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Isola delle Femmine (Sicilia): la storia, le spiagge e cosa vedere

Isola delle Femmine, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Isola delle Femmine dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Dietro le spalle l’area metropolitana di Palermo, con i suoi colori sgargianti e quel caos allegro che contagia anche i cuori più duri; davanti agli occhi la linea blu di un mare che pare dipinto, e a spezzare la monotonia un isolotto solitario tra i flutti. Questo è il panorama che avvolge chi passeggia lungo la spiaggia di Isola delle Femmine, paese di circa 7200 abitanti in provincia di Palermo, lungo la costa settentrionale della Sicilia.

La storia e le leggende

Il borgo prende il nome dalla piccola isola, compresa nel territorio comunale, che al largo di Palermo si fa lambire da un Mediterraneo incredibilmente cristallino. Sul suo conto circolano innumerevoli leggende, la più famosa delle quali giustificherebbe il nome del luogo: pare che un tempo l’isolotto ospitasse una prigione per sole donne, benché non esistano reperti o testimonianze attendibili a riguardo. Un’altra versione narra di tredici fanciulle turche che, macchiatesi di gravi colpe, furono imbarcate dai loro compagni su una nave e lasciate alla deriva, senza meta e senza nocchiero: fu una tempesta a condurle verso la baia di Carini, dopo vissero per sette lunghi anni finché le famiglie d’origine non le perdonarono e tornarono a cercarle. Ricongiunte ai loro parenti, le giovani fondarono una cittadina e battezzarono la loro nuova casa “Isola delle Femmine”.

Cosa vedere a Isola delle Femmine

Oggi l’isolotto è come una bellissima pietra verde galleggiante, una piccola oasi circondata dall’acqua, situata a 400 metri dal litorale e modellata nei secoli dalle onde, fino a raggiungere l’odierna forma ovale. Frastagliata e nodosa, con una superficie irregolare, l’isola ha un promontorio da cui si gode uno splendido panorama: conquistandone la modesta vetta e lanciando lo sguardo all’orizzonte si possono ammirare il Monte Pellegrino, il promontorio di Capo Gallo, i comuni di Terreni, Capaci e della stessa Isola delle Femmine, sino alla vicina isola di Ustica. La conformazione dell’isola la rendeva inadatta alla pratica dell’agricoltura, infatti per lungo tempo l’unica attività svolta dai suoi abitanti fu la pesca: ancora oggi il borgo ha il tipico aspetto dei paesi marinari, con quell’aria pacifica e genuina che contraddistingue i luoghi incantati, portatori di serenità. Ma oggi non è necessario pescare per apprezzare la località: sull’isola è in via di realizzazione uno splendido sentiero panoramico, che costeggerà il perimetro e consentirà di apprezzare la fauna e la flora locali.

Benché le calette appartate, accarezzate da un’acqua limpidissima, sono uno degli obiettivi di una vacanza di mare in Sicilia, e costituiscano il tesoro più prezioso della zona, non mancano altri gioielli meritevoli di attenzione: nel cuore di Isola delle Femmine c’è la cosiddetta “torre di terra”, così battezzata per distinguerla dalla costruzione che sorge sull’isolotto di fronte (Torre di fuori). Eretta nel Quattrocento per difendere l’antica tonnara, donata da Guglielmo II alla chiesa di Monreale, la struttura assomiglia alle torri di Mondello e di Sferracavallo, con la sua pianta circolare e i due piani fuori terra. E’ nota sin dall’antichità, e frequentata sin dall’età punica, la Torre di fuori o “torre in mare”. Caratterizzata da una massiccia pianta quadrata, è affiancata da due cisterne per l’acqua piovana, e le pareti sono spesse oltre due metri.

Merita una visita anche la Chiesa Madre di Isola delle Femmine, che porta i segni di una storia complessa, fatta di continue modifiche e ampliamenti: sino al 1850 si trattava di una piccola costruzione rustica, a navata unica, ma nel 1860 la Chiesa comprò le casette di alcuni fedeli, situate ai lati della struttura, e realizzò la navata orientale con le sue quattro cappelle. Nel 1903 si aggiunse l’altare e tutta la popolazione fu coinvolta in un’importante opera di restauro, con la costruzione della navata sinistra, altre quattro cappelle e il campanile. Per completarne l’abbellimento venne affrescata la navata centrale nei primi anni del Novecento, mentre nel 1993 venne ricostruito completamente l’antico coro e vennero aggiunti ulteriori affreschi: da vedere le immagini dell’Annunciazione e della Visitazione, ma anche il grande organo realizzato a mano aggiunto nel 1995, dotato di circa 200 canne.

La spiaggia e il mare

A Isola delle Femmini si può optare per due alternativa: quella comoda è data dalla grande spiaggia cittadina, condivisa con il lido di Capaci, che inizia dalla zona del cimitero e si chiude poco prima della Torre Ciachea, con una lunghezza totale di oltre 2 km. Nel tratto più ampio raggiunge una profondità di quasi 70 metri, alternando lidi attrezzati a tratti di spiaggia libera. Spostandoci in direzione dell'isola delle Femmine, la sabbia lascia spazio a rocce e scogli, possiede comunque alcuni lidi attrezzati, ma diventa quindi ideale per chi ama i tuffi e praticare lo snorkeling, magari provando di superare il 470 m di mare che separano la costa dall'isola, ovviamente utilizzando una boa di segnalazione per farsi vedere dalle imbarcazioni in transito. Le rocce proseguona ancora verso levante, fino ad arrivare alla località di Sferracavallo.

Eventi, sagre e manifestazioni

Come tutti i borghi marinari siciliani più antichi, anche Isola delle Femmine ha alle spalle un ricco repertorio di storie, leggende, e soprattutto di tradizioni, che si traducono in manifestazioni popolari e colorate occasioni di festa. Tra gli appuntamenti da non perdere ci sono il carnevale, con i carri allegorici, la festa di San Giuseppe del 19 marzo con la distribuzione di pane benedetto e i giochi di una volta, e la festa di San Pietro del 29 giugno, dedicata al santo patrono dei pescatori.

Il 2 luglio c’è la festa di Maria Santissima delle Grazie, e tra luglio e settembre si susseguono gli spettacoli dell’Estate Isolana, con mostre, rassegne culturali e sagre gastronomiche, tra cui l’attesissima Festa del Pesce.

Infine, tra novembre e dicembre, a fare da sottofondo all’inverno in arrivo ci sono i Concerti per il Mare e la Rassegna Internazionale di Musica Classica.

Clima e quando andare

Ad incorniciare il tutto c’è il clima paradisiaco di Isola delle Femmine, di tipo mediterraneo, con estati calde e secche e precipitazioni concentrate nel periodo invernale. I mesi freddi sono più colpiti dai temporali, ma le temperature si mantengono miti, mai inferiori allo zero, e l’afa dell’estate è addolcita da una costante brezza salata che spira dal mare. In gennaio, il mese più freddo, le medie minime non scendono al di sotto dei 10°C, mentre in agosto le massime si aggirano intorno ai 30°C.

Come arrivare a Isola delle Femmine

Per raggiungere Isola delle Femmine ci sono diverse possibilità. Per raggiungere Palermo potete servirvi dei traghetti oppure dell’aereo, che atterra all’aeroporto di Punta Raisi, a circa 15 km dalla meta. Se disponete di un’auto dovete percorrere l’autostrada A29 che collega Palermo a Mazara del Vallo e imboccare la diramazione Alcamo-Trapani, quindi continuare sulla SS 113 che unisce Trapani a Messina seguendo le indicazioni. Se invece da Palermo decidete di prendere il treno potrete scendere direttamente alla stazione di Isola delle Femmine.

Foto cortesia: Sito del Comune
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