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Hampi (India), e le rovine dell'antica capitale dell'impero Vijayanagara

Hampi, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Hampi dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

La capitale dell'antico Impero Vijayanagara, Hampi, sorge nell'odierno stato di Karnataka, nell'India centro-meridionale, ed è oggi una delle mete in assoluto più affascinanti del subcontinente indiano, meta di un turismo appassionato di storia, archeologia e una certa dose di spiritualità.
L'impero di cui fu capitale si sviluppò e conobbe il proprio apogeo tra il XIV ed il XVII secolo, e di quel passato glorioso rimane oggi testimonianza nei resti di quella città, divenuta nel 1986 Patrimonio dell'Umanità dichiarato dall'UNESCO.

Sono oltre cinquecento i monumenti che si susseguono e che si possono apprezzare girando tra le colline e le valli che circondano il fiume Tungabhadra, attorno al quale fiorì la città; è proprio in questo scenario suggestivo – un territorio costellato di grandi massi rocciosi che ricordano altri luoghi surreali della Terra, come il Lajedo de Pai Mateus in Brasile – che è disposto il sito archeologico di Hampi, comprendente edifici di ogni tipo: templi, bastioni, palazzi, statue, ponti, stalle, tombe ed un elenco praticamente infinito di altre strutture.
Hampi raggruppa di fatto villaggi o “quartieri” collegati tra loro: si va dalla zona del centro cerimoniale, (il Sacred Centre) dove si concentrano i templi e le strutture religiose, al Royal Centre dove sorgono principalmente le strutture di corte e quelle militari, come il Lotus Mahal, le scuderie degli elefanti ed il Tempio di Razara Hama, al quartiere islamico, dove vivevano gli ufficiali musulmani dell'esercito di Vijayanagara; tra le strutture più notevoli di questa zona, si può apprezzare la Moschea di Ahmed Khan e la sua tomba.
Esistono anche altri sobborghi, come Kamalapura, dove sorgono edifici importanti tra cui il Tempio di Pattabhirama o l'antica Porta a Cupola, o ancora il villaggio di Anegondi, la prima capitale dell'impero precedentemente ad Hampi. Qui trovano sede, tra gli altri, i templi di Hanuman e Ranganata, tra i più visitati in assoluto dai turisti e dai pellegrini.

Data l'enorme estensione della superficie (all'incirca 30 chilometri quadrati) su cui si sviluppa il sito, è strettamente necessario organizzarsi a dovere per poter apprezzare la visita. È innanzitutto opportuno sapere che non basta un solo giorno per esplorare Hampi, bensì un minimo di tre giorni per avere una panoramica completa del posto (ma non è raro trovare persone che vi dedicano anche una o due settimane).
Nel caso in cui si abbiano a disposizione effettivamente solo tre giorni, si può procedere suddividendo le strutture e gli edifici da visitare in cinque percorsi distinti. Un esempio di percorso (della durata di circa quattro ore) è quello che tocca la zona del Sacred Centre attorno al Tempio di Virupaksha, il più conosciuto e antico del sito. Dal padiglione di Sasivekali Ganesha, sulla collina di Hemakuta, si può raggiungere la torre d'ingresso del Tempio di Virupaksha, sulla riva meridionale del Tungabhadra, proprio a fianco della fermata dell'autobus. Si tratta di un luogo storicamente importante per i pellegrinaggi dei fedeli del dio Shiva e, secondo la tradizione, svolgerebbe ininterrottamente la sua funzione sacra dal lontano VII secolo d.C.
Da qui ci si può spostare all'Hampi Bazaar, una strada lunga circa un km dove si affacciano ancora edifici sede, un tempo, di mercati e residenze dei nobili.

Potrebbe poi essere la volta del Kadalekalu Ganesha: un santuario sorretto da alte colonne accoglie una statua di Ganesha alta 4,5 metri. Da qui, avendo praticamente fatto un giro circolare, si può riprendere il proprio mezzo (sempre che non abbiate deciso di compiere tutta la gita a piedi) e spostarsi nella zona del Tempio di Krishna e del relativo Krishna Bazar, la strada che conduce al luogo sacro. Il tempio, edificato per volere di Krishnadevaraya nel 1513, celebra la conquista del regno di Udayagiri, oggi corrispondente allo stato di Orissa.
Dirigendosi poi in direzione sud si giunge al Tempio Lakshmi Narasimha e all'adiacente santuario di Badavilinga. Nel tempio si erge la statua del dio Narashima – la più grande di tutta Hampi – seduto a gambe incrociate, in posizione yoga, sulla coda di un enorme serpente con sette teste. Narashima è considerato una delle dieci reincarnazioni del dio Visnu.
Ancora più a sud, la strada continua girando attorno al Tempio di Chandiskevara, impressionante per le colonne riccamente adornate con immagini zoomorfe che sorreggono la struttura della sua sala anteriore, e al Tempio di Uddana Veerabhadra, tutt'ora frequentato dai pellegrini e quindi non considerato strettamente un luogo turistico. È pertanto richiesto, a quanti desiderassero visitarlo, il rispetto di alcune regole ed è inoltre fatto divieto di fotografare al suo interno.

Questo non è che un breve itinerario possibile tra i tanti: con un tour così, non avrete comunque visitato nemmeno il 5% del patrimonio storico ed architettonico di Hampi; come detto, la lista degli edifici e dei monumenti è talmente grande, che forse neanche una volta sul posto ci si riesce ad organizzare adeguatamente. Sono comunque disponibili visite guidate che aiutano ad orientarsi e a comprendere l'affascinante mondo di Hampi.

Per visitare Hampi nelle migliori condizioni possibili è opportuno valutare bene le stagioni indiane: tra marzo e maggio le temperature sono molto alte e toccano i 40 ° C, mentre nel periodo dei monsoni la situazione cambia radicalmente e si può godere dello spettacolo della piena fioritura della natura, pur con il rischio di dover fare i conti con la pioggia.
Il periodo migliore è però probabilmente l'inverno, quando le temperature si attestano sui 30°C e sono ideali per esplorare i siti storici; a gennaio, inoltre, si tiene per tre giorni anche il festival di Hampi, che è un'ottima occasione per immergersi nell'ambiente locale.

Raggiungere Hampi non è difficile e si può utilizzare la vicina città di Hospet (distante 13 km) come riferimento logistico, sia per quanto riguarda i mezzi che il pernottamento; Hospet è infatti ben collegata via treno alle principali località del paese, come Mumbai, Delhi, Bangalore, Goa o Kolkata. Essendo una meta turistica piuttosto frequentata, è grande la disponibilità di mezzi che la raggiungono da altre città; auto, treni e autobus sono solo alcuni esempi possibili, ma per comodità, prezzi e velocità è probabilmente il treno quello più vantaggioso. Da Hospet ad Hampi esistono frequenti corse in autobus, ma in alternativa si può optare anche per un risciò, spendendo però di più.

Ricordiamo infine che l'aeroporto più vicino è quello di Hubli, a 143 km di distanza.
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 Pubblicato da - 12 Settembre 2014 - © Riproduzione vietata

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