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Itaca (Ithaki): vacanza nella mitica isola di Ulisse, Grecia

Ithaki, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ithaki dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Chi ha letto l’Odissea e conosce le peregrinazioni di Ulisse, l’eroe greco che sfidò gli dei, certamente ricorda la mitica patria di cui tanto sentiva nostalgia: Itaca, l’isola greca del Mar Ionio che il viaggiatore omerico temeva di non ritrovare mai. Mentre si naviga verso le sue sponde, si rimane quasi stupiti della sagoma che si staglia sempre più nitida all’orizzonte: ci si accorge che non è un luogo della letteratura, confinato ad antichissime pagine di parole sapienti. Tutt’altro: sono più che mai reali la roccia, la vegetazione mediterranea accarezzata dal vento, le grida dei gabbiani che fendono l’aria salmastra, i villaggi bianchi e quieti che costellano la bella Itaca.

Itaca galleggia su un tappeto di azzurri e di blu con la sua superficie di 96 km quadrati, orlati di baie e calette dal fascino aspro e incontaminato. L’isola è una roccia da cui sporgono promontori suggestivi, scolpiti dal vento: Exogi è la protuberanza della zona occidentale, Melissa è al nord, Mavronos e Agios si protendono verso il mare a est di Itaca e a sud c’è il Capo Agiou Andreou. Molte sono le insenature e i golfi che frastagliano lo splendido litorale: sul fianco occidentale dell’isola si apre lo Stretto di Itaca, mentre la baia più spettacolare, tra le baie naturali più grandi del mondo, accoglie il capoluogo Vathy.

Il fascino suadente dell’isola è una dota acquisita a poco a poco, che val oltre le meraviglie naturali e le condizioni ambientali paradisiache: è un fascino profondo fatto di miti e storie antiche, fatto di innumerevoli navi che l’hanno toccata e innumerevoli piedi che l’hanno percorsa. L’isola ospitò i primi abitanti nel lontano 2000 a.C., e nel periodo miceneo fu capitale della Cefalonia, per poi essere occupata dai romani nel II secolo a.C. e diventare parte, in seguito, dell’Impero Bizantino. Dopo la dominazione dei normanni, dei turchi e dei veneziani, Itaca fu contesa da Francia e Regno Unito, finché non fu liberata dalla Grecia nel 1864.

Una catastrofe inaspettata colpì però l’isola nel 1953: un terribile terremoto che distrusse gran parte degli edifici di Ithaki. Oggi, dopo la ricostruzione, ci troviamo di fronte a una meta turistica amata e popolare, scelta come destinazione estiva per soggiorni più o meno lunghi ma anche per gite di una giornata, da parte di chi risiede nelle isole ioniche vicine. Un’impennata di interesse nei suoi confronti si è registrata dopo la luna di miele del Principe Carlo e della scomparsa Principessa Diana, che scelsero proprio la natura incontaminata di Itaca.

Il paesaggio è certamente l’attrattiva migliore, mentre le testimonianze storico-artistiche rimangono un po’ in secondo piano, messe in ombra da un ambiente eccezionale. Tuttavia questo non significa che a Itaca non ci sia nulla di interessante da un punto di vista culturale: vale la pena di fare una passeggiata rilassante lungo i due porticcioli di Kloni e di Frikes, ma anche nel centro tranquillo e pittoresco della località Stavros.

Da visitare Vathy, il capoluogo dell’isola, affiancata dai resti di una splendida chiesa antica e dall’affascinante grotta delle ninfe. Qui, come negli altri borghi di Itaca, si possono conoscere i sapori semplici e genuini della cucina greca, una tradizione plurisecolare che si basa da sempre sui prodotti del Mediterraneo. Il piatto forte è ovviamente il pesce, specialmente gamberi e calamari, ma sono prelibate anche le koriatiche, le gustose insalate greche a base di pomodoro, peperoni, feta, olive, cetrioli e cipolle.

Da assaggiare i souvlaki, gli spiedini di agnello cotti sulla brace, e la salsa tzatziki, una deliziosa crema di yogurt e cetrioli con cui si insaporiscono molte pietanze. Anche i dolci sono deliziosi, a base di mandorle e miele, e tutto viene accompagnato dai vini prelibati che le vigne locali regalano.

Ma i gioielli più preziosi di Itaca sono le spiagge: tra le più belle ricordiamo Agios Ioannis, Pisso Aetos e Polis, tutte incorniciate da acque cristalline con fondali ricchissimi. Chi non ama crogiolarsi al sole avrà la possibilità di mantenersi attivo con ogni tipo di sport acquatico, dalle immersioni alla vela, dalla pesca al windsurf, ma potrà spingersi anche nell’entroterra passeggiando o facendo lunghe pedalate.

Chi ama la quiete ma non rinuncia al divertimento troverà a Itaca una nutrita rassegna di eventi, che vengono organizzati sull’isola nell’arco dell’anno e danno la possibilità ai visitatori di conoscere meglio gli usi locali. Tra le manifestazioni principali ci sono la Festa di San Basilio all’inizio di gennaio, la Festa dell’Indipendenza ad aprile, la Festa di San Nikolas il 6 dicembre e l’Epithapios, la celebrazione del periodo pasquale.

Il tutto è immerso in un clima mediterraneo idilliaco, caratterizzato da estati calde e secche, ma ventilate, e inverni miti e piovosi. In inverno le temperature scendono fino a 2°C, mente in estate possono raggiungere i 38°C. Per raggiungere Itaca c’è il vicino aeroporto di Argostoli (Cefalonia), ma risulta più comodo imbarcarsi a Brindisi e raggiungere la destinazione via mare, facendo scalo a Sami di Cefalonia e proseguendo con un traghetto locale.
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