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Viaggio in Etiopia lungo la valle del fiume Omo (13 pagine)

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Da Konso a Weyto, ed Key Afar a Tumi con sosta al mercato dell'etnia Benna

Si parte come al solito al mattino di buon ora e dopo una buona e abbondante colazione incominciamo il viaggio verso Turmi, direzione sud-ovest.
Attraversiamo la cittadina di Weyto (etnia Samai), dirigendoci verso Key Afar dopo una deviazione verso nord (etnie: Samai, Ari e Benna). Lungo strada incontriamo gruppi di ragazzi con i corpi dipinti che per pochi birr si fanno fotografare, anche se non è facile strappare loro un sorriso.

Subito prima di Key Afar prendiamo il bivio per Dimeka lungo una strada sterrata abbastanza agevole e visitiamo un mercato dei Benna. Questa volta abbiamo un po’ più di confidenza con la situazione e senza timore ci mischiamo fra la folla di neri che sembrano non notarci molto. Sono tutti ricoperti da gonne e maglie di perline coloratissime, come colorate sono le collane e i bracciali. Non c’è quasi differenza nell’ ornamentazione fra i due sessi, mentre le capigliature sono totalmente differenti. I maschi hanno quasi tutti i capelli rasati e le femmine hanno i capelli a caschetto raccolti in treccine molto sottili e impastate con burro e argilla che danno loro una particolare colorazione rossastra.

Le ragazze sono molto belle e hanno un portamento principesco con la testa alta e uno sguardo altero che perdono solo quando vengono fotografate. Anche qui vale la legge che le foto sono libere quando si fotografano gruppi di persone e a pagamento quando chiedi di fotografare il singolo individuo. I prezzi sono sempre gli stessi ma è bene contrattare prima la cifra, onde evitare discussioni.

Ci perdiamo affascinati da questo incredibile caleidoscopio di colori, di corpi neri, di animali, di cibo, di oggetti artigianali deposti per terra senza un ordine particolare se non la divisione fra generi. Ad un certo punto viene a cercarci Nati perché la sera si avvicina e dobbiamo arrivare a Turmi (etnia Hamar).Il viaggio è breve e continua su strade sterrate che sono la norma in tutta la valle dell’Omo river. Dormiamo in un lodge in mezzo alla campagna discretamente attrezzato anche se non c’è acqua calda. La cena è buona e la colazione usuale (tè, pane burro e marmellata, in alternativa uova strapazzate con verdura).

 Pubblicato da il 10/04/2013 - 37.589 letture - ® Riproduzione vietata

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