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Trivandrum (Thiruvananthapuram), visita alla cittą su 7 colline

Trivandrum, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Trivandrum dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Thiruvananthapuram, conosciuta anche come Trivandrum, è una città di circa 745.000 abitanti che sorge su sette colline ricoperte da foreste e che, a differenza delle altre capitali di stato indiane, è relativamente piccola e tranquilla, sebbene appaia comunque torrida e rumorosa all’occhio dei visitatori che hanno prima trascorso qualche giorno sulle spiagge di Kovalam e Varkala. Tuttavia, con l’eccezione della rete di trasporti e della caotica Mahatma Gandhi Rd, Thiruvananthapuram è riuscita a conservare quella particolare atmosfera che caratterizza tutto il Kerala: tetti con le tegole rosse, vicoli stretti e tortuosi, intimi caffè agli angoli delle strade e servizi necessari svolti con gentilezza ed un certo grado di efficienza.

L’attuale capitale del Kerala è una città dalle grandi tradizioni, che affonda le proprie origini intorno al X secolo d.C., quando era già un importante insediamento commerciale, punto di riferimento per i trafficanti di spezie, avorio e sandalo. Nei secoli a venire la regione fu governata dalla dinastia degli Ay, prima, e da quella dei Venad, poi, mentre a partire dalla seconda metà del XIX secolo tutto lo stato cadde in mano agli inglesi.

I servizi ed i luoghi di interesse si trovano, per la maggior parte, in M.G. Rd o nelle immediate vicinanze. Questa strada si snoda da nord a sud della città, dai musei e dallo zoo fino al Tempio di Padmanabhaswamy. La stazione degli autobus della Kerala State Road Transport Corporation (KSR-TC), la stazione ferroviaria, il tourist reception centre e molti alberghi economici si trovano tutti vicini tra loro, mentre la fermata degli autobus urbani, i municipal bus stand, è situata nei pressi del tempio, a 10 minuti di cammino verso sud. Ci sono circa 3 o 4 chilometri di distanza tra il gruppetto di alberghi ed i servizi di trasporti situati nella parte meridionale della città e Museum Rd, strada che si trova all’estremità settentrionale di M.G. Rd. Il grande edificio del segretariato, a metà altezza di M.G. Rd, può essere un comodo punto di riferimento.

Come già accennato in precedenza, il Tempio di Padmanabhaswamy è probabilmente l’attrattiva più suggestiva di tutta Trivandrum. L’aspetto negativo del tempio è che è aperto solo ed esclusivamente ai fedeli hindu, che per entrare debbono tra l’altro indossare un dhoti o un sari. Se vi trovare di passaggio in città, vale comunque la pena di andare a visitarlo, per vedere la sua gopuram scolpita, alta sette piani, che si riflette sulle acque del bacino sacro situato di fronte. Questo edificio in stile dravidico fu fatto costruire da un maharaja di Travancore nel 1733 ed è dedicato a Vishnu, che è qui raffigurato adagiato sul sacro serpente Ananda, da cui Thiruvananthapuram ha preso il nome. Adiacente al tempio si trova il Museo Puthen Maliga, che è stato aperto di recente e occupa alcune ali del palazzo dei maharaja di Travancore. Questo museo, notevole soprattutto per la magnifica architettura del Kerala, offre anche la rara opportunità di dare uno sguardo alla vita pubblica e privata di una delle più celebri famiglie reali dell’India.

A nord del centro si trovano lo zoo e un gruppetto di musei. Tra questi ricordiamo: il Napier Museum, che ha sede in un bizzarro e cadente edificio costruito nel 1880 secondo il classico stile del Kerala, e che espone un eterogeneo assortimento di bronzi, ornamenti antichi e moderni, carri di templi, oggetti in avorio intagliato e raffigurazioni a grandezza naturale di danzatori di kathakali abbigliati con costumi tipici; il Museo di Storia Naturale, dove si trova una rudimentale collezione etnografica ed un’interessante riproduzione di una casa di legno Nayar costruita nello stile del Kerala; la Sri Chitra Art Gallery, una galleria dove ammirare dipinti delle scuole rajput, moghul e tanjore, oltre a numerose opere provenienti dalla Cina, dal Tibet, dal Giappone e da Bali; il Museo delle Scienze e della Tecnologia ed il Planetario, pensati soprattutto per chi frequenta un corso superiore di scienze; ed i giardini zoologici, alcuni tra i più belli di tutta l’Asia, situati tra boschi, laghi e prati ben curati.

Nei dintorni di Trivandrum si incontra il Palazzo di Padmanabhapuram, antica sede dei re di Travancore, principato esistito per 400 anni che comprendeva una vasta porzione dell’odierno Kerala e della costa occidentale del Tamil Nadu. Il palazzo è una magnifica costruzione di tek e granito di provenienza locale e si trova all’interno delle imponenti mura di pietra della città che, nel XVIII secolo, tennero a bada il sultano Tipu. Lo stile è squisito: i soffitti sono decorati a intaglio con motivi floreali, le finestre sono ornate di mica dal colore delle pietre preziose ed i pavimenti lucidati con una miscela speciale di noci di cocco e conchiglie frantumate, albume d’uovo e succhi estratti da piante locali. Gli affreschi del XVIII secolo nella stanza della puja, situata al piano superiore, sono in ottimo stato di conservazione e superano in bellezza persino quelli di Mattancherry, a Kochi.

Il clima è tropicale monsonico, caratterizzato da temperature elevate per tutti i dodici mesi dell’anno. Le temperature massime oscillano tra i 28 gradi di luglio e agosto ed i 32 di marzo e aprile, quando anche le minime si attestano intorno ai 28/29 gradi. Data la vicinanza con l’Oceano e la presenza di foreste tutt’attorno all’agglomerato urbano, l’umidità è generalmente elevata, superando stabilmente il 90% durante la stagione dei monsoni. Quest’ultima ha inizio a partire dalla seconda settimana di maggio, quando il monsone di sud-ovest comincia a sospingere verso le coste della penisola indiana violente precipitazioni provenienti dal cuore dell’Oceano Indiano, e termina con il mese di ottobre, quando spira già il monsone proveniente da nord-est.

Per quanto riguarda i trasporti, la città è servita da un importante aeroporto internazionale da cui partono voli diretti a tutte le maggiori città asiatiche, oltre che alle Maldive ed allo Sri Lanka. La stazione degli autobus KSRTC, situata di fronte alla stazione ferroviaria, versa nel caos più totale, ed ogni qualvolta un vecchio autobus sgangherato arriva stridendo alla fermata in una nuvola di polvere si ha una dimostrazione pratica di cosa sia la legge della giungla. Pur essendo molto più veloci e pratici dei treni, questi autobus non tengono in alcun conto il comfort dei passeggeri e hanno spesso conducenti spericolati. Il mezzo di trasporto migliore per muoversi in città è l’autorisciò, mentre in alternativa ci si potrà affidare ai taxi o noleggiare una bicicletta.

Foto wikipedia, cortesia: Samaleks, Manu Rocks
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 Pubblicato da - 31 Marzo 2010 - © Riproduzione vietata

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