parco, si trova la piattaforma del Monolite, un gruppo composto da 36 sculture di gruppo in granito a cui si accede tramite otto cancelli figurativi in ferro battuto disegnati tra il 1933 e il 1937 ma installati solo poco dopo la morte dell'artista. Il Monolite è l'attrazione principale, eretta nel punto più alto del parco. La costruzione dell'enorme scultura ebbe inizio nel 1924, quando l'artista realizzò un modello in argilla nel suo studio. Lo studio del progetto richiese dieci mesi, al termine dei quali Vigeland realizzò un modello. Nell'autunno del 1927 un blocco di granito, del peso di diverse centinaia di tonnellate, venne consegnato al parco. Venne eretto un anno più tardi e protetto dagli elementi grazie a una capanna di legno. La fase di riproduzione delle figure ebbe inizio nel 1929 e richiese ben 14 anni di lavoro da parte di tre scultori. A Natale del 1944 venne concesso al pubblico di dare un'occhiata in anteprima: ben 180.000 visitatori entrarono a turno nella capanna per godere di questo privilegio. Poco dopo, la scultura venne ufficialmente aperta a tutti e la capanna demolita. Il Monolite è alto oltre 14 metri ed è composto da 121 figure umane che, avvinghiate una all'altra, cercano di raggiungere il cielo.

Alla fine dell'asse est-ovest del parco si trova una meridiana, forgiata nel 1930, e la Ruota della Vita, realizzata tra il 1933 e il 1934. Si tratta di una scultura di forma circolare, in cui quattro adulti, un ragazzo e un bambino galleggiano in armonia. L'ultima aggiunta, realizzata nel 2002 e installata 5 anni più tardi, è la statua in bronzo detta “Sorpresa”, per la quale si era prestata come modella, assieme ad un'altra, la rifugiata austriaca Ruth Maier, la cosiddetta Anna Frank di Norvegia, che pochi mesi dopo aver posato per Vigeland venne deportata ad Auschwitz dove morì. Anche se le opere hanno uno stile un po' retorico tipico dell'epoca di costruzione, con particolari come le mascelle volitive e le vigorose muscolature, le possenti figure e il grande affresco sull'Umanità in tutte le sue età e manifestazioni reso da Vigeland non può lasciare indifferenti e vale indubbiamente una visita.

Il parco è aperto 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno, godibile quindi sia immerso nel verde della vegetazione che coperto dalle nevi invernali. All'interno del parco si trova anche il Museo Vigeland, dove sono esposti i modelli a grandezza naturale realizzati dall'artista e alcune sue opere precedenti, sulle quali l'influenza di Auguste Rodin, di cui lo scultore norvegese aveva visitato lo studio in gioventù, appare evidente. Nella Frogner Manor si trova il Museo della Città di Oslo, dotato di una una vasta collezione di dipinti e altre opere d'arte ma soprattutto libri che documentano la storia della città e la più importante collezione fotografiche del paese.

 Pubblicato da il 19/03/2016 - 10.687 letture - ® Riproduzione vietata

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