Guamá (Cuba): la visita alla Laguna del Tesoro e all'allevamento dei coccodrilli

Quando si pensa a Cuba vengono in mente immagini di spiagge paradisiache, vecchie auto americane ed eroi rivoluzionari. Cuba è tutto questo, ma è anche ovviamente molto altro. Ad esempio, il fatto di essere un paese tropicale, fa sì che anche tra gli esemplari di flora e fauna esistano alcune specie caratteristiche di questi climi. Per tale ragione non bisogna stupirsi di trovare sull'isola una folta colonia di coccodrilli che vive tra le mangrovie nella zona del Parco Nazionale della Ciénaga de Zapata – Riserva della Biosfera UNESCO – nel sud della provincia di Matanzas.

In quest'area paludosa, prima dell'arrivo dei conquistadores spagnoli, vivevano un tempo anche gli indigeni taínos, sterminati dagli europei nel XVI secolo.
Proprio i coccodrilli e i taínos sono oggi le principali attrazioni turistiche dei visitatori che si spingono fino a qui per scoprire la natura in gran parte incontaminata di questo angolo di Cuba.

Cosa vedere a Guamá

A Boca de Guamá, infatti, esiste un criadero de cocodrilos (allevamento di coccodrilli) molto famoso, dove vivono in condizioni di cattività esemplari di diverse specie, alcuni dei quali lunghi fino a quattro metri.

Poco distante, il molo sul canale è il punto d'imbarco per le escursioni in barca alla Laguna del Tesoro, un lago a 5 km da Boca de Guamá circondato da mangrovie. Su una serie di isolette della palude, nella sponda opposta del lago, è stato costruito un complesso turistico – Villa Guamá – immerso nella natura, raggiungibile con la lancia e ottimo per trascorrere un paio di giorni dedicandosi al birdwatching o alle gite con la barca a remi.

È qui che vivevano in pace gli indios taínos i quali, secondo la leggenda, avrebbero gettato in acqua il proprio tesoro (da cui il nome del lago) per non lasciarlo nelle mani dei conquistadores. La ricostruzione dell'antico villaggio è certamente solo una riproduzione, ma permette di conoscere un po' di cose su questa popolazione ormai scomparsa. A fianco del villaggio si trova anche un parco con trentadue statue realizzate dall'artista Rita Longa, tra cui quella del cacique indigeno Guamá, che resistette per anni agli attacchi degli spagnoli nella zona di Baracoa, nell'Oriente cubano.

Per il resto, va detto, non c'è molto altro da fare, se non lasciarsi rapire dalla natura incontaminata della Ciénaga de Zapata e farsi trasportare in una dimensione diversa, lontana dai cliché dell'isola, dove il canto degli uccelli e il rumore dell'acqua sono l'unico sottofondo delle escursioni tra le mangrovie.

Dintorni di Guamá

Se decidete di passare da queste parti, potete approfittarne per spostarvi poi nelle vicine spiagge di Playa Larga, 13 km a sud di Boca de Guamá, all'estremità settentrionale della Baia dei Porci (Bahía de Cochinos), e la bella Playa Girón che, nella sua semplicità, è a nostro avviso, una delle spiagge più belle di Cuba. Per gli appassionati di storia segnaliamo che proprio su queste due spiagge la CIA organizzò nel 1961 l'invasione della Baia dei Porci: si trattò dello sbarco di alcune migliaia di mercenari cubani e statunitensi che volevano invadere l'isola per sottrarla al governo socialista di Fidel Castro, che aveva portato la Revolución a Cuba appena due anni prima.

Come arrivare

Per raggiungere il resort di Villa Guamá, nella Laguna del Tesoro, occorre innanzitutto arrivare (meglio se in auto) a Boca de Guamá, dove si può lasciare il mezzo per poi prendere un traghetto o un motoscafo che percorre i canali della palude.
Chi si muove in autobus potrà invece raggiungere la località di Central Australia, nei pressi dell'Autopista Nacional e da lì prendere un taxi per la Boca de Guamá.
Esiste anche la possibilità di raggiungere Guamá partecipando alle escursioni organizzate in partenza da Varadero.

•