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Arbatax (Sardegna): il villaggio, le spiagge, le rocce rosse e cosa vedere in paese

Arbatax, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Arbatax dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il paesaggio aspro, abbagliante di sole e odoroso di resina, in Sardegna si tinge di atmosfere dolci e ospitali, fondendo avventura e riposo, forza possente della natura e romanticismo. Lungo la costa orientale dell’isola, nella provincia dell’Ogliastra, questa terra di contrasti unisce il paesaggio marino al panorama montano e roccioso. Nel comune di Tortolì, infatti, c’è la frazione di Arbatax, famosa per le rocce rosse che agghindano il litorale, e come sculture dolomitiche si inabissano nel turchese del mare.

A breve distanza da Tortolì, Girasole e Lotzorai, Arbatax (o Arbatassa) si sporge sulle onde standosene comodamente appollaiata a una penisola, detta Capo Bellavista, che fa da trampolino o da palcoscenico alla graziosa località proiettata verso l’orizzonte. Un solo sguardo basta a capire l’indole del paese: questa è la zona portuale del comune, dedicata alla pesca e popolata da vecchi pescatori, che custodiscono la memoria degli usi locali; ultimamente, tuttavia, il turismo ha superato le attività tradizionali, e Arbatax attira ogni estate migliaia di visitatori che giungono qui ad ammirare alcune delle spiagge più belle della Sardegna.

Le rocce rosse di Arbatax

Il monumento più spettacolare della zona, modellato nei secoli dalle correnti e dal vento, è la scogliera a ridosso dell’abitato, costituita da grandi faraglioni di diorite nera e porfido rossastro. Ma non è da meno l’opera dell’uomo, che sullo stesso nastro litoraneo ha eretto due torri importanti, la torre spagnola di San Miguel e quella di San Gemiliano, che dai lati opposti dello stesso promontorio avevano il compito di vegliare sulla costa e prevenire gli attacchi pirateschi del Seicento.

La torre di San Gemiliano in particolare, che domina l’omonima baia, regala un panorama splendido a chi la visita, simile a quello che si poteva godere all’inizio del XVII secolo. Possente e slanciata allo stesso tempo, la costruzione ha un diametro di base di circa 7 metri ed è alta 12 metri.

Le spiagge dei dintorni

Tra l’abitato di Arbatax e i cavalloni del Tirreno c’è una lunga striscia litoranea, agghindata di spiagge incantevoli, fatte per lo più di roccia viva e tratti di scogliera. Cala Moresca, ad esempio, è un piccolo angolo di paradiso: un tappeto di sabbia fine e candida, orlato verso l’entroterra dalla macchia mediterranea, scivola in mare gradualmente, tingendosi di bagliori solari iridescenti. L’acqua cristallina lascia vedere il fondale, su cui si stagliano i guizzi dei pesci e dove compare di tanto in tanto qualche scoglio lucente, folto di piante marine.

Nonostante l’aspetto selvaggio, questa spiaggia è perfettamente attrezzata per accogliere i visitatori con ogni comfort, dal parcheggio auto al punto di ristoro, sino al noleggio di ombrelloni o pedalò. Chiamata Cala Moresca per le frequenti incursioni saracene di un tempo, oggi la spiaggia è facilmente raggiungibile dal centro di Tortolì, ed è preceduta da una pittoresca scalinata: fermandosi sulla cima, respirando i profumi freschi del Mediterraneo, si ammira un panorama mozzafiato sul litorale e il paese.

Altrettanto sorprendente è Cala Sisine, un’insenatura naturale scavata nel famoso golfo di Orosei, raggiungibile facilmente via mare con la propria imbarcazione o con le barche a motore, che organizzano nel periodo estivo escursioni guidate sulla costa sarda, partendo dai porticcioli di Cala Gonone, Arbatax o Santa Maria Navarrese. Chi ha voglia di avventura può dirigersi verso la spiaggia a piedi, in un vero e proprio percorso di trekking che si snoda tra pinete, arbusti e rocce affascinanti.

Se avete voglia di allontanarvi un poco da Arbatax e Tortolì potete spingervi verso Baunei: sul litorale c’è la Grotta del Fico, accessibile ai turisti dal 2003, riconosciuta come una delle più belle e importanti cavità naturali della Sardegna. Molto importante da un punto di vista faunistico, profonda più di 1800 metri, la grotta è raggiungibile soltanto via mare: ogni giorno, dal porto di Arbatax, salpano le escursioni verso il golfo di Orosei.

Cosa vedere ad Arbatax

Ma la vacanza ad Arbatax non è fatta necessariamente di solo mare: anche gli amanti dell’arte e della cultura troveranno pane per i loro denti, soprattutto se si dirigono nel centro di Tortolì o prendono parte a qualche manifestazione tradizionale. Da vedere la Chiesa di Sant’Andrea, realizzata nel Settecento in stile barocco, dedicata al protettore della città e custode di numerose opere d’arte.

Altrettanto affascinante, ma molto più antico e di genere tutto diverso, è il villaggio preistorico di nuraghi risalente a 2000 anni prima di Cristo, situato ai margini del paese in direzione Parco di San Salvatore.

Eventi, sagre e manifestazioni

Invece per assaporare le atmosfere di oggi, ma anche le tradizioni popolari più autentiche, vale la pena di partecipare a qualche festeggiamento: la manifestazione più importante di Arbatax è la rassegna di musica blues Rocce Rosse, così intitolata in onore del suggestivo paesaggio locale. Negli anni si sono susseguiti i concerti di artisti importanti, anche di fama internazionale, come Eric Clapton o David Bowie.

A carattere religioso è la spettacolare festa del paese che si svolge la prima domenica di luglio, con la processione a mare seguita da un lauto banchetto a base di pesce fritto, offerto gratuitamente dai pescatori del borgo. Nello stesso periodo si tiene l’annuale Trofeo delle Regioni, che coinvolge l’intera provincia e prevede sfide sportive e ludiche di ogni tipo, amatissime da grandi e piccoli.

Clima e quando andare

A garantire il sorriso ci pensa anche il clima piacevole della Sardegna, in particolare della costa orientale che accoglie Arbatax. Qui le temperature medie sono sempre miti: in gennaio, il mese più freddo, si va dagli 8°C ai 14°C, mentre in luglio e agosto si passa dai 21°C ai 29°C. Le precipitazioni sono scarse nel periodo estivo, quando il sole domina il cielo con generosità, ma raggiungono i valori massimi tra ottobre e dicembre, quando cadono dai 63 ai 73 mm di pioggia mensili.

Come arrivare ad Arbatax

Raggiungere Arbatax, affacciata sul lato orientale della Sardegna, non è difficile. Chi viaggia in nave può contare sul porto locale, che tutto l’anno è collegato con Genova e Civitavecchia da corse bisettimanali, e in estate è connesso a Fiumicino mediante i traghetti veloci. Se preferite l’aereo potete atterrare all’aeroporto internazionale di Arbatax, che in estate è collegato coi maggiori aeroporti italiani ed europei, tra cui Milano, Bologna, Innsbruck e Vienna. In alternativa ci sono gli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero, rispettivamente a 135 km, 167 km e 201 km. Cagliari e Olbia sono anche dotate di porti navali importanti.

Un mezzo di trasporto particolare, che una volta giunti in Sardegna vi consentirà di visitare la costa, è la locomotiva d’epoca sulla linea Mandas-Arbatax, che tocca tutti i paesi più belli del nuorese alle pendici del monte Gennargentu.
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 Pubblicato da - 27 Luglio 2020 - © Riproduzione vietata

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