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L'Opera House, guida alla visita del teatro dell'opera di Sydney

il Teatro dell'Opera di Sydney, l'opera dell'architetto Jørn Utzon sulla baia della capitale del Nuovo Galles del Sud. .

Trionfo di architettura moderna, una delle principali icone australiane nonché uno dei centri artistici più frequentati, ammirati e menzionati al mondo, la Sydney Opera House presenta, ogni anno, un cartellone ricco di oltre 1600 performance. Balletto, opera, teatro, danza, musica, commedia e spettacoli per bambini sono solo alcune delle rappresentazioni in programma nel tempio australiano dell’arte. Progettata da un giovane architetto danese, Jørn Utzon (che mai vide la sua opera completata), la Sydney Opera House si trova in posizione dominante rispetto al Sydney Harbour ed è un gioiello scultoreo inserito nel contesto urbano della capitale del New South Wales.

Patrimonio Mondiale dell’Umanità, la struttura è considerata un esempio pregevole di creatività, design, architettura d’avanguardia e, allo stesso tempo, una vera e propria opera d’arte. E, ammirandola, si capisce il perché: dall’inconfondibile tetto “a gusci” che ricordano delle barche a vela, alle terrazze che affacciano sull’oceano, questa creazione incanta e ammalia, da anni ormai, locali e turisti in visita. Al suo interno, sono presenti due sale maggiori, poste l’una di fianco all’altra, leggermente inclinate con una pendenza nord-sud. Gli auditorium guardano a sud, lontani rispetto al porto, con i palcoscenici che trovano posto tra gli spettatori e la città. La sua storia abbastanza recente racconta che il teatro dell’Opera di Sydney venne inaugurato nel 1973 dalla Regina Elisabetta II e, in occasione dell’apertura, il Porto di Sydney si illuminò di spettacoli pirotecnici e venne eseguita la Nona Sinfonia di Beethoven. Al suo interno, gli amanti dell’opera e delle arti possono scegliere tra oltre mille sale per concerti e performance artistiche di ogni genere, oltre a locali dedicati ad altre attività. La sala principale, la Concert Hall, dispone di oltre 2600 posti a sedere ed è costruita in legno. Il layout costruttivo richiama, ad occhi esperti, gli interni delle cattedrali. Qui si può ammirare l’organo a canne più grande del mondo, 10500 canne, installato nella Concert Hall nel 1979, anno in cui, per l’inaugurazione, venne eseguita la Toccata e Fuga in Re Minore di Johann Sebastian Bach.

Sebbene sia un tempio dedicato alle arti musicali, teatrali e visive, la Sydney Opera House viene visitata ogni anno da milioni di persone che con l’opera non hanno alcuna particolare affinità. La struttura, infatti, ben si presta a tour alla scoperta della storia dell’edificio, con curiosità e chicche sui backstage, con pacchetti dedicati alle famiglie, esperienze pensate appositamente per i bambini e viaggi sensoriali per gourmand.

Tour dell’Opera
Quattro passi (beh, qualcosina di più) nella storia di questo incredibile capolavoro del genio umano. Il tour della Sydney Opera House mostrerà le idee, il design e le sfide continue che il creatore di questo progetto ha dovuto sviscerare, elaborare e risolvere. Un’ora dedicata ai teatri e ai foyer che, ogni anno, ospitano un cartellone ricco di concerti, opere, drammi, balletti, rappresentazioni di tutti i generi, un’esperienza lunga 14 anni di creazione e 58 anni di storia. Si potrà toccare il famoso tetto a gusci, ci si potrà accomodare sulle eleganti sedie in legno di betulla realizzate appositamente per l’Opera House e ammirare i soffitti a volta di una delle più grandi sale autoportanti al mondo. La visita dell’Opera House permette di inoltrarsi in luoghi normalmente non accessibili al pubblico e scattare così foto da angolazioni davvero uniche. Costo del biglietto 23 € per gli adulti, 13 € per i bambini.

Il consiglio: per i turisti a mobilità ridotta, è disponibile un tour dedicato che comincia alle ore 12. Per tutti, si raccomanda caldamente la prenotazione.

Tour dei backstage
Se desiderate scoprire cosa c’è dietro il mondo dei concerti, delle performance artistiche, della danza e degli attori di teatro, questa è l’esperienza che fa per voi. La visita, della durata di due ore circa, permette un ingresso preferenziale nel dietro le quinte, passando per il palcoscenico della Concert Hall, tra segreti e storie private degli artisti. Si potranno visitare i camerini di artisti del calibro di Cate Blanchett, Luciano Pavarotti, Ella Fitzgerald o provare l’emozione di entrare nella buca d’orchestra. Al termine del tour, si avrà la possibilità di gustare una ricca colazione nella Green Room, lo spazio privato riservato ad artisti e staff, posto al centro della struttura. Costo del biglietto: 106 €

Il consiglio: prenotando il ticket online potrete usufruire di uno sconto del 10%

Visita e degustazione d’autore
Retroscena e curiosità che stanno dietro l’edificio sono gli ingredienti principali di questo tour che porta a conoscerne in modo approfondito la storia, le trame intessute per l’assegnazione dell’incarico alla costruzione e gli aspetti controversi che hanno avvolto, per anni, la Sydney Opera House e il suo padre creatore, l’architetto danese Jørn Utzon. Al termine della visita, della durata di circa un’ora, la guida vi accompagnerà nella Opera Kitchen per una golosa sessione di degustazione di piatti australiani e non, con splendida vista sulla baia. Costo del tour 48 € per gli adulti e 38 € per i bambini.

Il consiglio: infilate scarpe comode, visto che il tour prevede anche la scalata di circa 200 gradini. Evitate di portare con voi bambini troppo piccoli, oltre a non essere la soluzione più adatta per loro, potrebbero stancarsi velocemente.

Think big, think green: l’eco-sostenibilità della Sydney Opera House
All’Opera House, così come ovunque in Australia, il tema dell’ecologia e dell’eco-sostenibilità è particolarmente sentito. Qui, nello specifico, il CEO unitamente allo staff ha elaborato un vero e proprio piano di battaglia a sostegno dell’ambiente, che prevede l’utilizzo efficiente e responsabile delle risorse, dall’uso dell’acqua alla luce elettrica ai condizionatori (per il funzionamento dei quali viene prelevata l’acqua di mare), la riduzione ai minimi termini dei rifiuti e il loro riciclo puntuale ed efficiente, in cui vengono coinvolti anche i visitatori. E ancora il controllo quasi maniacale delle emissioni di carbonio nell’atmosfera e un programma di training specifico per lo staff dell’Opera House che guida i dipendenti verso una visione green della vita. Non solo durante le ore di lavoro, ma anche una volta tornati a casa.

Un programma di riconciliazione
Difficile e controversa la questione relativa alla popolazione aborigena. Chi è stato in Australia lo sa: gli aborigeni non sono ancora completamente integrati con la popolazione australiana. Per questo e per molti altri motivi, la Sydney Opera House ha elaborato e redatto un programma di riconciliazione per le popolazioni aborigene volto anche a celebrare la cultura dei primi abitanti del continente australiano. Una cultura ricchissima ed antica quanto il mondo, di una bellezza struggente e di un valore inestimabile. Questo programma prevede l’implementazione di azioni e attività che permettano ai turisti, ma anche agli australiani, di scoprire le potenzialità del sapere aborigeno, tramite il coinvolgimento in esposizioni ed iniziative artistiche. Parole chiave a fondamento di questo progetto sono rispetto, riconoscimento e protezione, interpretazione e integrità, relazione.

Dove fare una sosta golosa
Che sia per pranzo o per un caffè vista oceano, la Sydney Opera House ha la soluzione per tutti i gusti e per tutte le tasche.

Per hipster-chic. Il Bennelong è uno dei ristoranti di punta dell’Opera in cui assaporare i dolci e allo stesso tempo forti contrasti della cultura australiana. Qui, lo chef Peter Gilmore dà sfoggio della sua incredibile ecletticità proponendo piatti che spaziano dalla tartare di carne di Wagyu affumicata al maialino della Macleay Valley con mele sottaceto agli insetti grigliati della Lady Elliot Island, accompagnati da rape organiche, radici e salse a piacere. Imperdibili, al momento del dessert, i formaggi australiani. Prezzi a persona a partire da 83 € (tre portate, escluse bevande).

Per i più frettolosi. L’Opera Bar è perfetto per un break rapido, ma gustoso, prima di proseguire per le prossime visite. Qui si può scegliere tra piatti freddi e caldi, crudi e cotti, pesce, carne, snack, formaggi, dessert. Anche da asporto. Prezzi a partire da 9 € per gli snack e 17 € per i piatti di carne, bevande escluse.

Per chi ama i panorami mozzafiato. L’Opera Kitchen è letteralmente immersa nello skyline del Sydney Harbour. Di sera, i grattacieli si illuminano di magia e il mare assume tonalità di un intenso blu cobalto con spruzzi di oro. Dalla cucina giapponese agli hamburger, dai menu pensati per i bambini ai piatti della cucina asiatica, qui si può cenare spendendo a partire da meno di 5 € a piatto, con possibilità di scegliere tra 60 diverse opzioni.
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