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Nicotera (Calabria): la Marina e il borgo sulla Costa degli Dei

Nicotera, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Nicotera dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Svetta in cima ad un promontorio con vista panoramica sul Mar Tirreno, le Isole Eolie, lo Stretto di Messina, l'Aspromonte calabrese e, nelle giornate più limpide, l'Etna. È Nicotera, l'ultimo comune de "La Costa degli Dei", quel tratto di litorale appartenente alla provincia di Vibo Valentia che disegna il Corno di Calabria e presenta un susseguirsi di baie, promontori, lingue di spiagge sabbiose e mare meraviglioso, città che può comunque vantare un affaccio sulla Piana di Gioia Tauro, terra di agrumeti ed uliveti, e su "La Costa Viola", suggestivo tratto di mare che regala tramonti mozzafiato.

La storia di Nicotera in Calabria

Nicotera trasuda storia da ogni tetto, storia antica, da Magna Grecia, così come l'etimologia del nome sembra testimoniare. Toponimo che deriva, forse, da Νικόπτερα, dalla ancor oggi non certa traduzione, la più probabile fra le quali è “vittoria alata”, attribuibile molto proabilmente ad una vittoria navale dei Romani sui Cartaginesi che ebbe luogo nelle acque antistanti la Marina.

Pare probabile, inoltre, una qualche origine comune con Medma, antica importante colonia della Calabria grecanica fondata dai locresi verso il 521 a. C., di cui Nicotera sembra che fosse il porto. Funzione che mantenne anche in epoca romana, finché non fu distrutta dal valoroso Annibale e poi riconquistata.

Frammentarie ed insufficienti le notizie sulla storia della cittadina fino all'XI secolo, quando venne nuovamente rasa al suolo dai bizantini e ricostruita, un poco più a nord, da Roberto I il Guiscardo, detto l'Astuto, il valoroso duca normanno che riuscì a conquistare tutta l'Italia meridionale ed a sconfiggere definitivamente gli arabi ed i longobardi, in guerra fra di loro per affermare ognuno la propria supremazia su questi territori.

Nel 1065, quindi, viene fondata l'attuale Nicotera su una collina a 220 mt s.l.m., secondo la tradizione architettonica tipicamente normanna, con il Castello in cima, un reticolo di stradine che da questo discendevano a formare i quartieri in cui viveva la popolazione ed una cinta di mura continua a fortificazione di tutta la città. Quattro imponenti torri di avvistamento agli angoli delle mura e sette porte d'ingresso completavano la cittadina rendendola una fortezza difficilmente espugnabile.

Nonostante questo Nicotera è stata più volte conquistata, saccheggiata e ricostruita nel corso dei secoli in quanto la sua posizione strategica di sbocco sul mare l'ha designata fin dalle origini ad avere un ruolo fondamentale nelle manovre economico-politiche dei protagonisti della storia di questo pezzo d'Italia. Sotto il dominio di Federico II, ad esempio, divenne uno dei porti più importanti della zona, tant'è che qui venivano riparate le navi delle flotte imperiali, e raggiunse un potere economico significativo che ha mantenuto per secoli, senza, però, mai perdere la sua vocazione di terra di conquista e prestandosi, dunque, spesso ad essere teatro di scontri terrestri e navali anche cruenti.

Ben presto gli Angioini presero il posto dei Normanni, fortificarono ulteriormente le mura e governarono fino al 1700, quando Nicotera venne lasciata nella mani dei Ruffo di Calabria, una delle famiglie nobiliari più potenti di tutti i tempi, che ne restaurano i monumenti più importanti e riorganizzano la struttura della città.

Cosa vedere e cosa fare a Nicotera

Oggi Nicotera è un centro economico-culturale a vocazione agricola e, soprattutto, turistica, in quanto è una delle mete più ricercate ed apprezzate sia per le opere architettoniche e per i monumenti del centro storico, sia per i numerosi servizi accurati e professionali che vengono offerti e al turista, affezionato o curioso che sia.

Non si può, infatti, non restare affascinati dal Castello che svetta sulla cima in posizione predominante, costruito originariamente da Guiscardo l'Astuto in epoca normanna ma ampliato e fortificato una prima volta da Federico II e definitivamente restaurato e convertito in residenza nobiliare dall'architetto Ermenegildo Sintes, allievo del più noto Luigi Vanvitelli, colui al quale si deve la progettazione e l'edificazione della sontuosa Reggia di Caserta, su richiesta dei Ruffo di Calabria. Attualmente è un polo museale ed ospita il “Civico Museo Archeologico” ed il “Centro per lo Studio e la Conservazione della Civiltà Contadina del Poro”.

Una storia simile la può raccontare la vicina Cattedrale di Santa Maria Assunta; voluta dal normanno Guiscardo ha subìto conquiste e saccheggi, è stata definitivamente restaurata dall'architetto Sintes alla fine del XVIII secolo ed oggi ospita opere artistiche di grande pregio, come il grande altare di marmo bianco, tele e sculture di famosi artisti locali.

Anche una passeggiata per il centro storico diventa un'escursione a cui non si può rinunciare: stradine strette e pittoresche che si snodano in modo apparentemente disordinato e guidano il turista in un percorso suggestivo, tra salite, discese, sottopassaggi e scalette che si inerpicano veloci. Una visita ai quartieri storici del Baglio, dove in passato vivevano gli artigiani, e della Giudecca, luogo in cui si raccoglievano gli Ebrei che erano stati chiamati in città da Federico II durante il periodo di massimo splendore per gestirne le attività economiche, trasporteranno il visitatore in un passato ricco di fasti e gloria.

I resti dei numerosissimi mulini ad acqua, alcuni ancora visitabili, risalenti al XVII secolo e ubicati lungo la direttrice che corre dalla Contrada Britto fino alla Marina di Nicotera, rappresentano un'altra attrattiva non comune, così come i grandi portali litici di granito che si trovano a decorazione della case signorili, le fontane di pietra, i ruderi di Porta Prisa e la Porta Palmentieri, l'unica ancora in piedi delle sette fatte edificare sempre da Guiscardo I.

La sottostante Marina di Nicotera offre spiagge larghe di sabbia fine, attrezzate sia per i turisti con famiglia e bambini che per i più giovani, ed un mare intatto e cristallino che presenta fondali bassi e popolati, perfetti per gli appassionati di snorkeling.

Eventi e manifestazioni in città

Anche gli eventi sono numerosi, soprattutto durante il periodo estivo: sagre, spettacoli musicali sul lungomare e giochi per i più piccini, sapientemente organizzati dalla Pro Loco e da associazioni locali al fine di coinvolgere i turisti ed i cittadini, non solo nicoteresi, visto che nel raggio di 30 chilometri troviamo rinomate località come Palmi, Gioia Tauro, Rosarno, Capo Vaticano e Tropea, tutte riconosciute "perle" del Tirreno calabrese. Non dimentichiamo che Nicotera è indicata come località di riferimento per gli standard della Dieta Mediterranea, e quindi l'enogastronomia è una parte importante dell'anima cittadina.

Una particolare menzione la merita la "Processione della Santissima Immacolata" dell'8 dicembre, che, seppur un po' fuori stagione turistica, resta una delle celebrazioni religiose più sentire della Calabria intera che, infatti, richiama fedeli da tutta la regione, i quali si riuniscono in corteo e seguono la statua lignea della Madonna portata dai pescatori fin dentro il mare. La tradizione narra che proprio quella stessa statua che ogni anno viene accompagnata nelle acque del mare, in quelle stesse acque fu ritrovata da un gruppo di pescatori molti secoli fa dopo molte giornate di forte tempesta ed ogni anno viene rievocato l'episodio sia per celebrare il ritrovamento sia per confermare la devozione alla Madonna che i cittadini nicoteresi sentono forte.

Come arrivare a Nicotera

In auto. Sull'Autostrada A3 prendere l'uscita Rosarno e percorrere la SS536 per circa 14 km.
In treno. La città è servita da una stazione ferroviaria, Nicotera Marina, posta sulla linea ferroviaria Tirrenica Meridionale.
In aereo. Gli aeroporti “Sant'Eufemia” di Lamezia Terme e “Dello Stretto” di Reggio Calabria sono distanti circa 80 km.
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 Pubblicato da - 17 Ottobre 2016 - © Riproduzione vietata

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