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Santuario di Ta' Pinu: miracoli e misteri del luogo di culto pił famoso di Gozo

Sull'isola di Gozo il Santuario Nazionale Ta 'Pinu, basilica di rito cattolico situata a Gharb..

Il santuario di Ta' Pinu è il luogo di culto e pellegrinaggio più famoso dell'isola di Gozo. Appena fuori dalla città di Gharb, in direzione est, è possibile incrociare quest'edificio, che negli anni, ha assunto importanza non solo per gli abitanti dell'isola ma per tutti i cittadini dell'intera Malta.

La storia e le vicende che hanno coinvolto il santuario di Ta' Pinu sono circondate da un alone di mistero e segni premonitori che hanno fatto sì che la chiesa si conservasse nei secoli, assumendo le sembianze che ha tutt'ora. Le prime testimonianze dell'esistenza di una cappella ad est di Gharb risalgono al 1545, quando la famiglia Gentili dedica questo piccolo luogo di culto alla Vergine. Il nome con cui viene indicata la cappella nei testi, Ta' Gentili, indica appunto la proprietà dell'edificio: "dei Gentili".
Dopo l'intitolazione della cappella all'Assunta, la famiglia Gentili la abbandona al suo destino, ed infatti, nel 1575, il messo del Pontefice Gregorio XII, Pietro Duzina, in visita sull'isola col compito di ispezionare i luoghi di culto, alla vista della cappella in stato di completo abbandono ne decreta l'immediata demolizione.

Il primo evento misterioso si verificò proprio in occasione di questa demolizione: leggenda vuole che l'incaricato a demolire l'edificio, ai primi colpi di martello, si invalidasse il braccio. Inteso l'evento come un messaggio della Vergine a non abbattere la cappella a lei dedicata, si decise di fermare i lavori. La cappella restò comunque in cattive condizioni sino al 1619, anno in cui Pinu Gauci commissionò al pittore italiano Amedeo Perugino un dipinto con l'Assunzione della Vergine, ancora oggi visibile all'interno del santuario.
A partire da quel momento, la cappella venne chiamata di Ta' Pinu, ovvero di Filippo, passando effettivamente di proprietà solo nel 1858.

Un nuovo abbandono si evidenziò nel 1663, in occasione dell'ennesima visita apostolica, e a questo punto, la cappella venne chiusa al pubblico. Poco più di due secoli dopo, ed esattamente il 22 giugno del 1883, una giovane contadina Karmni Grima, tornando dal lavoro e costeggiando la cappella udì una voce chiamarla. Dapprima spaventata pensò di cambiar strada, ma poi, la dolcezza e il calore della voce che la invitavano ad entrare nella chiesa, la spinsero a solcare la soglia. La voce della donna aleggiava nella cappella, e con voce materna disse a Karmni: "Recita per tre volte l'Ave Maria". La contadina si inginocchiò a pregare per la voce. Tornata a casa decise di non dire niente a nessuno tenendo questo segreto per sé, di lì a qualche giorno si ammalò e resto costretta a letto per un anno circa. Ruppe il silenzio solo con un suo caro amico, Francesco Portelli, il quale dopo aver udito attentamente il suo racconto, confessò che anche lui, poche settimane prima, aveva udito la medesima voce; miracolosamente, il giorno successivo alla confessione del "segreto", suo madre guarì da una malattia gravissima.
Cominciarono in paese a rimbalzare le notizie sulla "voce della cappella di Ta' Pinu", presso la quale si iniziava a vedere un lungo via vai di pellegrini. Alla notizia il vescovo Pietru Pace non poteva certo restare indifferente, confermando che "la Voce" aveva origini divine e con ogni probabilità era quella della "Vergine".

Il clamore suscitato dalla cappella spinse quindi vescovo e fedeli ad erigere un Santuario, che custodisse al suo interno la preziosa cappella: i lavori cominciarono nel 1920 e la chiesa venne ultimata solo nel 1932, quando venne benedetta come Basilica Minore dal pontefice Pio XI.

Raggiungendo il Santuario ci si trova dinanzi ad un esempio di splendido neo-romanticismo, decorato da 76 vetrate colorate ed una torre campanaria che si staglia a 61 metri d'altezza. Uno dei primi elementi che colpiscono entrando all'interno del santuario sono indubbiamente i 6 grandi mosaici, di gusto bizantino, che impreziosiscono gli altari laterali. Giovanni Paolo II, in ricordo del centenario della "Voce della Vergine" celebrò una messa il 26 Maggio del 1993, ed una visita pastorale al Santuario venne fatta anche da Benedetto XVI nel 2010.

Da non perdere: oltre alla mistica cappella, una delle caratteristiche del Santuario è racchiusa nel corridoio laterale che raccoglie centinaia di testimonianze di guarigione e di ricevuto miracolo: la parete è ricoperta di foto, preghiere, lettere, ma anche ritagli di giornale, tutti simboli di una grazia ricevuta. Oltre ad essi sono presenti gli oggetti più disparati: dagli abitini dei neonati alle stampelle, dalle cinture di sicurezza delle auto ai caschi dei motociclisti, dalle ruote delle biciclette a quelle delle carrozzine, dai collari ai busti ortopedici, lasciati nel corridoio per dire "grazie" alla Vergine.
Fuori dal Santuario ci si troverà dinanzi un piccolo colle, denominato di Ta' Ghammar, liberamente percorribile sino alla cima; il colle è segnato dalla presenza di 14 statue, completamente in marmo, che ricordano la Via Crucis: una volta raggiunta la sommità ci si troverà dinanzi ad un panorama magico, che difficilmente si riuscirà a dimenticare.

Informazioni Utili: Il Santuario è visitabile gratuitamente tutti i giorni, festivi compresi.
Gli orari d'apertura e chiusura sono rispettivamente:
Lunedì al Sabato: 6:45 - 19:00
Domenica e Festivi: 6:00 - 00:15 e 13:30 - 19:00
Tutti i Mercoledì compresi fra l'1 Maggio e il 15 d'Agosto: 4:30 - 22:30

Indirizzo: Ta 'Pinu Santuario Ta' Pinu Road, Għarb GRB 1704, Gozo, Malta
Sito internet ufficiale: www.tapinu.org
Telefono: +356 2155 6187
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