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Barr (Francia): in viaggio tra i famosi vigneti dell'Alsazia

Barr, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Barr dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

"Vive la France, avec toute sa beauté!". La nazione più romantica d'Europa per antonomasia non ha solo la capitale Parigi quale epicentro di emozione e bellezza. Basta semplicemente allargare lo spettro geografico per veder spuntare in tutto il territorio transalpino paesi, borghi e cittadine che arricchiscono questa terra di perle urbane scintillanti quanto sature di genuina tradizione.

L'Alsazia rappresenta in vero una delle regioni più floride a livello di eccellenze turistiche e la sua vicinanza, per non dire promiscuità, a Svizzera e Germania ha creato nel tempo degli splendidi "ibridi" locali fatti di storia, cultura e affascinanti fusioni.

Nel dipartimento del Basso Reno e, più precisamente, a 200 metri sopra il livello del mare sui contrafforti di Kirchberg e Altenberg presso il massiccio del Vosgi (catena montuosa che contraddistingue la valle del Reno) sorge Barr, comune di 6.982 abitanti ai piedi della collina di Sante-Odile.

Attestazioni storiche la vedono ceduta dalla potente famiglia degli Asburgo a Nicolas Ziegler nel 1522 e successivamente passata di mano a Strasburgo e al destino bellico della città, in guerra con i cattolici della Lorena. E' il 1592 e la sorte sembra ostinatamente avversa a Barr in seguito alla distruzione durante il conflitto di molte strutture focali come il municipio, il castello e una lunga fila di abitazioni, sottratte ad abitanti sottoposti a saccheggi e inomignose violenze.

Durante la guerra dei trent'anni, la cittadina tocca tristemente il fondo venendo bruciata interamente dai Francesi per rappresaglia dopo un vano tentativo d'insurrezione. Una volta risorta dalle proprie ceneri, nel XVIII inizia una contesa lunga un poco più di un secolo con Strasburgo per la proprietà delle foreste tutt'intorno, di cui cede un terzo nel 1836. Un considerevole salto temporale ci proietta direttamente nel 1944, quando Barr diviene teatro di scontri fra truppe naziste e forze militari americane.

Attualmente importante centro vinicolo del Basso Reno grazie a una produzione che attinge al mosto di copiosi vigneti coprenti intere colline a formare uno splendido e rigoglioso paesaggio agreste, la località non costituisce soltanto una preziosa fucina di rossi e bianchi di ottima qualità (famoso il gewürtztraminer di Kirchberg de Barr), ma vanta peraltro una feconda tradizione casearia e, nel complesso, un lignaggio gastronomico profondo.

La struttura architettonica vigente conta case a graticcio lungo le tante strade pedonali, portici in pietra scolpita e legno, gallerie: si può considerare per sua palese ubicazione una cittadina di campagna da cui si snodano strade acciottolate e sentieri tra vigneti e boschi, percorribili dai turisti attraverso passeggiate in mezzo alla natura e all'aria aperta.

A livello culturale, la proposta museale s'infonde massiccia nell'offerta ai visitatori: il Museo Madness consiste in un museo borghese inscritto tra le mura di un maestoso palazzo signorile che racconta l'epoca a cavallo fra Rinascimento e Restaurazione attraverso l'esposizione di collezioni di ceramiche, porcellane e souvenir locali.

Il Museo di La folie è custodito dall'imponente edificio costruito da Louis-Felix Marco, ufficiale giudiziario della signoria di Barr, forte di tre piani e una grande sala da quattro pezzi laterali il cui arredo di mobili antichi e monili in ceramica e porcellana rappresenta di fatto il fiore all'occhiello del museo.

Non si trascuri il discorso folclore, attrattiva turistica corrispondente a una serie di eventi e iniziative in grado di far vivere l'atmosfera autoctona nel pieno stile francese. Il vino è protagonista durante la Fiera di luglio a esso dedicata, nella quale produttori e cantine sociali aprono le porte dei loro regni-enoteche.

Il Tour del Guardiano Notturno anima le serate estive comprendendo giri delle cantine, danze popolari e concerti musicali; la campagna si presta a una miriade di escursioni di diverso peso e livello (esemplare la visita del villaggio, camminata di ca. un'ora fra caseggiati rustici e storiche testimonianze), agevolate dalla bellezza del paesaggio nonché dalla facilità di percorrenza dei sentieri.

A ottobre l'Harvest Festival echeggia per le valli circostanti; a dicembre immancabile il mercatino di Natale, marcatamente tradizionale, vestito a festa in una cinque giorni tutta da vivere fra addobbi, luci, parabole favolistiche e tanta eccellenza espressa per mezzo di un artigianato che investe arti millenarie come la scultura, la lavorazione lignea e la creatività applicata anche ai mestieri più antichi.
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