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Nagasaki (Giappone), guida di viaggio alla cittą

Nagasaki, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Nagasaki dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Capoluogo dell’omonima prefettura del Kyushu sud-occidentale, Nagasaki è una città di quasi 500.000 abitanti assai stimolante, anche se il tragico destino che volle farne il secondo bersaglio della bomba atomica fa passare in secondo piano gli antichi rapporti intrecciati con portoghesi e olandesi. Nonostante l’immagine di città moderna risorta dalle ceneri della desolazione atomica che la città si è data negli ultimi decenni, non mancano le affascinanti testimonianze di una storia avvincente, complessa e multietnica. Dal punto di vista geografico, Nagasaki si estende al centro di una lunga baia che rappresenta il miglior porto naturale di tutta l’isola di Kyushu, con l’area commerciale e residenziale del centro costruita su una zona pianeggiante posta al limite della baia stessa.

Nagasaki è una delle città del Giappone che vanta la storia più varia, in gran parte legata ai drammatici avvenimenti del “secolo cristiano”. A segnare l’inizio del lungo periodo in cui la città fu il principale punto di contatto tra il Giappone e l’Occidente fu l’arrivo di una nave portoghese andata fuori rotta nel 1542; i primi visitatori furono seguiti di lì a poco dal missionario san Francisco Xavier, giunto nel 1560. Anche se furono tutte visite di breve durata, i contatti con i portoghesi avrebbero avuto effetti di vasta portata negli anni a venire, con i rudimentali fucili introdotti dai nuovi arrivati che rivoluzionarono presto il modo di fare la guerra in Giappone, costringendo i signori dell’epoca a costruire castelli sempre più fortificati e ponendo fine all’anarchia e al caos che avevano caratterizzato il secolo del “paese in guerra”. Un’altra importante riapertura nei confronti dell’Occidente si ebbe nel 1859, quando la città si affermò attraverso la sua rinnovata forza economica, in particolare nel settore della cantieristica navale, l’industria che ne fece un tragico bersaglio il 9 agosto del 1945.

La prima visita della maggior parte dei turisti è a Urakami, l’epicentro dell’esplosione atomica, oggi divenuto un prospero e tranquillo sobborgo con negozi alla moda, ristoranti e caffè situati a pochi passi dal punto in cui avvenne l’impatto con la bomba. All’intero dell’Hypocentre Park è stata eretta una colonna squadrata di pietra nera che segna il punto esatto in cui la bomba esplose, mentre nei pressi ci sono reliquie della deflagrazione, tra cui una parte del muro della Urakami Cathedral. A nord dell’Hypocentre Park si estende il Parco della Pace, l’Heiwa-koen, dominato dalla Nagasaki Peace Statue, mentre nelle vicinanze si può visitare anche l’Urakami Cathedrale, ricostruzione della ex-chiesa più grande d’Oriente andata interamente distrutta dopo tre decenni di lavori sempre nel 1945. Sempre connesso all’evento dell’esplosione atomica è il raggelante Nagasaki Atomic Bomb Museum, una mostra che inizia con una sequenza dal vivo dell’esplosione, per poi spostarsi su alcuni particolari che raccontano la distruzione della città e la perdita di vite umane e infine ripercorre 15 anni di aggressioni militari subite dal Giappone prima del 1945.

Cambiando zona e allontanandosi dal luogo dell’esplosione atomica ci si può dirigere nel quartiere della stazione di Nagasaki, dove si erge il Monumento ai 26 Martiri, una parete monumentale ornata di bassorilievi che ricorda i 26 cristiani crocifissi a Nagasaki nel 1597. Sempre nei pressi della stazione si può vedere il Fukusai-ji che, pur non figurando in nessun elenco di tesori architettonici o culturali, rappresenta un’attrattiva interessante, unica nel suo genere, con la grande tartaruga che sorregge sulla schiena una statua alta 18 metri della dea Kannon. Quasi in cima alla statua, cava all’interno, c’è un pendolo di Focault, terzo per grandezza dopo quelli di San Pietroburgo e Parigi.

Per quanto riguarda i templi, tra i più interessanti della città ricordiamo: lo Shofuku-ji, da non confondere con lo Sofuku-ji, che si trova ad appena 10 minuti di cammino dalla stazione di Nagasaki e che vanta giardini particolarmente gradevoli ai quali si accede tramite una porta ad arco del 1657; lo Suwa-jinja, un vasto santuario che si anima ogni anno tra il 7 ed il 9 ottobre in occasione della danza del drago eseguita per la ricorrenza dell’Okunchi Matsuri, la festa annuale più importante di Nagasaki; e tutti i templi più piccoli della zona compresa tra il Sokufu-ji e il Kofuku-ji. Parallelo alla schiera di questi ultimi templi scorre il Nakajima-gawa, un fiume le cui rive sono collegate da una serie di pittoreschi ponti in pietra, ciascuno dei quali in passato fungeva da via d’accesso a un particolare tempio.

Se la vostra passione sono il verde e i giardini l’attrattiva che fa per voi è il Glover Garden, situato ai confini meridionali di Nagasaki. Qui, tra laghetti con pesci rossi, fontane e casette molto graziose, si possono trascorrere pomeriggi rilassanti all’insegna del riposo a stretto contatto con la natura, con le interessanti attrattive del Mitsubishi No 2 Dock Buiding e del Nagasaki Traditional Performing Arts Museum che hanno il compito di attirare l’attenzione di chi proprio non riesce a stare per più di qualche minuto sdraiato all’ombra sotto a un albero.

Il clima è temperato, mite d’inverno e non troppo caldo d’estate, così che non vi è una vera e propria stagione migliore delle altre per visitare Nagasaki. Il mese più freddo è gennaio, quando le temperature oscillano mediamente tra 9 e 4 gradi, mentre quello più caldo è agosto, con valori che si attestano tra 30 e 25 gradi. Le precipitazioni sono abbondanti, nell’ordine dei 2.000 mm di pioggia all’anno, e tendono ad intensificarsi soprattutto tra i mesi di giugno e settembre.

Nagasaki è collegata da servizi aerei a Tokyo, Osaka e Naha attraverso il suo moderno aeroporto posto a circa 40 chilometri di distanza dal centro, ma ottimamente raggiungibile grazie ad un’efficiente linea di autobus. Gli autobus urbani servono un’area molto vasta, mentre i tram sono comodi per spostarsi soprattutto nella parte centrale e quindi più congestionata della città. Per gli spostamenti a più ampio raggio il consiglio è quello di prenotare uno dei tanti treni che ogni giorno arrivano e partono dalla centralissima stazione ferroviaria.
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 Pubblicato da - 21 Giugno 2013 - © Riproduzione vietata

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