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Sutri (Lazio): il borgo, l'anfiteatro romano e cosa vedere

Sutri, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sutri dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Sutri sorge su uno sperone tufaceo abbracciato da un territorio ch’è nel suo insieme un morbido estratto di Tuscia, allorché l’abitato s’adagia delicato a 30 km da Viterbo spalmandosi su una porzione magica di rustico Lazio.

Il paesaggio, i resti archeologici, i residui storici e l’ambiente naturale ne costituiscono lo sfondo, meritorio urbanisticamente della Bandiera Arancione nel 2003 e nel 2016, conferimento che della cittadina riconosce l’appeal turistico e la bellezza comprensiva di attrazioni, monumenti e un patrimonio architettonico molto ricco coniugato a una macchia mediterranea culla primordiale di uno sviluppo secolare: tutte caratteristiche che lo rendono uno tra i più belli borghi del Lazio.

La storia di Sutri

Il borgo ospita ca. 6.700 abitanti ed è alquanto antico vantando origini divine che rimandano a una fondazione attribuibile secondo la leggenda al popolo dei Pelasgi con intercessione di Saturno. La storia, accantonando mitiche dicerie, parla di una nascita pre-etrusca e di primi passi economico-sociali compiuti prima sotto gli Etruschi e da lì a poco sotto la dominazione romana a partire dal 383 a.C.

Coinvolta e investita dalle invasioni barbariche di marca longobarda, Sutri torna a essere protagonista della leggenda (un leit motif ridondante) nel IX secolo dando i natali al portentoso paladino Orlando, partorito in una grotta dalla sorella di Carlo Magno, Berta, diseredata e condannata all’esilio per aver intrecciato una relazione con un servo. Il figlio è stato celebrato da numerose opere letterarie come "La Chanson de Roland", "L’Orlando Innamorato" e "L’Orlando Furioso"; Sutri ha saputo così conquistare un bel palcoscenico facendosi conoscere al mondo anche in virtù di una palese citazione del Petrarca, non certo uno qualunque.

Non è dunque facile scindere fatti storici e racconti popolari, ma la matassa si sbroglia via via che ci si avvicina alla storia moderna, passando dall’età feudale che vuole Sutri invischiata nel truce conflitto politico fra guelfi e ghibellini. Il suo destino si lega dal V secolo alla Chiesa ricoprendo per centinaia d’anni il ruolo di sede vescovile e persino sede papale.

D’altronde a 50 km c’è Roma e la sua influenza ha sempre condizionato in qualche maniera lo sviluppo di una cittadina principessa incontrastata e indiscussa del viterbese, tanto che proprio da Sutri passa la celeberrima Via Francigena, la strada maestra percorsa dai pellegrini nel lungo tratto che unifica Canterbury alla Capitale mettendo a contatto una molteplicità di culture vivente in un flusso ininterrotto e oggi più palpitante che mai specialmente sotto il profilo religioso.

Cosa vedere a Sutri

Questa perla della Tuscia vanta uno sfaccettato centro storico in cui gli edifici sacri prendono posto facendosi ammirare con plasticità e straordinaria sicurezza: la cattedrale di Santa Maria Assunta risale al XII secolo e vanta la consacrazione (1207) di Papa Innocenzo III nonché l’ubicazione interna della suggestiva cripta longobarda e della bizantina Tavola del Salvatore Benedicente, l’opera più rilevante della città; nel 1222 è stata edificata (e resiste ancora nonostante tutto) la chiesa di San Francesco.

Ha assorbito particolare blasone l’antica chiesa di San Silvestro, esempio di applicazione impeccabile dello stile romanico, ma anche San Sebastiano - addirittura antecedente al XIII secolo – può imporsi con la sua estetica incisiva; il parterre ecclesiastico si compone infine di altre bellissime chiese e queste sono San Rocco, la Santissima Concezione, Santa Maria del Tempio e la Madonna del Parto.

Crogiuolo di testimonianze storico-archeologiche è costituito dal Parco Naturale Regionale dell’Antichissima Città di Sutri, un’area protetta di 7 ettari comprensiva di una sede illustre ch’è la seducente Villa Savorelli, fatta costruire nel XVIII secolo dai marchesi Muti-Papazzurri e circondata da un giardino elegante con tanto di fontana in peperino dalla vasca circolare.

La Villa è interessante da vedere ma gli unici spunti li dà l’esterno della struttura, in antitesi a un’attenzione molto più addentrante da prestare al Museo del Patrimonium, ospitato dall’ex Palazzo della Comunità, ora Ospedale Civico. L’esposizione museale si fregia di valenti reperti disposti in tre diverse sale che si dividono pregevoli dipinti, collezioni numismatiche, eredità oggettistiche della Cattedrale dell’Assunta e sopravvivenze d’epoca imperiale, paleocristiana e rinascimentale.

La Necropoli e l'Anfiteatro

Uno straordinario e ideale museo a cielo aperto propone nell’ordine la suggestiva necropoli con le sue 64 tombe del primo secolo a.C., il misterioso Anfiteatro (misterioso perché risulta ancora difficile attribuirlo all’epoca etrusca piuttosto che a quella romana) e il Mitreo, tempio pagano eretto come tributo al dio Mitra e forziere etrusco che racchiude ben duemila e seicento anni di storia.

Eventi, sagre e manifestazioni

Le varie manifestazioni che si svolgono a Sutri sono permeate da un’aura religiosa evidente che si è sposata con una tradizione ormai consolidatissima. Molto sentite risultano la processione del Corpus Domini (che si snoda lungo un meraviglioso tappeto di fiori decorato e pullulante di motivi artistici), la festa di Santa Dolcissima (la Santa Patrona di Sutri si omaggia dal 15 al 17 settembre), la cinque giorni dello spettacolare Carnevale Sutrino, la rappresentazione vivente il Mercoledì Santo della Passione di Gesù e, infine, il dittico composto dal Presepe Vivente e dalla manifestazione conosciuta come Presepi in Cantina.

Di altra natura sono la Sagra del Fagiolo, che porta in trionfo l’eccellenza del luogo (utilizzata da molte trattorie e ristoranti in molteplici ricette culinarie) per i primi due weekend settembrini, e la kermesse musicale Beethoven Festival da luglio a ottobre.

A Sutri è stata girata gran parte delle scene dell’opera cinematografica "Sogno di una notte di mezz’estate", diretto nel 1999 da Michael Hoffman e interpretato da Rupert Everett e Michelle Pfeiffer. Nello specifico caso, il regista ha scelto l’Italia per ambientare la sua pellicola, sicché a Sutri è toccato incarnare la bellezza favolistica del Monte Atena.

Come arrivare a Sutri

Da Roma è facile arrivare a Sutri in auto, basta imboccare la Cassia bis e poi la Cassia SS2 in direzione Viterbo; in autobus sono disponibili sia da Roma che da Viterbo le autolinee Cotral; il treno della linea FM3 Roma-Viterbo conduce alla stazione “Capranica-Sutri”, a pochi chilometri dal paese, bissati da bus locali; l’aeroporto più vicino è il “Leonardo da Vinci” di Roma Fiumicino, distante 80 km dalla destinazione.

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