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Ricadi e il mare tra Capo Vaticano, Santa Maria e Santa Domenica

Ricadi, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ricadi dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

A est si arrampica verso la cima del Monte Poro, e ad ovest si fa accarezzare da un Tirreno cristallino: è il comune calabrese di Ricadi, in provincia di Vibo Valentia, incastonato tra il Golfo di Sant’Eufemia e quello di Gioia Tauro. In corrispondenza dell’abitato si erge Capo Vaticano, che tuffandosi in mare dà vita a calette frastagliate e tappeti soffici di sabbia: è merito suo se a Ricadi, nella stagione estiva, la popolazione di circa 5 mila abitanti aumenta notevolmente, trasformando la cittadina in una rinomata località turistica.

Tra la primavera e l’inizio dell’autunno una luce abbagliante illumina il litorale, mentre l’aria si riempie del frinire delle cicale, dello sciacquio delle onde e delle risate provenienti dalla spiaggia. O meglio dalle spiagge, che a Ricadi sono numerose e variegate: la già citata spiaggia di Capo Vaticano è la più centrale e più famosa del paese, ma non sono da meno i fondali granitici di Formicoli, popolati di una fauna ricca e per questo molto frequentati dai sub; gli arenili candidi di Tono, Riaci e Grotticelle regalano scenari romantici e rilassanti allo stesso tempo, perfetti per delle lunghe passeggiate al tramonto. Il tutto è sormontato dai terrazzamenti tipici dell’entroterra meridionale, con lussureggianti coltivazioni di ulivi e vigne.

Nelle ore più calde del giorno, quando il sole è a picco e persino i gabbiani riposano, tutto sembra immobile e assonnato a Ricadi. Eppure proprio su queste sponde, da migliaia di anni, si sono consumate avventure, sfide, battaglie e conquiste; popoli diversi hanno solcato questi mari e raggiunto queste rive, seminando un po’ della loro cultura nel paesaggio mediterraneo. Greci, Romani, Cartaginesi, Bizantini e Arabi, per non parlare dei Normanni venuti dal nord, si rincorsero e si fronteggiarono, segnando il territorio con le loro strutture difensive e i loro villaggi. Sono ancora visibili alcune delle torri costiere che facevano la guardia verso il mare aperto.

Nel 1811 la cittadina entrò a far parte del territorio di Monteleone, attuale Vibo Valentia, acquistando le frazioni che oggi, con le loro tradizioni e il loro folclore, rappresentano la memoria di Ricadi: si tratta di Lampazzone, Barbalaconi, Orsigliadi, San Nicolò, Brivadi, Santa Domenica e Ciaramiti, e delle borgate di Santa Maria e Torre Marino. A Lampazzone, in particolare, c’è un antico mulino ancora attivo che rappresenta un’interessante testimonianza storica: sono pochi i mulini ancora in funzione dopo la seconda guerra mondiale, benché ne esistano numerosi ormai dismessi. In passato erano marchingegni fondamentali per la macina del grano e di altri cereali, che venivano trasportati sul dorso degli asini, sulle spalle degli uomini ma anche sul capo delle donne, in appositi cesti. Il mulino di Lampazzone, proprietà privata, ha un tipico aspetto settecentesco e ancora oggi è in gradi di macinare grano, granturco e orzo con le sue pesanti mole.

In effetti Ricadi è ancora legata, in buona parte, alle attività di una volta, e l’agricoltura e la pesca sono in assoluto le pratiche più diffuse su cui si basa l’economia locale. Nella campagna circostante il borgo si coltiva una speciale varietà di cipolla, la dolce Cipolla Rossa di Tropea, ma non mancano altri generi di ortaggio e gli agrumi. Nelle fattorie si produce la ‘Nduja, il salume tipico calabrese, mentre i pescatori fanno il pieno di sogliole, tonnetti, cernie, orate, spigole e altri tipi di pesce, che poi finiscono sulle invitanti tavole di Ricadi.

Alla cipolla rossa è dedicata una vera e propria sagra, che si ripete ogni anno in paese il 13 di agosto, ma sono molti gli appuntamenti festosi disseminati nell’arco dell’anno. In giugno si assegna il premio letterario Giuseppe Berto, in luglio si svolge la sagra del gelato, il 5 di novembre si celebra la Festa di San Zaccaria e il 3 di febbraio è la volta di San Nicolò.

Che sia estate o inverno, con il sole o con la pioggia, le temperature di Ricadi sono sempre miti e gradevoli, come in tutte le zone mediterranee. I valori medi di gennaio vanno da un minimo di 4°C a un massimo di 11°C, mentre in luglio e agosto, i mesi più caldi, vanno dai 18°C ai 32°C. Le precipitazioni toccano il picco massimo in dicembre, quando piove mediamente per 14 giorni, e in generale la zona di Ricadi è piuttosto ventosa.

Per arrivare a Ricadi in auto venendo da nord si deve percorrere l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e uscire a Pizzo Calabro, quindi imboccare la Strada Statale per Tropea-Capo Vaticano, oppure uscire a S.Onofrio-Vibo Valentia e seguire le indicazioni fino alla meta. Se si arriva da sud si esce a Rosarno lungo l’autostrada A3, poi si continua per Nicotera-Joppolo-Coccorino e Ricadi. La stazione ferroviaria di Ricadi è a 7 km da quella di Tropea e a una trentina di chilometri da quella di Vibo Valentia, mentre gli aeroporti più vicini sono quelli di Lamezia Terme e Reggio Calabria, rispettivamente a 60 km e 120 km da Ricadi.
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 Pubblicato da - 20 Settembre 2011 - © Riproduzione vietata

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