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Ayutthaya (Thailandia), visita alla cittą antica e al suo parco storico

Ayutthaya, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ayutthaya dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Ayutthaya è senza ombra di dubbio una delle località più affascinanti dell’intera Thailandia. La cittadina odierna sorge alla confluenza di tre fiumi: il Mae Nam Chao Phraya, il Mae Nam Pa Sak e il più piccolo Mae Nam Lopburi, collegati tra loro da un ampio canale che si snoda intorno all’intero perimetro cittadino. All’imbarco dei battelli di fronte al Palazzo Chan Kasem è possibile noleggiare un long-tail boat per un’escursione sul fiume, mentre dal canale si possono scorgere le rovine di antichi wat ed osservare pittoresche scene della vita che si svolge lungo il corso del fiume. Questo, ma non solo, è Ayutthaya, le cui rovine antiche, comprese all’interno del Parco Storico di Ayutthaya, sono state inserite dall’UNESCO tra il Patrimonio dell’Umanità.

Situata circa 86 chilometri a nord di Bangkok, Ayutthaya fu la capitale del Siam dal 1350 al 1767, periodo in cui era da considerarsi una delle perle più brillanti di tutto il sud-est asiatico. Prima del 1350, anno in cui la capitale vi fu trasferita da U Thong, Ayutthaya era un avamposto khmer. Sul trono cittadino si succedettero 33 sovrani di varie dinastie siamesi fino alla conquista birmana, mentre nel momento di massimo splendore fiorirono la cultura thailandese ed il commercio internazionale, che la resero una destinazione particolarmente appetita dai mercanti olandesi, portoghesi, francesi, inglesi, cinesi e giapponesi. Verso la fine del XVII secolo, Ayutthaya contava già un milione di abitanti e tutti i visitatori stranieri la definivano la città più gloriosa da loro mai vista.

Tra le principali attrattive di Ayutthaya spiccano due musei; quello più importante è il Museo Nazionale di Chao Sam Phraya, che si trova vicino all’incrocio tra Thanon Rotchana e Thanon Si Sanphet nei pressi del cuore del centro cittadino. L’allestimento offre una panoramica essenziale dell’arte scultorea thailandese buddhista, dedicando particolare attenzione alle opere realizzate ad Ayutthaya. L’edificio che ospita il secondo museo, il Museo Nazionale di Chantharakasem, è invece il Palazzo Chan o Phra Ratchawang Chan Kasem, già di per sè un monumento di inestimabile valore e una bellezza che non si può assolutamente non vedere. Costruito da Maha Thammaracha, diciassettesimo re di Ayutthaya, per il principe Naresuan suo figlio, l’edificio accoglie una collezione di oggetti d’oro provenienti dal Wat Phra Mahathat e dal Wat Ratburana.

Fondato dal governo giapponese, l’Ayutthaya Historical Study Centre è costato quasi 7 milioni di dollari e si trova non lontano dal Museo Nazionale Chao Sam Phraya. In realtà il complesso si compone di due edifici distinti, quello principale in Thanon Rotchana ed una sede distaccata poco più a sud del Wat Phanan Choeng, sulla riva meridionale alla confluenza del Mae Nam Pa Sak e del Mae Nam Chao Phraya, il quartiere che ospitava una vasta comunità giapponese all’epoca del massimo splendore di Ayutthaya. La sezione espositiva ad alta tecnologia nell’edificio principale presenta, attraverso avanguardistici sistemi multimediali, cinque aspetti della storia locale: sviluppo urbano, porto, amministrazione, stili di vita e tradizioni, mentre la succursale ospita una mostra sulle relazioni della città con i paesi stranieri.

Un’altra attrattiva da non perdere è l’Elephant Kraal, ovvero il “recinto degli elefanti”, una variante restaurata della staccionata di legno che un tempo veniva utilizzata per il raduno annuale degli elefanti selvatici. Il sito si presenta come un enorme recinto di tronchi di tek, conficcati trasversalmente nel terreno fino a formare un angolo di 45°, la cui funzione era quella di trattenere gli elefanti che venivano ammirati anche dal re, comodamente seduto in uno speciale padiglione rialzato realizzato per l’occasione. Nei dintorni della città si può visitare Bang Pa-In, sede di un curioso complesso di palazzi che presentano un’ampia varietà di stili architettonici. La tipica immagine da cartolina di Bang Pa-In è il delizioso piccolo padiglione thailandese posto al centro di un laghetto presso l’ingresso del palazzo, mentre all’interno del complesso spiccano il Wehat Chamrun, in stile cinese, ed il Withun Thatsana, che sembra un faro con balconi. Ci sono poi diversi altri edifici, torri e monumenti commemorativi, oltre a un interessante esempio di arte topiaria, ossia un giardino dove gli arbusti sono stati potati a forma di piccoli elefanti

L’evento più importante che si ripete in città ogni anno è la festa di Loi Krathong, in calendario durante il plenilunio del dodicesimo mese lunare. La ricorrenza è celebrata in diverse zone dell’insediamento, ma i festeggiamenti più spettacolari hanno luogo presso il Beung Phra Ram, il vasto lago che si trova al centro della città, tra il Wat Phra Ram e il Wat Phra Mahathat. I numerosi parchi allestiti all’aperto ospitano spettacoli di vario genere, dai concerti di pop thailandese al lì-keh, una rappresentazione teatrale danzata. L’evento viene celebrato in modo più tradizionale e pacato presso il Tha Chan Kasem, dove le famiglie si riuniscono per affidare al fiume i loro krathong, ovvero le tipiche barchette a forma di loto con sopra incenso, fiori e candele.

Il clima è tropicale, caldo e umido per tutto l’anno, con temperature massime che in media superano sempre i 30 gradi e minime che raramente scendono sotto i 20. I mesi più caldi dell’anno sono marzo, aprile e maggio, quando si apre la stagione delle piogge che culmina tra settembre e ottobre, i due mesi più piovosi, durante i quali cadono in media oltre 300 mm di pioggia ciascuno. Non è raro assistere ad episodi alluvionali in questo periodo. Il periodo migliore in cui partire è invece la stagione che inizia con la fine di ottobre e termina verso la metà di febbraio, quando le temperature sono leggermente più basse, almeno nei valori minimi, e le precipitazioni pressoché assenti.

Autobus ordinari collegano i terminal nord e nord-orientale di Bangkok con l’autostazione principale di Ayutthaya in Thanon Naresuan, con partenza ogni 20 minuti dalle 5 del mattino alle 19. Se arrivate in città in autobus da altre località che non siano Bangkok o le città circostanti, probabilmente dovrete scendere alla stazione degli autobus che percorrono le lunghe distanze, posta 5 chilometri ad est del Saphan Pridi Damrong, all’incrocio con l’Highway 32. I treni per Ayutthaya partono dalla stazione di Hualamphong ogni ora circa, tra le 4 del mattino e le 22. Il modo più rapido per raggiungere la città antica dalla stazione ferroviaria è camminare fino al fiume, verso ovest, dove un traghetto vi condurrà alla riva opposta del fiume in pochi minuti. I trasporti locali constano essenzialmente di songthaew e tuk-tuk collettivi, che percorrono a frotte tutte le principali arterie carrabili della città.
Fonte:TAT (Tourism Authority of Thailand)
Ufficio Stampa Art&Fun
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