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Sharjah e la sua City, viaggio nel terzo degli Emirati Arabi Uniti

Sharjah, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sharjah dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Sharjah è uno dei sette emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti e confina con Umm al Quwain e Dubai, che conta una popolazione complessiva di circa 650.000 abitanti, di cui più di 500.000 risiedono nell’omonima capitale.

Il piccolo emirato, che è comunque il terzo dei sette in ordine di grandezza, fu fondato insieme agli altri il 2 dicembre 1971, quando venne costituita la federazione degli Emirati Arabi Uniti(EAU) presieduta da Sua Altezza Sheikh Khalifa Bin Zayed Al Nahyan. Lo stato si trova sul lato orientale della penisola arabica, confinante a sud e ad ovest con l’Arabia Saudita, ad est col Sultanato di Oman ed affacciato a nord sul Golfo Persico. La parte orientale, più precisamente gli emirati di Fujairah e Sharjah, presenta anche uno sbocco sul Golfo di Oman, per un’estensione costiera di circa 140 chilometri. Il “Hajar Mountains” è l’unica catena montuosa presente sul territorio nazionale, parte dalla Mussandam e in certi punti arriva a toccare anche i 1500 metri di altezza.

Focalizzando l’attenzione sul paesaggio dell’emirato di Sharjah, notiamo che buona parte dell’interno del paese è contraddistinto dalla presenza di “sabkha”, saline, e di pianure di ghiaia, oltre naturalmente alle vaste aree desertificate, come il “Rub Al Khali”, un deserto che vede la presenza delle più alte dune di sabbia del mondo, che raggiungono anche i 300 metri.

Sharjah City si trova sulle sponde del Golfo Persico, a pochi chilometri dal confine del Dubai, ed è stata incoronata dall’UNESCO nel 1998 come Capitale Culturale del mondo arabo, grazie all’impegno profuso dagli organi responsabili in campo artistico e culturale. L’emirato vanta ben 15 musei, quasi tutti concentrati nella capitale: nel centro della città si trova il Museo Archeologico, che espone reperti recuperati negli scavi compiuti nella zona, a testimonianza del ricco passato del territorio, e che presenta anche un’interessante ala adibita a biblioteca dove sono conservati testi e codici antichi; nella zona del “souq Al Bahar” sorge il “Sharjah Art Museum”, una mostra allestita in 32 sale dove si incontrano dipinti e litografie, alcune delle quali provenienti dalla collezione privata dell’Emiro; non molto lontano ecco il Museo Islamico, con la sua collezione di antichi e rari manoscritti, oltre ad oggetti di artigianato provenienti dal Marocco e dall’Afghanistan. Per fare un salto nel passato ci si deve recare al “Sharjah Heritage Museum”, una fedele ricostruzione della tipica vecchia abitazione dell’Emiro, arricchita dall’esposizione di abiti, gioielli e giocattoli d’epoca. Incentrato sulle armi e sui mezzi da combattimento è il Museo della Polizia di Sharjah, che ospita anche ricostruzioni in piccola scala di vecchi forti, tra le quali quella del forte “Al Husn”, costruito nel 1820 dallo sceicco Sultan bin Saqr Al Qasimi, oggi restaurato e visitabile con l’esposizione di armi, gioielli e fotografie d’epoca.

Oltre ai musei si possono ammirare le maestose moschee e i particolarissimi souq, mercati cittadini dove comperare ogni sorta di mercanzia, immersi nella parte antica della città, oggi schiacciata tra i moderni grattacieli e gli innovativi edifici pubblici. Uscendo dai confini urbani, si possono visitare molti siti archeologici come “Tell Abraq”, “Al Madam”, “Jebel Emalah” e “Jebel Buhais”. “Khor Al Khan” è invece un piccolo villaggio di pescatori posto in una meravigliosa laguna, separata dal mare da uno stretto promontorio, ricco di vecchie abitazioni, molte delle quali purtroppo in rovina, che rammentano quanto dovesse essere dura la vita del pescatore.

Dopo tutte queste visite culturali, l’ideale è rilassarsi e farsi scaldare dai raggi del sole presso le spiagge della costa est, indubbiamente le più belle quanto a paesaggio e le più ricche di occasioni di svago, dove praticare snorkeling e immersioni a contatto con un’acqua cristallina tra centinai di pesci colorati. La costa garantisce diversi hotel e campeggi dove pernottare, così come ristoranti e locali per trascorrere serate all’insegna della buona cucina e del divertimento.

Il clima è caratterizzato dalla quasi totale assenza di piogge e da temperature piuttosto elevate in tutti i mesi dell’anno. In estate si va dai 40 gradi medi dell’entroterra, alle più mitigate coste, dove deboli brezze riescono a ridurre leggermente la calura, fino ai 22-25 gradi delle montagne al di sopra di “Ras al-Khaimah”. Sconsigliato comunque partire nei mesi di dicembre e gennaio, quando si concentrano le seppur scarse precipitazioni, che occasionalmente assumono caratteri di forti temporali in grado anche di paralizzare gli spostamenti. Attenzione infine all’escursione termica dal giorno alla notte nel deserto.
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