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Lerici e il Golfo dei Poeti: cosa vedere tra il Castello e il mare

Lerici, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Lerici dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Uno fra i borghi più celebrati della Liguria, Lerici vanta anche una frazione – Tellaro – iscritta nel circuito dei Borghi più belli d’Italia.

La deliziosa località della provincia di La Spezia si affaccia sul meraviglioso Golfo dei Poeti dando eleganza a una Riviera di Levante che per tutto l’anno, specialmente in estate, conosce un turismo di massa addensato nei principali lidi prospicienti il mare.

Storia

E’ un paese che ha dell’incredibile in termini di suggestioni paesaggistiche e qualità territoriali di massima ineccepibilità, una realtà fin dalla sua fondazione visceralmente legata al mare essendosi conformato come porto già in epoca etrusca e successivamente utilizzato sia dai Liguri che dai Romani a scopo commerciale.

Non poterono certamente esimersi dall’allungare la propria dominante mano su Lerici le più influenti famiglie viventi nel Medioevo, gli Obertenghi e i Malaspina su tutti, i Vezzano e gli Arcola ai quali la Repubblica di Genova chiese e ottenne la cessione del feudo marittimo, un punto strategico annosamente conteso dai Pisani, ideatori del complesso sistema di fortificazioni, castelli compresi.

Genova ne tornò presto in possesso e sfruttò le modifiche apportate dai rivali per rendere la località inespugnabile e perciò molto più sicura che in passato.
L’imperversare del conflitto che antepose Guelfi e Ghibellini in terra toscana si estese fino a intaccare la tranquillità del porto, occupato dagli Aragonesi e riconquistato dai Genovesi in maniera quasi definitiva fino al subentro delle truppe transalpine di Napoleone Bonaparte.

Una storia, dunque, dalle innumerevoli soluzioni di continuità, stabilizzata con l’avvenimento principe dello Stivale, l’Unità d’Italia, in seguito alla quale l’affermazione comunale riuscì a compiersi senza altre particolari e fastidiose traversie. Per dirla tutta, Lerici deve la sua conclamata fama a poeti, letterati e artisti che la elessero quale tappa intermedia dei loro mirabolanti viaggi europei, dalle Tre Corone Dante, Petrarca e Boccaccio alla scrittrice Mary Shelley, da Byron a Virginia Woolf fino a Giosué Carducci e Gabriele D’Annunzio.

Cosa vedere a Lerici

Cosa avrà mai destato così tanto clamore presso questi illustri avventori? La risposta viene da sé e si materializza nell’evidente fascino delle rocche che ispessiscono il blasone architettonico, in primis il Castello Monumentale dominante dall’alto promontorio fin dal ‘200: notevole la torre pentagonale che spicca insieme ai quattro bastioni e alla Cappella di Santa Anastasia, racchiusa all’interno delle possenti mura. Il comune ha restaurato l’intera struttura castellare introducendovi il Museo geopaleontologico, punta di diamante nella cultura espositiva europea.

La Torre di San Rocco apre alla visione dell’Oratorio di San Rocco, vestigia ecclesiale eretta nel 1287 in quella ch’è oggi Piazza Garibaldi, là dove si trovava in origine un ospitale per pellegrini.
A fine Duecento risale anche la Parrocchiale di San Francesco d’Assisi, completamente riconcepita nel Seicento e arricchita con svariati arredi sacri, il piviale della famiglia Botti e l’altare maggiore sovrastato da un bel dipinto eseguito da Domenico Fiasella. Chiude il novero il Santuario della Madonna di Maralunga.

Questi templi del culto sono quanto rimane di uno spettro ben più ampio di antichi edifici religiosi che sorgevano un tempo nel territorio, la Chiesa di Santa Maria Annunziata per esempio, edificata nel 1410 e demolita nel 1890, o la seicentesca Chiesa della Concezione dei Cappuccini, soppressa, sconsacrata e riconvertita in location teatrale.

La sede municipale risulta essere l’ex convento annesso a quest’ultima chiesa. Lerici è riuscita nel corso della sua evoluzione a conciliare il gusto per l’arte alla valorizzazione graduale dei suoi monumenti storici, cosicché diverse mostre ed estemporanee di pittura possono sfruttare ambienti magnetici come l’Oratorio di Santa Maria in Selàa presso Tellaro e il medievale Castello di San Terenzo, in origine torre merlata costruita a difesa della costa contro le scorribande dei pirati barbareschi.
Il borgo murato di Barbazzano non esiste più ma il suo spirito seguita a vivere grazie alle rovine che tracciano quella che era anticamente la sua complessa conformazione.

Abbiamo lungamente parlato di edifici ecclesiastici e monumenti civici, ma è risaputo che Lerici ha alimentato la sua rinomanza ospitando tutta una serie di residenze che costituiscono una buona parte della ricchezza cittadina complessiva.

Facile iniziare a illustrare il sommo elenco menzionando Villa Pernigotti a Venere Azzurra, in origine albergo prestigioso (nell’Ottocento), poi Scuola Alberghiera, centro di formazione professionale e infine location per concerti jazz. Nel cuore di Lerici ecco spuntare Ca’ Doria, estremamente elegante come lo è l’appartamento al secondo piano, i portali e i camini in ardesia, gli scaloni e gli ambienti centrali. Ca’ Rugia rappresenta un validissimo esempio di casa-torre che ha i suoi apici estetici nella scala esterna e nel balconcino sporgente. Idilliaca Villa Magni, che più di tutte ha conosciuto le ammirazioni di eminenti personaggi del jet set artistico mondiale essendo considerata una splendida terrazza a picco sul mare.
L’elenco sembra inesauribile e prosegue con Villa De Benedetti – Picedi a Barcola, la Serenella a San Terenzo, Villa Petriccioli a La Vallata, Palazzo Marchesi Ollandini e Villa Padula a Lerici. Si rifanno a nomi di eminenti visitatori Villa Cochrane (in onore di William Percy Cochrane) e la Casa di Lawrence (in tributo dell’omonima famiglia).

Un consiglio prezioso da dare ai turisti è quello di non trascurare i beni paesaggistici che coronano Lerici, un paese vivibile anche “dall’esterno” percorrendo i tanti itinerari che fanno il giro intorno all’abitato contemplando il Parco di Montemarcello e la vegetazione dell’entroterra.

Per gli appassionati delle profondità marine è a disposizione il Parco subacqueo archeologico della Caletta posto tra Maramozza e Maralunga, con i suoi relitti antichi adagiati sui fondali e la fauna ittica che popola la zona.

Le spiagge di Lerici

In Liguria le spiagge non mancano affatto e specialmente a Lerici l’abbondanza regna sovrana accontentando qualunque tipologia di bagnante. La spiaggia di Venere Azzurra è ben attrezzata, libera e bellissima, premiata con la Bandiera Blu conferita dalla FEE e ben quattro vele assegnate da Legambiente. Altro estasiante contesto spiaggesco è offerto dalla Baia Blu, insenatura caratteristica e conosciuta a livello regionale. Altre spiagge s’ubicano a Fiascherino, San Terenzo e nelle immediate vicinanze del castello di Lerici.

Eventi e manifestazioni

Più che culla di eventi, Lerici è attiva partecipante di manifestazioni alle quali prendono parte molti comuni limitrofi della Riviera: i più importanti risultano essere il Palio del Golfo (accanita sfida remiera che si svolge ad agosto) e il Mondomare Festival, rassegna di incontri il cui tema è ovviamente il mare. Piatto tipico del borgo è la zuppa di datteri alla lericina.

Come arrivare

In auto si deve percorrere l’Autostrada A15 La Spezia – Parma con uscita al casello di La Spezia, oppure la A12 Genova – Livorno con uscita al casello di Sarzana; la stazione ferroviaria più vicina a Lerici si trova a Sarzana, distante solo 7 km e collegata tramite navette bus ATC.
L’aeroporto più prossimo è il Galileo Galilei di Pisa, a 70 km dalla località.
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