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Villacidro (Sardegna): le cascate e cosa vedere nella cittą del Medio Campidano

Villacidro, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Villacidro dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

A Villacidro, cittadina sarda del Medio Campidano, si ammira una bellezza che va aldilà del paesaggio mediterraneo, aldilà della ricchezza storica e dell’architettura pregiata: qui la bellezza è data dalla fusione perfetta tra il centro abitato e l’ambiente. Una cittadina, questa, che dimostra come l’uomo sappia plasmare la natura in base alle proprie esigenze, preservando allo stesso tempo il patrimonio naturalistico. In parte i 15 mila abitanti di Villacidro se ne stanno all’imboccatura della Valle di Castangias, dov’è situata la parte alta del centro, mentre la zona più recente si è disposta lungo la conoide di detriti fluviali, seguendo l’andamento della valle.

Le cascate di Villacidro

Il paesaggio della Sardegna, così variegato e ricco di colore profumo, anche qui regala ai visitatori alcune meraviglie imperdibili. Nei pressi di Vilacidro di po’ infatti ammirare la cascata Sa Spendula coi suoi tre salti, formata dal torrente Coxinas che poi prende il nome di Rio Seddanus. In estate è un vero piacere uscire a piedi dal centro abitato e passeggiare sino alle cascate, come fece Gabriele d’Annunzio quando soggiornò in paese e si lasciò ispirare poeticamente dal paesaggio.

Spostandosi più verso l’interno, tra i colli che si increspano fra l’altopiano di Oridda e il Monte Linas, ci si imbatte in altre tre cascate, quelle del Rio Linas, di Piscin’Irgas e di Muru Mannu, situate nell’area naturalistica denominata dei Monti Mannu.

Cosa vedere a Villacidro

Nel cuore di Villacidro si scoprono interessanti monumenti ed edifici civili, luoghi di culto e scorci suggestivi di viottoli e corti. Un ruolo particolare detengono gli edifici religiosi: tre di essi sono disposti a triangolo nel cuore del paese, disegnando un piccolo “salotto” centrale che funge da punto di ritrovo per la gente del luogo. La prima delle tre chiese è quella di Santa Barbara, attualmente in stile gotico-sardo-catalano, con un nucleo originario del XV secolo rimaneggiato a più riprese, specialmente alla fine del Seicento.

L’edificio è affiancato da una torre campanaria a pianta quadrata, sormontata da una struttura ottagonale che comprende 4 quadranti d’orologio; la tipica terminazione a cipolla culmina con una grande palla di rame, una bandiera girevole in lamiera e una croce del Settecento.
All’interno vale la pena di soffermarsi sull’altare maggiore in marmo intarsiato, sul coro intagliato da Pasquale Cara nel XVIII secolo e sul battistero col fonte battesimale marmoreo realizzato nel XVIII secolo.

Il secondo edificio religioso è l’oratorio delle Anime Purganti, o chiesa della Madonna del Suffragio. Si tratta di una chiesetta semplice, con un interno sobrio ed essenziale, a navata unica con volta a botte. Il solo altare presente, tuttavia, è un vero capolavoro di intarsi e decorazioni preziose, realizzato nel Seicento e sormontato da un bel dipinto della Vergine.

Infine l’Oratorio della Santissima Vergine del Rosario, antica sede della confraternita del Rosario, i cui fedeli si distinguevano per l’abito e il cappuccio di tela bianca e la mantellina di stoffa nera. La costruzione risale probabilmente al XVII secolo, ma nel corso dei secoli fu sottoposta a varie ristrutturazioni e oggi è caratterizzata da un grazioso loggiato frontale, sormontato da un’elegante cupola ottagonale. Dal 1998 l’edificio è sede del museo di arredi sacri della Parrocchia di Santa Barbara.

Tra gli edifici civili di Villacidro merita un’occhiata attenta il Municipio, affacciato sulla piazza Frontera in cima al colle cittadino, fondato a metà Ottocento laddove prima sorgeva un convento con chiesetta annessa. Era la prima metà del XVII secolo quando i frati Mercedari si insediarono nel borgo e decisero di realizzare sul colle il convento e la chiesetta della Vergine Annunziata, per rimanervi sino al 1858 quando la legge Siccardi ne determinò il trasferimento a Cagliari. In epoca ancora più remota il luogo era occupato da una necropoli romana, come dimostrò nel 1873 il ritrovamento di alcune tombe con tanto di vasellame di terracotta, oggetti in vetro, monete e altri utensili antichi.

Da vedere, infine, il lavatoio pubblico di Villacidro, inaugurato nel 1893 e realizzato in elegante stile Liberty. Disegnato dall’ingegner Enrico Pani, il lavatoio è un esemplare quasi unico, molto diverso dagli altri della Sardegna: è formato da un’imponente copertura di lamiera sostenuta da 22 colonne in ghisa, sotto le quali si aprono le 36 vasche rivestite in trachite, capaci di contenete un metro cubi d’acqua ciascuna. Ad impreziosire la struttura c’è la fontana con le sculture marmoree di due sirene, un leone, una leonessa e i volti di angeli.

Eventi, sagre e manifestazioni

Insieme ai monumenti e agli edifici storici, anche le tradizioni e gli eventi popolari fanno rivivere nel cuore di Villacidro il passato della cittadina. Ogni anno, il 17 di gennaio, i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio spingono gli abitanti del luogo ad andare per boschi a raccogliere la legna, da utilizzare per il grande falò che sarà allestito la sera stessa. Tutti i boscaioli, dopo essersi procurati la legna, si riuniscono nella pineta di Sa Mandara e banchettano con carne di maiale, salsiccia arrosto e fave lesse, il tutto innaffiato da ottimo vino. Il pomeriggio della domenica si svolge una grande processione per le strade del paese, con la banda e un gruppo folcloristico a creare l’atmosfera di festa, e alla fine della Messa viene benedetto il pane e distribuito a tutti i partecipanti. Molto sentiti anche i festeggiamenti della Settimana Santa e di Santa Barbara.

Come arrivare

Per giungere a Villacidro bisogna innanzitutto raggiungere la Sardegna. L’aeroporto più vicino al paese è quello di Elmas-Cagliari, da cui si può prendere in auto la SS 130 verso Decimomannu, poi il bivio per Villasor sulla SS 196 sino ad attraversare il centro di Villasor e raggiungere il centro di Villacidro.
Da Porto Torres, invece, si prende la SS 131 fino a Sardara, poi si imbocca il bivio a destra verso San Gavino Monreale e dopo 9 km si arriva a destinazione.
La città non è servita da una stazione ferroviaria, ma da Cagliari e Porto Torres partono quotidianamente gli autobus diretti a Villacidro.

Clima e quando andare

Giunti a destinazione ci si immerge in un clima piacevole tipicamente mediterraneo, con inverni miti e estati calde e soleggiate. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 5 °C a una massima di 14 °C, mentre in luglio e agosto si passa dai 18 °C ai 32 °C. Le precipitazioni, scarse in estate, raggiungono un picco massimo di 60-66 mm tra novembre e dicembre.
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 Pubblicato da - 03 Agosto 2020 - © Riproduzione vietata

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