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Campigna (Emilia-Romagna): sci, trekking nelle Foreste Casentinesi, e cosa vedere

Campigna, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Campigna dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

In origine vi era una spruzzata di borgate diverse, distribuite tra la vegetazione lussureggiante dell’Appennino Forlivese, ma dal 1811 i piccoli comuni si sono uniti in un unico paese, piccolo gioiello della provincia di Forlì-Cesena. Fino al primo dopoguerra il territorio era dominato da due abitati principali: Mortano era posizionato a Levante, mentre Santa Sofia sorgeva a ponente, nei pressi di un Castello appartenuto un tempo al Granducato di Toscana. In alto Campigna, a dominare dai suoi 1.000 metri le vallate romagnole.

Proprio il Granducato di Toscana utilizzò, per un lungo periodo, le foreste Casentinesi come riserva di legname per la realizzazione del Duomo di Firenze e delle flotte granducali. Tutt’ora Campigna è immersa nell’abbraccio magico di questi boschi, che compongono il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e sono uno scenario perfetto per itinerari escursionistici e sport invernali. Sono numerosi i paesi e le borgate antiche che fanno parte della riserva, e passeggiando tra le montagne si possono scoprire bellezze storico-artistiche dal fascino immortale. Tra le mete più rinomate dell’appennino ci sono il Santuario della Verna, donato dal conte di Chiusi a San Francesco nel 1213, il laghetto Traversari di Camaldoli, la cascata dell’Acquacheta e la faggeta di Badia Prataglia.

Cosa fare e vedere a Campigna

Ma l’attrattiva più spettacolare del parco, proprio nei pressi di Santa Sofia, è proprio il piccolo centro urbano di Campigna, immerso nell’omonima foresta di abeti bianchi secolari e abetine. Appartenuta all’Opera del Duomo di Firenze sino alla proclamazione dell’Unità Nazionale, il Granduca di Toscana Leopoldo II vi fece costruire la propria residenza di caccia nel corso del Novecento.

Oggi la funzione di Campigna è cambiata: non più scenario di caccia o riserva ricchissima di legna, bensì località turistica rinomata, distribuita tra i 1070 e i 1670 metri di quota del Monte Falterona e immersa in un paesaggio da favola, tra foreste e crinali innevati, paradiso di sciatori e snowboarder amanti del divertimento ma anche della tranquillità.

In posizione strategica tra le città principali della pianura romagnola, a due passi dalle prime località del versante toscano, quella di Monte Falco è una piccola stazione sciistica curata e graziosa, dotata di impianti moderni e una grande varietà di piste. Sci da discesa, sci di fondo, fondo escursionistico e sci alpinistico, ma anche soltanto le passeggiate con le ciaspole, trovano qui la location ideale. Ad attendere gli appassionati ci sono 1100 metri di piste di media difficoltà, quasi un chilometro di pista nera, un piccolo tratto di piste facili e quasi 10 km di tracciati per lo sci di fondo.

I dintorni di Campigna

Concentrarsi soltanto sul Parco Naturale e su Campigna, tuttavia, sarebbe un peccato: merita una visita accurata anche il vero e proprio centro di Santa Sofia, uno scrigno raffinato di bellezze timide ma irresistibili. Qui si può visitare la Galleria d’Arte Moderna Vero Stoppioni, che ogni anno è sede del Premio Campigna e ospita varie opere dell’artista Mattia Moreni.

Da non perdere anche il parco fluviale, decorato dalle statue moderne di vari scultori come i coniugi Poirer, il borgo antico con Palazzo Gentili e le vestigia del castello, Piazza Matteotti con il Palazzo Comunale, la Torre Civica, Palazzo Giorgi e il Parco della Resistenza. Tra gli edifici di culto spiccano la Chiesa del Santissimo Crocifisso, con un pregiato crocifisso quattrocentesco, e la Chiesa Parrocchiale di Santa Lucia, dedicata alla patrona del paese, ricca di opere d’arte prelevate dalle chiesette del circondario.

Le meraviglie culturali e artistiche non finiscono qui. Nei dintorni ci si imbatte nel borgo di Corniolo, dominato da una pieve romanica intitolata a San Pietro, dove si può ammirare una ceramica dei Della Robbia. A Spinello c’è un interessante parco si sculture all’aperto, mentre a Isola si può visitare la Chiesa di Santa Maria in Cosmedin. Altra escursione classica è quella che conduce al grande lago della Diga di Ridracoli.

Per chi non si è ancora lasciato stuzzicare dalle numerose proposte che il Casentino può offre, vanno aggiunte le occasioni di festa e le manifestazioni organizzate tra Campigna e Santa Sofia nell’arco dell’anno. Chi è curioso sulle tradizioni paesane potrà partecipare alla festa della Befana, con i canti tipici lungo le vie del paese, oppure assistere alla Fiera del lunedì di Pasqua, al Premio Campigna nel periodo estivo, al Busker’s Festival coi suoi artisti di strada dal 13 al 15 agosto e, per concludere, alla Fiera di Santa Lucia del 13 dicembre.

Come arrivare a Campigna

Se avete deciso di trascorrere un soggiorno a Campigna sappiate che potete contare su trasporti comodi ed efficienti, e su vie di comunicazione agevoli da ogni parte d’Italia. Se viaggiate in auto dovete percorrere la A14 e uscire a Forlì, e continuare sulla Strada Provinciale 4 del Bidente in direzione Meldola-Santa Sofia.

Chi viene da Arezzo può prendere la Strada Regionale 70 e la Provinciale in direzione Stia-Passo della Calla-Santa Sofia. Infine, se venite da Cesena e Roma dovete percorrere la Superstrada E45, uscire a San Piero in Bagno e attraversare il Passo del Carnaio in direzione Santa Sofia e da qui Salire sulla Calla. Chi prende il treno dovrà scendere a Forlì e proseguire verso Meldola-Santa Sofia in autobus, mentre gli scali aeroportuali più vicini sono quelli di Forlì, Rimini, Bologna e Firenze, rispettivamente a 38 km, 96 km, 118 km e 115 km.

Clima e quando andare

Il clima è piuttosto piacevole e mite, caratterizzato da inverni freddi ma non rigidissimi, e estati calde ma non afose, adatte alle passeggiate tra le foreste. Le temperature medie del mese più freddo, gennaio, vanno da una minima di -3°C a una massima dio6°C, mentre in luglio si passa dai 18°C ai 6°C. Le precipitazioni toccano il picco massimo tra settembre e novembre, quando cadono in media un centinaio di mm di pioggia mensili.
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